Né Kaurismaki (che si porta comunque a casa il Premio della giuria), né Wenders (che si accontenta del Premio al miglior attore per Koji Yakusho), né Loach (rimasto a bocca asciutta): smentendo tutti i pronostici sui favoriti, a incassare la Palma d'Oro è stata Justine Triet con il suo "Anatomie D'Une Chute", terza donna ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento dopo Jane Campion e Julia Ducournau.
Tra gli altri premi della Croisette si segnalano il Gran Prix a Jonathan Glazer per "The Zone of Interest", il Premio per la miglior regia a Tran Anh Hung per "La Passion De Dodin Bouffant" e quello per la miglior sceneggiatura a Sakamoto Yuji per "Monster" di Hirokazu Kore-eda. Merve Dizdar miglior attrice per "About Dry Grasses" di Nuri Bilge Ceylan. Quanto agli italiani, tornano in patria con le pive nel sacco.
Il palmarès della giuria guidata da Ruben Östlund:
Palma d'Oro a "Anatomie D'Une Chute" di Justine Triet
Grand Prix a "The Zone Of Interest" di Jonathan Glazer
Premio per la miglior regia a Tran Anh Hung per "La Passion De Dodin Bouffant"
Migliore sceneggiatura a Sakamoto Yuji per "Monster" di Kore-eda Hirokazu
Migliore attrice a Merve Dizdar per "About Dry Grasses" di Nuri Bilge Ceylan
Miglior attore a Kōji Yakusho per "Perfect Days" di Wim Wenders
Premio della giuria a "Les Feuilles Mortes" di Aki Kaurismaki
Camera d'Or a "L'Arbre Aux Papillons D'Or" di Phạm Thiên Ân
Palma d'Oro per il miglior cortometraggio a "27" di Flóra Anna Buda
Ossydiana Speri