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Come ogni anno, la classifica dei migliori film viene anticipata dallo speciale sui contributi artistici che ci hanno più colpito negli ultimi dodici mesi, premiando le migliori regia, interpretazione maschile, interpretazione femminile, sceneggiatura, colonna sonora, fotografia, montaggio, rivelazione attoriale e opera prima, per la prima volta con i premi votati da voi come bonus track

L’anno passato avevamo introdotto questo speciale parlando di quanto la frammentazione delle nostre preferenze rappresentasse la varietà di contributi artistici notevoli nel 2023 cinematografico, segnalando però come gli ex aequo, prevedibili in un contesto simile, fossero assenti. Per quanto riguarda il 2024 possiamo dire che la situazione sia invece molto diversa, essendoci stata una tale abbondanza di ex aequo, sia nelle nostre selezioni sia in quelle dei lettori e delle lettrici, da averci spinto a mandare al ballottaggio i finalisti (quanto meno quelli della redazione) per evitare la presenza di tre o addirittura quattro vincitori per categoria. I risultati finali sono quelli che potete trovare qui sotto.
Un’ultima annotazione: quest’anno c’è stato solo un film ad aver meritato ben due menzioni per la qualità dei suoi contributi (e in una di queste due occorrenze si è trattata di una vittoria risicata), a riprova di quanto il 2024 cinematografico, forse più altalenante nella quantità rispetto all’anno precedente, abbia avuto molto da offrire a cinefile e cinefili del nostro paese, evitando di concentrare i propri apprezzamenti solo su una manciata di ottimi film, come avvenuto in altre annate.
Iniziamo, come sempre, dalla regia, che anche quest’anno ha visto un vincitore netto, ovvero Jonathan Glazer, il quale è tornato a vincere 10 anni dopo "Under the Skin" con la rigorosa direzione de "La zona d’interesse", grazie ai voti di metà della redazione di OndaCinema. Riguarda sempre il film di Glazer l’unica altra seconda menzione di cui si scriveva sopra, ovvero il premio alla miglior interpretazione femminile per Sandra Hüller, capace così di fare il bis dopo la sua performance dell’anno scorso in "Anatomia di una caduta", segnando un nuovo record, quanto meno per la categoria. La vittoria dell’attrice tedesca è stata però meno netta di quella del regista de "La zona d’interesse", avendo superato di solo un punto, al fotofinish, l’una e trina Léa Seydoux di "The Beast", evitando così il pareggio che è toccato ai vincitori del premio alla miglior interpretazione maschile. Il veterano Kōji Yakusho di "Perfect Days" di Wim Wenders si è infatti ritrovato a pari merito con l’intenso Filippo Timi protagonista di "Dostoevskij" di Fabio e Damiano D’Innocenzo, di gran lunga gli attori più apprezzati dalla nostra redazione nel 2024.
Lo stratificato "The Beast" ha comunque vinto un premio grazie alla sceneggiatura di Bertrand Bonello, anche regista, per quanto a pari merito con Nuri Bilge Ceylan, Ebru Ceylan, Akın Aksu, autori dello script del fluviale "Racconto di due stagioni", i quali hanno superato al ballottaggio "Non aspettarti troppo dalla fine del mondo" di Radu Jude e "Dostoevskij" dei fratelli D’Innocenzo. Anche il premio alla miglior fotografia è dovuto passare attraverso un ballottaggio, incoronando l’ariosa direzione della fotografia di Jonathan Ricquebourg ne "Il gusto delle cose" a discapito di quella espressionista di Benjamin Kracun di "The Substance" e quella di Greg Fraser di "Dune – Parte due".
Non è mancata la competizione nemmeno per il premio al miglior montaggio ma alla fine l’autore totale Sean Baker è riuscito a vincere almeno questo premio per il suo "Anora". Lo stesso è avvenuto col premio alla premiata ditta Trent Reznor e Atticus Ross per la colonna sonora di "Challengers", chiari vincitori nella competizione con Mica Levi ("La zona d’interesse") e Joe Hisaishi ("Il ragazzo e l’airone"). Ha ottenuto il premio per la miglior opera prima l’esordio al lungometraggio (sebbene l’autore abbia una carriera decennale coi cortometraggi) "Invelle" di Simone Massi, capace di superare l’apprezzato esordio "How to Have Sex" della britannica Molly Manning Walker, comunque vincitore di un premio. L’interpretazione della protagonista Mia McKenna-Bruce è valsa infatti il titolo di rivelazione attoriale del 2024, pur condiviso con la celebrata Celeste Dalla Porta/"Parthenope".
Parlando di novità non possiamo non citare i premi per i migliori contributi cinematografici votati da voi lettori e lettrici per la prima volta, seppur in un formato ridotto. Come già anticipato, pure qua gli ex aequo non sono mancati, fin dal premio alla miglior regia, condiviso dal vincitore redazionale Jonathan Glazer e da Denis Villeneuve per "Dune – Parte due", a riprova del grande apprezzamento del film da parte del pubblico. Si è arrivati addirittura a un triplo pareggio col premio alla miglior attrice, condiviso fra Demi Moore ("The Substance"), Mikey Madison ("Anora") ed Emma Stone ("Povere creature!"), a dimostrazione della presenza di molte, e molto varie, interpretazioni femminili di rilievo nell’anno appena trascorso. Le votazioni sono state meno combattute per quanto riguarda il premio alla miglior interpretazione maschile, vinto anche qui da Kōji Yakusho, e quello alla miglior sceneggiatura, andato a Yūji Sakamoto, autore dello script de "L’innocenza" di Hirokazu Kore'eda, in un’annata sicuramente positiva per il cinema giapponese.

Bando alle ciance, buona consultazione!



MIGLIOR REGIA

Jonathan GlazerLa zona d'interesse




MIGLIOR ATTORE (ex aequo)

Kōji Yakusho - Perfect Days




Filippo Timi - Dostoevskij




MIGLIOR ATTRICE

Sandra HüllerLa zona d'interesse




MIGLIOR SCENEGGIATURA (ex aequo)

Bertrand Bonello - The Beast




Akın Aksu, Ebru Ceylan, Nuri Bilge Ceylan - Racconto di due stagioni




MIGLIOR FOTOGRAFIA

Jonathan Ricquebourg - Il gusto delle cose




MIGLIOR MONTAGGIO

Sean Baker - Anora



MIGLIOR COLONNA SONORA

Trent Reznor, Atticus Ross - Challengers




RIVELAZIONE DELL'ANNO (ex aequo)

Celeste Dalla Porta - Parthenope




Mia McKenna-Bruce -
How to Have Sex




MIGLIOR OPERA PRIMA

Invelle di Simone Massi



 

I PREMI DEI LETTORI


MIGLIOR REGIA

Denis Villeneuve (Dune – Parte due) e Jonathan Glazer (La zona d'interesse) - ex aequo




MIGLIOR ATTORE

Kōji Yakusho
(Perfect Days)




MIGLIOR ATTRICE

Demi Moore
(The Substance), Emma Stone (Povere Creature) e Mikey Madison (Anora) - ex aequo




MIGLIOR SCENEGGIATURA

Yūji Sakamoto (L'innocenza)






Speciale premi 2024 - I migliori secondo Ondacinema