Nuovo appuntamento con le top20 di OndaCinema. Stavolta vi proponiamo il nostro personale viaggio nei meandri della criminalità al cinema. Fra boss tragici e maldestri delinquenti di strada, attraverso l'epopea gangster si è raccontato il 900 (e non solo quello americano)
"Gangster che fanno cose da gangster", diceva Samuel L. Jackson in "Pulp Fiction" per descrivere il suo stesso personaggio e quello di John Travolta alle prese con i più improbabili imprevisti del mestiere. Certo, la lente deformante di Quentin Tarantino non è certo attendibile per una definizione accademica, ma la summa post-moderna condensata nel capolavoro del 1994 è adattabile a tutta la storia del genere. È su questa falsariga che la redazione di Ondacinema ha giocato a stilare una classifica dei venti più bei gangster movie di tutti i tempi. Venti film che fossero incentrati su criminali di ogni tipo, ripresi nel pieno della loro attività malavitosa.
Da sempre espediente principe per raccontare l'ascesa e la caduta di un'epoca, di una comunità, di un Paese intero, il genere in questione è e sarà sempre identificato con uno Stato: gli Usa. È lì che è nato negli anni 30, è lì che è esploso nelle mani di gloriosi cineasti degli albori di Hollywood, per poi eclissarsi nel Dopoguerra, oscurato dal melodramma, dalla commedia o dal western, e poi ripresentarsi, rinvigorito da un retrogusto da tragedia shakespeariana, nel decennio d'oro degli anni 70.
Da lì non c'è mai stata una soluzione di continuità: il gangster movie è stato serio o brillante, grottesco o serioso, tragico o metalinguistico. Insomma, ha assunto, a seconda delle mani che lo hanno plasmato, forme e stili di messa in scena differenti, fino ai giorni nostri, fino a ibridarsi e anche dissolversi dentro la cultura pop, dentro quel frullatore di citazionismo che è il cinema post-moderno. Questa è la storia americana, certo, e nella nostra classifica è quella nettamente prevalente. Ma il genere ha trovato accoglimento anche in Europa (principalmente in Francia e Italia) e in Giappone, dove si è declinato secondo la tradizione degli yakuza e per questo si è ispirato piuttosto ai valori tipici della cultura nipponica. Citiamo pellicole di tutti questi Paesi, certo, ma i maestri sono loro, i grandi discepoli della Hollywood migliore. C'è posto per tutti, ci sono con ben due titoli non solo Tarantino, ma anche Brian De Palma e, ovviamente, Francis Ford Coppola. Anche se il dominatore di questa nuova classifica è senz'altro Martin Scorsese, presente addirittura con tre titoli (compreso il film vincitore).
E, ovviamente, non poteva mancare il compromesso fatto regista: l'italiano che amava l'America e che a quel mondo così lontano consacrò tutta la sua scarna carriera cinematografica. Curioso che sia un romano come Sergio Leone a regalare momenti così alti di istantanee di un secolo Oltreoceano. Per i dettagli, a ogni modo, vi lasciamo scorrere i titoli di seguito che troverete, come al solito, in ordine rovesciato.
20. GOMORRA di
Matteo Garrone (2008)
19. NEMICO PUBBLICO di William A. Wellman (1931)
18. RAPINA A MANO ARMATA di Stanley Kubrick (1956)
17. FINO ALL'ULTIMO RESPIRO di
Jean-Luc Godard (1960)
16. PICCOLO CESARE di Mervyn LeRoy (1931)
15. SONATINE di
Takeshi Kitano (1993)
14. MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO di Martin Scorsese (1973)
13. NEMICO PUBBLICO - PUBLIC ENEMIES di
Michael Mann (2009)
12. LA FURIA UMANA di Raoul Walsh (1949)
11. CARLITO'S WAY di
Brian De Palma (1993)
10. SCARFACE di
Brian De Palma (1983)
9. PULP FICTION di Quentin Tarantino (1994)
8. CASINO' di Martin Scorsese (1995)
7. IL PADRINO - PARTE II di Francis Ford Coppola (1974)
6. LE IENE di Quentin Tarantino (1992)
5. GANGSTER STORY di Arthur Penn (1967)
4. IL PADRINO di Francis Ford Coppola (1972)
3. SCARFACE - LO SFREGIATO di Howard Hawks (1932)
2. C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA di
Sergio Leone (1984)
1. QUEI BRAVI RAGAZZI di Martin Scorsese (1990)