A soli cinque anni da "The Square", Ruben Östlund si porta a casa la sua seconda Palma d'Oro con il corrosivo "Triangle Of Sadness".
Sono invece due insoliti ex aequo a incassare sia il Grand Prix ("Stars At Noon" di Claire Denis e "Close" di Lukas Dhont) sia il Premio della Giuria ("Le otto montagne" di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen e "Eo" di Jerzy Skolimowski).
Miglior regia a Park Chan-Wook per "Decision To Leave", miglior sceneggiatura a Tarik Saleh per "Boy From Heaven". Premio Speciale agli immancabili fratelli Dardenne con "Tori et Lokita". Miglior attrice Zahra Amir Ebrahimi per "Holy Spider" di Ali Abbasi, miglior attore Song Kang-Ho per "Broker" di Hirokazu Kore'eda.
Palma d'Oro: "Triangle Of Sadness" (Ruben Östlund)
Premio della Giuria: ex aequo "Le Otto Montagne" (Charlotte Vandermeersch, Felix Van Groeningen)/"Eo" (Jerzy Skolimowski)
Grand Prix: ex aequo "Stars At Noon (Claire Denis)/"Close" (Lukas Dhont)
Miglior regia: Park Chan-Wook ("Decision To Leave")
Miglior sceneggiatura: Tarik Saleh ("Boy From Heaven")
Miglior attrice: Zar Amir Ebrahimi ("Holy Spider")
Miglior attore: Song Kang-Ho ("Broker")
Camera d'Or: "War Pony" (Gina Gammel e Riley Keough)
Premio Speciale: «Tori e Lokita» (Jean-Pierre e Luc Dardenne)
Ossydiana Speri