Settembre fa capolino e porta con sé una settimana televisiva ricca di cinema di qualità. Dall'iniziativa di Rai Movie di dedicare un ciclo notturno di film ad Akira Kurosawa, alla possibilità di rispolverare immortali glorie del nostro cinema italiano.
Lunedì 2 Settembre
Mattina
Francesco Giullare di Dio di Roberto Rossellini (09.40, Iris): Il Maestro del neorealismo indaga la vita cristiana di San Francesco e i suoi frati attraverso undici episodi tratta da I fioretti. Un affresco spirituale, senza fronzoli e pretese storiografiche, scarno e minimalista in connubio con la recitazione sgraziata di attori non professionisti (tranne Aldo Fabrizi). Farà scuola nel cinema religioso a venire.
Le amiche di Michelangelo Antonioni (10,15 Rai Tre): "Tre donne sole" di Cesare Pavese ispira lo script ed è quello che si confà al gusto tutto antonioniano per i vinti (dalla solitudine) e l'ipocrisia imborghesita. Opera di transizione verso l'acquisizione di un linguaggio cinematografico sempre più rarefatto.
Pomeriggio
Furore di John Ford (13.30, Rsi La2): Adattamento letterario di un caposaldo della narrativa americana, il romanzo omonimo di John Steinbeck. Invettiva sociologica in forma di road movie, il viaggio di una famiglia distrutta dalla recessione è una discesa negli abissi di una società in declino sociale, politico e morale. Un capolavoro e classico del cinema.
Sedotta e abbandonata di Pietro Germi (13.45, Sky Cinema Classics): La Sicilia degli anni 60, bigotta e in punta d'onore, è la terra su cui Pietro Germi torna a far germogliare la commedia, dopo "Divorzio all'italiana". Un ritratto impietoso e mordace di vecchie (?) miserie.
Prima serata e notte
Bypassiamo i disistimati (da chi scrive) La Mala Educacion (21.05, Iris) di Pedro Almodovar e The Beach di Danny Boyle per soffermarci su
Man On Wire di James Marsh (23.00, Rai 5): L'impresa di Philippe Petit che nel 1974 sfilò per 45 minuti sotto gli occhi di tutti; la sua insolita passerella, però, era un cavo posto a 450 metri tra le Torri Gemelle. Toccare le nuvole e ritorno, l'incoscienza, l'atto di Bellezza condensati in un documentario da vedere e ascoltare (musica di Michael Nyman).
Jules e Jim di François Truffaut (23.00, LaEffe)
The Aviator di Martin Scorsese (23.15, Rai Movie): Leonardo DiCaprio è l'ottimo interprete del divo americano Howard Hughes in questo biopic che non brilla dei fasti scorsesiani ma offre sprazzi disomogenei di grande cinema.
Oh, Adam di Dana Ranga (1.25, Rai Tre)
Testimonianza di un essere vivente di Akira Kurosawa (3.50, Rai Movie): La paura dell'atomica nel Giappone degli anni 50 e le sue degenerazioni sull'animo umano. Un Kurosawa "minore" e meritevole.
Martedì 3 Settembre
Mattina
La Femme en Bleu di Michel Deville (09.00, Rai Movie): Lieve è la morte se ha le fattezze di una donna in blu - che il protagonista incontra e da quel momento lo ossessiona. Il regista francese alleggerisce il peso specifico del malessere esistenziale che permea il film fino a renderlo volatile.
Pomeriggio
L'amico di famiglia di Paolo Sorrentino (17.40, Iris)
Prima serata e notte
La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock (21.00, TopCrime)
A History of Violence di David Cronenberg (21.10, Rai 4): Il seme della violenza può attecchire sottopelle e crescere tra le rassicuranti mura di casa. Ce lo dice il regista, l'armonia è una costruzione dell'immaginario un momento prima che deflagri il peggio con le sue scorie carnali di incomunicabilità e doppiezza.
We Want Sex di Nigel Cole (21.10, La7D): Titolo all'italiana, ma il film è, in realtà, una commedia garbata e strettamente british sul primo sciopero femminile nel '68 che fece da apripista al riconoscimento della parità di salario.
Io sono con te di Guido Chiesa (21.15, Rai 5): Ritratto inusuale di una Maria di Nazareth dal volto laico, ispirato tanto ai Vangeli tradizionali quanto alle scritture apocrife. Ogni afflato metafisico è oscurato dalla tensione umana e umanista della madre del Messia.
Fanny & Alexander di Ingmar Bergman (21.40, LaEffe): Smaccatamente autobiografico, segue le vicende di una famiglia di Uppsala ed è cinema bergmaniano con tutti i crismi. Una lunga e riconciliata dichiarazione d'amore all'arte e alla vita sublimata dalla evoluzioni cromatiche Sven Nykvist.
Carlo! Di Gianfranco Giagni (23,25, Rai Uno)
Another Year di Mike Leigh (23.50, Rsi La2): Fenomenologia leighiana della vita con i suoi tempi dilatati e le passività; sembra che nulla accada eppure accade.
Sugata Sanshiro di Akira Kurosawa (5.10, Rai Movie): La commistione nell'arte marziale, il judo, di forza fisica e padronanza interiore e i suoi riflessi sulla vita di Sanshiro. Il vigore visivo dei duelli, la tensione drammatica e la tecnica: è la poetica autoriale che fa i primi passi.
Mercoledì 4 Settembre
Mattina
Belli e dannati di Gus Van Sant (11.40, Iris): Il sottobosco umano di Van Sant, due giovani che si prostituiscono in una cornice di fatiscenza, esplorato anche grazie all'ispirazione tratta dall'"Enrico IV". River Phoenix è indimenticabile.
Pomeriggio
Lanterne rosse di Zang Yimou (13.50, Rai Movie)
Prima serata e notte
La carovana dei mormoni di John Ford (20.30, Tv2000): Western con Ward Bond e Ben Johnson, realizzato con pochi mezzi. Magnificenti paesaggi, notevole ironia e l'eterno scontro tra i buoni e i cattivi, fordiano da tutti i pori.
The Manchurian Candidate di Jonathan Demme (21.10, Rai 4): Denzel Washington è un veterano della guerra del Golfo, la sindrome post traumatica non lo lascia dormire, ma si rivelerà salvifica. "Va' e uccidi", di cui è un remake, al servizio del complottismo (sic).
Sleepers di Barry Levinson (21.30, La7): Tratto dalla autobiografia di Lorenzo Carcaterra che è un'invettiva sull'incapacità pedagogica dei riformatori. Passeggiamo nella West Side, accompagnati da un cast di stelle che trascina un film godibile.
Million Dollar Baby di Clint Eastwood (23.40, Rai Movie): L'autorialità eastwoodiana tocca la vetta quando plasma i sentimenti e l'ineluttabilità delle storie di vita con quello sguardo da padre affettuoso, commovente nel gesto.
Cane randagio di Akira Kurosawa (3.30, Rai Movie): Il primissimo piano di un cane afflitto dalla canicola estiva apre il film che traspone il "randagismo" del Giappone del dopoguerra. Cinema visionario, di abbrutiti, di realismo bruciante in un ibrido noir-neorealista, Kurosawa in stato di grazia e imperdibile.
Giovedì 5 Settembre
Mattina
Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli (09.40, Iris): Dopo la chiusura delle case di tolleranze con la legge Merlin, quattro prostitute devono reinventarsi. Non il suo capolavoro, nonostante ciò uno spaccato politico-sociale disilluso e credibile.
Pomeriggio
Le conseguenze dell'amore di Paolo Sorrentino (17.40, Iris): Una messinscena riconoscibile fin dal primo fotogramma, con dialoghi informati all'aforisma, geometrie e maniacalità visive che non inficia la poesia di un uomo con il freddo al cuore.
Prima serata e notte
Lord of War di Andrew Niccol (22.30, La7)
Benvenuti a Zombieland di Ruben Fleischer (23.00, Mtv): L'horror incontra il teen movie e la commedia. Per appassionati del genere.
I cancelli del cielo di Michael Cimino (22.40, Sky Cinema Classico): Film maledetto che ha devastato tutto intorno a sé, finanche la carriera di un regista appena entrato nella storia con "Il cacciatore". Un film impegnativo ma monumentale nella cristallizzazione del declino del sogno americano.
In questo mondo libero di Ken Loach (23.45, Rsi La2): Sceneggiato da Paul Laverty è il riconoscibile cinema sociale del regista, pur non al suo meglio, che si occupa stavolta di immigrazione e lavoro precario.
Stalker di Andrej Tarkovskij (3.55, Rai Movie): Capolavoro complesso, impossibile da restituire in poche righe. Un pugno nell'animo di chi guarda compiersi il percorso esistenziale dei protagonisti e la parabola della vita incurvarsi verso il fondo.
Venerdì 6 Settembre
Mattina
L'anno scorso a Marienbad di Alain Resnais (9.35, Iris): In un lussuoso hotel-labirinto si annida e moltiplica una realtà polimorfa, misteriosa e destrutturata in cui si muovono i due protagonisti. Un film onirico e conturbante che continua a decantare con il suo fascino enigmatico nella mente dello spettatore dopo la visione.
Osterman Weekend di Sam Peckinpah (10.25, Rai Movie): J'accuse al fiele contro la manipolazione televisiva e il potere occulto in seno alla Cia. L'ultimo lungometraggio del regista non risparmia in asperità sul voyeurismo.
Pomeriggio
L'uomo in più di Paolo Sorrentino (17.40, Iris): L'esordio dietro la macchina da presa per il regista napoletano è sbalorditivo. L'omonimia di due personaggi è il pretesto per insinuarsi negli opulenti anni 80 e fare implodere le conseguenze del successo.
Prima serata e notte
Gorbaciof di Stefano Incerti (21.05, Rai Tre): Una cicatrice sulla fronte gli vale il soprannome, Tony Servillo è un contabile con il vizio del gioco. E il film sembra fare un po' troppo affidamento sul gigionesco attore napoletano.
Ponyo sulla scogliera di Hayao Miyazaki (22.55, Rai Movie): Ponyo è un pesciolino rosso (femmina) - disegnato a mano - in grado di regalare una visione che fa sognare, corroborata della Grazia della animazione firmata Studio Ghibli.
Three times di Hou Hsiao-hsien (02.40, Rai Movie): Tre storie, inquadrate in epoche diverse, che focalizzano amore, libertà e giovinezza racchiusi insieme da un fil rouge erotico-sentimentale. Una chicca ennesima.
Sanjuro di Akira Kurosawa (04, 50, Rai Movie): Sequel - voluto dalla produzione - de "La sfida del samurai". Di nuovo al centro della narrazione un samurai, Sanjuro (Mifune), e di nuovo ottimo film.
Sabato 7 Settembre
Mattina
Alta tensione di Mel Brooks (10.00, Cielo): Parodia,omaggio e galleria citazionista delle atomosfere hitchcokiane, sovrappiù il film di un regista i cui guizzi esilaranti sono sempre una scommessa vinta.
Pomeriggio
Poetry di Chang-dong Lee (14.35, Rai Movie): Dalla Corea del Sud un capolavoro di soavità. Mija è un'anziana donna che vuole imparare a scrivere poesie e nel frattempo si scontra con la crudezza della vita. Sceneggiatura impeccabile premiata a Cannes.
Prima serata e notte
L'uomo nell'ombra di Roman Polanski (21.25, Rai Movie): Il regista di Chinatown torna al più personale universo plumbeo del thriller seguendo la videnda del ghostwriter Ewan McGregor. Un tuffo in una concezione classica del mezzo cinematografico.
Achille e la tartaruga di Takeshi Kitano (02.30, Rai Tre): Ultimo tassello del singolare puzzle sulla "crisi" messo a punto dal regista in cui riflette sull'Arte e sulla condizione dell'artista, la riconoscibilità e l'assenza del talento creativo nel mondo contemporaneo.
Domenica 8 Settembre
Mattina
Faust di Aleksandr Sokurov (11.30, Sky Cinema Cult): Il capitolo conclusivo della tetralogia sulla natura del potere - dopo averci parlato di Hitler ("Moloch"), Lenin ("Taurus") e Hiroito ("Il sole") - il regista russo tira le somme attraverso una messinscena visivamente maestosa, tinta di echi bruegeliani, che informa la finitezza umana secondo Sokurov.
Pomeriggio
Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli (14.30, Rai 3)
Prima serata e notte
Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck (21.05, Rai Tre): Un film che ha fatto incetta di premi riproducendo la paranoica ossessività della Stasi, polizia segreta e antesignana involontaria della labilità con cui viene trattato nel mondo contemporaneo il concetto di "privacy", che collide con un storia romantica, lasciando il segno.
Arca russa di Aleksandr Sokurov (2.50, Rai Tre): Capolavoro ed eccellente prova registica, un unico - estremo - piano sequenza in soggettiva racconta la Storia. Quando il cinema oltreché visione è esperienza spiazzante, di libere associazioni storiche filtrate da una cinepresa in apnea senza il respiro del montaggio.