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I grandi classici dell'estate
Tempo d'estate, tempo di repliche. Immancabili, ecco riaffacciarsi nel palinsesto televisivo le scaramucce amorose di Lollo e De Sica, le avventure del fascinoso duo Redford-Newman, i gialli "formato famiglia" di Agatha Christie, le commedie scacciapensieri. Ma tra un déjà vu e l'altro, c'è spazio anche per autori blasonati, registi giovani e sperimentali o per recuperare qualche grande classico del passato.

 

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Domenica 20 luglio

Scoop
di Woody Allen (19.35, Iris). Grazie all'aiuto di un'energica ragazzotta americana e del fantasma di un celebre giornalista d'assalto, un goffo prestigiatore risolve il caso del serial killer di prostitute che terrorizza tutta Londra. Sorretto da dialoghi brillanti e battute esilaranti, il film diverte con leggerezza e spensieratezza, grazie soprattutto alle efficaci prove del ben assortito cast. Imperdibili, in particolare, i duetti tra Allen e la burrosa Scarlett Johansonn.

Le paludi della morte di Ami Canaan Mann (21.05, Rai 3). Due poliziotti agli antipodi si devono occupare di una torbida storia di pedofilia e prostituzione minorile. Opera seconda della figlia di Michael Mann, è un thriller teso e disturbante in cui un Texas incattivito e degradato assurge a luogo dell'anima dei personaggi principali. Passato inosservato a Venezia 68, merita di essere rivalutato.

Pantaleon e le visitatrici di Francisco J. Lombardi (22.10, La effe). Capitano dell'esercito peruviano si trova costretto a organizzare un servizio di prostitute per il sollazzo delle truppe di stanza in Amazzonia. Inaspettato, nascerà l'amore. Tratto da un romanzo di Mario Vargas Llosa, di cui attenua però la carica grottesca, è un film spensierato, sensuale e solare con risvolti satirici pungenti.

Questa ragazza è di tutti di Sidney Pollack (1.10, Rai Movie). Tragico amore tra un ispettore delle ferrovie e una giovane civettuola nell'America sudista della Grande Depressione. Turgido melodramma che traspone sullo schermo l'immaginario e l'universo poetico dell'autore Tennessee Williams. Si riconosce già la mano di Pollack, alla sua seconda regia.

In nome del popolo italiano di Dino Risi (3.50, Iris). Giudice integerrimo e moralista sospetta che uno speculatore edilizio spregiudicato e fascistoide sia responsabile di un omicidio. Quando troverà la prova della sua innocenza, la distruggerà per poterlo condannare. Commedia nerissima su "il marcio di una società irrimediabilmente corrotta", diretta con mano ferma da Dino Risi e sceneggiata con graffiante ferocia da Age&Scarpelli. Spaventosamente grottesche (e attuali) le maschere di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi.


Lunedì 21 luglio

Voglia di tenerezza di James L. Brooks (14.00, Rai Movie). Difficile rapporto tra una madre e la figlia trentenne: la prima si rifà una vita con un ex astronauta, la seconda vive un matrimonio infelice. La malattia le farà riavvicinare. Celebre melodramma irrimediabilmente votato alla commozione, mescola con arguzia lacrime e sorrisi. La confezione, efficacemente patinata, ruota attorno alle ottime prove di Shirley MacLaine, Jack Nicholson (premiati con l'Oscar) e dell'intensa Debra Winger.

Human Nature di Michel Gondry (20.40, Class Tv). Una scrittrice affetta da ipertricosi, uno scienziato ossessionato dal bon ton, un uomo-scimmia, un'avvenente assistente di laboratorio. Questo insolito quartetto è al centro di un film bizzarro, sorprendente e altalenante sul sempiterno confronto tra istinti e razionalità, natura e civiltà. Scritto da Charlie Kaufman, segna l'esordio alla regia di Michel Gondry.

CinquePerDue - Frammenti di una vita amorosa di François Ozon (21.10, La effe). Cinque capitoli per raccontare, a ritroso, una storia d'amore, dalla firma del divorzio al primo incontro. Il prolifico François Ozon firma un'opera struggente e sincera, donando spessore e umanità ai ritratti cangianti dei suoi due protagonisti. Pregevoli le prove di Valeria Bruni Tedeschi e Stèphane Freiss.


Martedì 22 luglio

La stangata di George Roy Hill (21.00, Iris). Nella Chicago degli anni 30, una coppia di affascinanti imbroglioni mette a segno una macchinosa truffa ai danni di un pericoloso gangster. Colpi di scena a ripetizione, sofisticato accompagnamento musicale (al ritmo di rag-time, s'intende), elegante ricostruzione d'epoca, suspense, tempi comici a orologeria e due protagonisti ammiccanti. Intrattenimento puro.

Emotivi anonimi di Jean-Pierre Améris (21.10, La7). La bella Angélique lavora nella fabbrica di cioccolato di Jean-René. I due si incontrano, si piacciono ma, affetti entrambi da "timidezza cronica", non riescono a confessarsi il loro amore. Favola romantica e ottimista, regala momenti comici irresistibili: merito di una sceneggiatura delicata che alterna con mirabile equilibrio risate e sospiri. Commedia raffinata e nostalgica, riporta alla mente i film di Lubitsch.

Si può fare di Giulio Manfredonia (21.10, Canale 5). All'indomani della Legge Basaglia, sindacalista combattivo e idealista si trova a dirigere una cooperativa composta esclusivamente da ex pazienti psichiatrici. Insieme impareranno il valore del rispetto reciproco. Tragicommedia toccante e intelligente, riesce a raccontare con delicatezza e pudore una pagina complessa della nostra storia recente. Scrittura pulita e lineare, regia precisa, interpretazioni coinvolgenti e misurate.

L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich (1.15, Rai Movie). Dolente tranche de vie di una polverosa cittadina del Texas nei primi anni 50. Amara elegia di un'epoca (e di un cinema) che stanno inesorabilmente scomparendo. Con sguardo lucido e impietoso, passando dalla spensieratezza giovanile alla delusione e alla malinconia, Bogdanovich sancisce la morte del mito del Vecchio West. Due Oscar 1972 (Cloris Leachman e Ben Johnson, attori non protagonisti) e altre sei nomination, tra cui quella per il raffinatissimo bianco e nero di Robert Surtees.


Mercoledì 23 luglio

A qualcuno piace caldo di Billy Wilder (21.10, La7). Due musicisti jazz si travestono da donne e si uniscono a un'orchestra femminile per sfuggire ai malavitosi che li vogliono morti. Pietra miliare della commedia americana, non ha bisogno di presentazioni: dialoghi crepitanti, ritmo infallibile, gag irresistibili, interpreti in stato di grazia. "Nessuno è perfetto"? Questo film lo è.

Boccaccio '70 di Federico Fellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Mario Monicelli (23.10, Iris). Poker di autori per una commedia a episodi sul moralismo ipocrita e perbenista dell'Italia anni 60. La satira di costume non sempre graffia, ma Peppino De Filippo che combatte l'incubo tentatore di una gigantesca Anita Ekberg resta memorabile. Prodotto da Carlo Ponti su un'idea di Cesare Zavattini.

Drag Me to Hell di Sam Raimi (23.35, Italia 1). La maledizione di una vecchia zingara trasforma in un inferno la vita di Christine, rampante agente di borsa. Gradito ritorno all'horror di Raimi dopo la saga blockbuster di "Spider Man". Cinico, irriverente, esagerato, omaggia tutti i tòpoi classici del genere. Contiene, in filigrana, un'acuta critica sociale sull'America avida e spietata dell'odierna crisi economica.


Giovedì 24 luglio

Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (13.40, Rai Movie). Appena arrivato in un paesino dell'Italia centrale, maresciallo dei carabinieri divide le sue attenzioni galanti tra la procace "bersagliera" Maria e la dolce levatrice Annarella. Costruito brillantemente sulle maschere e i meccanismi della commedia dell'arte, è il film che con la sua spensierata gaiezza chiuse la stagione del neorealismo e inaugurò quella della commedia all'italiana. L'enorme successo commerciale dell'epoca, fece di De Sica un pregevole caratterista e della Lollo un'icona mondiale.

Polisse di Maïwenn Le Besco (22.30, La7). Con stile semi-documentaristico, il film racconta la vita all'interno della Bpm, il corpo di polizia francese che si occupa di crimini contro i minori. Thriller singolare girato in presa diretta e in prima persona, come tutto il cinema della giovane autrice. Pur non esente da qualche difetto di scrittura, ha il pregio di trattare una tematica scottante con sensibilità e pudore. Premio della Giuria a Cannes 2011.

Jade di William Friedkin (0.40, Rai Movie). Poliziotto in carriera cerca di fare luce su un misterioso omicidio che coinvolge anche una sua ex amante e il governatore della California. Cocktail di sangue, deboscia, satira sociale, sadomasochismo e suspense. L'intreccio, a firma dell'autore di "Basic Instinct", è un po' risaputo, ma Friedkin riesce a ravvivarlo grazie alla sua infallibile maestria tecnica.


Venerdì 25 luglio

A History of Violence di David Cronenberg (21.15, Rai Movie). Tom Stall, padre amorevole e cittadino modello, deve fare i conti col proprio passato violento. Cronenberg strappa la maschera dal volto pulito e perbene dell'America di provincia, mostrandoci una realtà in cui bestialità e ferocia serpeggiano come un malessere atavico e incurabile. Capolavoro teso, aspro e brutale.

I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko (22.40, La7). Nic e Jules, affiatata e liberale coppia lesbica, hanno avuto due figli grazie all'inseminazione artificiale. Quando i due adolescenti rintracciano il padre biologico e lo coinvolgono nelle loro vite, l'equilibrio della famiglia subirà più di un contraccolpo. Piccolo istant cult del (sedicente) cinema indipendente contemporaneo, è una riflessione agrodolce e non banale sui rapporti e sull'amore. Confezione à la page e interpreti convincenti.

Hanna di Joe Wright (23.45, RSI La1). L'adolescente-guerriera Hanna, sola contro tutti, attraversa Spagna, Germania, Marocco e Paesi baltici per portare a termine la missione del padre. Thriller adrenalinico e affascinante fiaba psicologica  allo stesso tempo, conta soprattutto per l'accattivante colonna sonora dei Chemical Brothers, per la prova sorprendente della giovanissima Saoirse Ronan e per gli esplosivi virtuosismi visivi di Joe Wright.

Come in uno specchio di Ingmar Bergman (1.05, Rai Movie). Asciutto e sottile kammerspiel scandito dalla suite n. 2 in Re minore per violoncello di J.S. Bach. Attraverso i sofferti, a volte angoscianti, confronti tra i quattro protagonisti, si affrontano i temi della follia, del ruolo della famiglia, della trascendenza, della ricerca di Dio. Oscar 1962 come migliore film straniero.


Sabato 26 luglio

La carovana dei mormoni di John Ford (9.00, Rai 3). Capitanata da due giovani cowboy, una carovana attraversa la Monument Valley alla volta dello Utah. Forse il western più "intimista" di Ford, che rilegge il mito della frontiera e della terra promessa mettendo al centro i sogni, le aspirazioni, le contraddizioni dei suoi protagonisti. Il West diventa così una storia di uomini, non solo di eroi.

Agatha Christie: Assassinio allo specchio di Dick Lowry (13.25, Top Crime). Malintenzionato minaccia un'anziana aristocratica per impossessarsi del suo castello. Per fortuna c'è Miss Marple ad aiutarla. Prodotto sulla scia del successo di "Assassinio sull'Orient Express" e "Assassinio sul Nilo", è un giallo all'acqua di rose, godibile ed effimero. Le vecchie glorie Bette Davis e Helen Hayes recitano per la prima volta insieme.

Casotto di Sergio Citti (0.10, Iris). Una giornata all'interno di una cabina in una spiaggia libera del litorale laziale. Ritratto corale ed episodico di un'Italietta borghese cinica e miserabile, retto da una scrittura compatta e da un'ironia crudele, a volte anche sgradevole. Si ride spesso, ma è un riso amaro. Cast prestigioso e molto eterogeneo.


Stefano Guerini Rocco