Cominciamo ora questo nuovo viaggio per accompagnare i lettori di Ondacinema verso altre possibilità: anche in televisione, infatti, ogni settimana, la programmazione può darci l'occasione di vedere o rivedere film che meritano qualche ora del nostro tempo. Pensando di fare cosa gradita, inauguriamo dunque uno spazio in cui, settimanalmente, la redazione vi fornisce semplici e sintetiche indicazioni, nel caso vogliate sintonizzare voi stessi o il vostro registratore alla ricerca di qualche titolo degno di nota.
Lunedì 13 maggio
Al ritorno dal lavoro, dopo il primo giorno che segue il weekend, rilassarsi in compagnia di una bella storia potrebbe essere l'ideale. E così, in prima serata, potete orientarvi su Quien Sabe? (21.05, RaiMovie) o su Shining (21.05, Iris). Il primo è uno dei lavori più memorabili di Damiano Damiani, tra epica e impegno politico, uno spaghetti western incentrato sulla rivoluzione messicana e caratterizzato dalla monumentale interpretazione di Gian Maria Volonté nei panni del Chuncho. Il secondo è l'horror declinato da Stanley Kubrick, una fiaba nera tratta da Stephen King e recitata tra allucinazione e spavento dall'indimenticabile Jack Nicholson.
Se è la seconda serata, invece, il vostro orario preferito, è tutta italiana la proposta di qualità. Da una parte c'è Il giorno della civetta (23.25, RaiMovie), il solido racconto di Leonardo Sciascia adattato dalla mano esperta di Damiani che, aiutato dai volti di Franco Nero e Claudia Cardinale, è pienamente a suo agio nel film d'impegno civile sull'omertà attorno ai delitti di mafia in Sicilia. Più libera la trasposizione del "Pasticciaccio" di Gadda da parte di Pietro Germi in Un maledetto imbroglio (23.25, Iris): lasciando da parte il tripudio delirante del romanzo, Germi mette in scena un giallo che si distacca decisamente dal suo cinema per avvicinarsi al cinema di genere italiano degli anni 60-70.
Martedì 14 maggio
C'è molta più abbondanza nella serata del secondo giorno della settimana. Tris di proposte per la prima serata: Nessuna pietà per Ulzana (21.05, Iris), western anticonformista e pro-indiani firmato dall'insospettabile Robert Aldrich; Thor (21.10, Italia 1), adattamento firmato da Kenneth Branagh dell'omonimo personaggio della Marvel, che, se si escludono alcune cadute di stile in cabina di regia dovute forse all'inesperienza in materia dell'autore britannico, non deluderà gli appassionati del genere; Debito di sangue (21.10, Rete 4), diretto da Clint Eastwood, a suo agio nel mettere in scena un romanzo di Michael Connelly, pellicola in cui il consueto classicismo del grande regista si adatta anche al linguaggio del thriller.
In seconda serata, spazio alla più eterogenea offerta filmica. Partiamo con una delle più originali ed emozionanti storie d'amore che negli anni 90 sono state girate in Oriente: After Life (23.20, RaiMovie), diretto da Hirokazu Koreeda. Ma in contemporanea si può anche ricordare il ritorno nella sua New York di Woody Allen che, dopo alcune non sempre memorabili trasferte europee, si affida a un alter ego per aggiornare ai tempi nostri, senza rinunciare al solito corrosivo umorismo, le paturnie dei suoi più fortunati personaggi: Basta che funzioni (23.25, Iris). Ma si potrebbe anche approfittare di un passaggio televisivo tra i rari di Pulp Fiction (23.30, Rai4), il capolavoro che lanciò nell'Olimpo dei grandi Quentin Tarantino e che ha illuso generazioni di giovani cineasti che bastasse rifarsi alla letteratura "pulp" per fare del cinema "tarantiniano", senza invece comprendere la complessità dell'opera primigenia che potrete dunque ammirare nuovamente in tutto il suo immutato splendore. E se invece preferite una visione meno impegnativa, c'è anche un onesto thriller firmato da Wolfgang Petersen, Nel centro del mirino (23.40, Rete4), storia di una partita a scacchi tra una guardia del corpo (Clint Eastwood) e un sedicente terrorista (John Malkovich).
Mercoledì 15 maggio
Serata povera, quella del mercoledì. Ma se un cinema fuori casa non fa per voi, allora non resta che sintonizzarsi sulle disavventure di Tom e Summer nel gradevole film di Marc Webb 500 giorni insieme (21.10, La 5), divertente commedia sentimentale a metà tra il mainstream hollywoodiano e le sperimentazioni indipendenti. E così, giusto per divertirci, segnaliamo per i patiti del genere peplum la magniloquente opera di Carlo Ludovico Bragaglia, La spada e la croce (21.20, Tv 2000), poco nota versione della passione di Cristo rivisitata con gli occhi di Maria Maddalena.
Di tutt'altro segno è invece Alta tensione (23.05, Rai4), uno dei più fortunati e apprezzati esempi del nuovo horror francese: Alexandre Aja ingurgita cinema dal primo all'ultimo fotogramma, facendo esplodere un effetto-gore davvero senza censure. Molti storcono il naso, ma il talento visivo e per una messa in scena orrorifica è innegabile.
Giovedì 16 maggio
Per compensare la scarsità di offerta all'ora di cena del giorno precedente, qui segnaliamo tre titoli in contemporanea: c'è Transsiberian (21.05, Rai3), glaciale noir di Brad Anderson ambientato sulla celebre linea ferroviaria che collega Mosca con Vladivostok; c'è City Hall (21.10, Italia7 Gold), dramma politico che rifà il verso agli ultimi sindaci della Grande Mela e che, nonostante alcuni cedimenti al politicamente corretto, trasfigura attraverso la maschera sofferente di Al Pacino tutti i guasti della politica in una metropoli; e c'è, soprattutto, Dick Tracy (21.15, RaiMovie), una delle scorribande dietro la macchina da presa di Warren Beatty, capace in questa occasione di realizzare un ottimo film-fumetto, mischiando le carte dell'attenzione estetica al gusto per il ribaltamento continuo della narrazione: il risultato è un divertente "mostro a più teste".
In seconda serata segnaliamo solo un titolo, per altro controverso: Una canzone per Bobby Long (23.40, La 7d) di Shainee Gabel, melodramma dolente che ripercorre gli ultrabattuti sentieri del dolore di crescere e di quello per le perdite più care, ma che rilegge in chiave ben poco originale il tutto con la professionalità di un cast in grande spolvero, John Travolta su tutti.
Venerdì 17 maggio
Arriva il fine settimana e i canali televisivi decidono bene di sfidarsi a colpi di grande cinema. Se siete a casa nella prima serata del venerdì, ad esempio, potreste magari optare per La ciociara (21.00, RaiStoria), l'epico racconto di sopravvivenza e amore firmato Vittorio De Sica che, avvalendosi della leggendaria prova d'attrice di Sophia Loren, torna, grazie alla storia di Alberto Moravia, a temi e stilemi cari al suo neorealismo. Altrimenti ci si può rifugiare nel cinema "bigger than life" di Francis Ford Coppola: fra gangster e jazz, il suo Cotton Club (21.10, Class Tv), non rinuncia ai consueti picchi lirici del cinema del grande cineasta americano. C'è poi il crollo del mito western firmato Sam Peckinpah con Il mucchio selvaggio (21.10, Italia7 Gold): lo stile decadente scelto dal regista, l'atmosfera di "sporcizia" e di antieroismo dei protagonisti sono solo alcuni trucchi con cui viene messo in scena uno dei massimi esempi di western "sulla fine del West". Per gli amanti della lacrima facile e dei drammi da catino domestico, ce ne viene proposto un esempio a stelle e strisce: Un segreto tra di noi (21.10, La 5), descrive, senza lesinare sbalzi emotivi a buon mercato, il disfacimento della famiglia borghese americana, tra ipocrisie e frustrazioni. C'è poi spazio a un po' di sano divertimento, magari con dei popcorn in mano, con Starship Troopers - Fanteria dello spazio (21.10, Rai4): la mano di Paul Verhoeven si vede in una certa autoironia, il film, infatti, non si prende mai sul serio e fa sorridere questa fantascienza bellica messa in mano a guerrieri tutti, uomini e donne, con corpi perfetti e levigati. Ma è certo un altro il film su cui consigliamo maggior attenzione: è A History of Violence (21.15, RaiMovie), il turbine di violenza innescato nella provincia americana dal genio di David Cronenberg che, forse proprio qui, comincia una nuova fase della sua carriera, meno disturbante da un punto di vista visivo, ma non certo meno densa di impetuosità nel tratteggiare i lati oscuri dell'animo umano.
In seconda serata, invece, emerge solitario un titolo di Ken Loach, Il vento che accarezza l'erba (22.55, RaiMovie), meno arrabbiato di altri titoli del regista inglese, più melodrammatico nel suo accostare il dramma politico alle conseguenze che scelte pubbliche hanno sulla vita di persone vicine.
Sabato 18 maggio
Se invece, troppo stanchi della settimana, decidete di passare un sabato casalingo, i titoli che fanno per voi possono essere questi: Febbre da cavallo - La mandrakata (21.05, Iris), in realtà scialbo sequel del celebre film firmato Steno, ripreso dai fratelli Vanzina e buono solamente per ammirare le doti da istrione di Gigi Proietti, capace di cambiare accenti, cadenze e timbri vocali come se nulla fosse; oppure potete riammirare il film tedesco di maggior successo degli ultimi vent'anni, Le vite degli altri (21.15, RaiMovie), forse da ridimensionare a distanza di anni dalla sua uscita, ma acuto nel suo parallelismo tra l'ossessione dell'invasione della privacy altrui e un Paese in caduta libera, ostaggio dei suoi assurdi credo politici.
Se preferite un orario più tardo, non abbiamo dubbi: c'è il capolavoro di Michael Mann, l'immenso Nemico pubblico (23.20, Rete 4), la parabola digitale di John Dillinger interpretato da Johnny Depp. Il confronto tra due caratteri contrapposti, tipico del cinema manniano, diventa stavolta lo spaccato di una società che si sta ancora costruendo, fra tensioni e giochi di potere. E il finale tragico del criminale assume un valore salvifico per tutti gli antieroi cinematografici, che trovano la loro fine andando incontro all'ineluttabile destino. Se i gangster non fanno per voi, potete sempre rifugiarvi in Furia selvaggia (23.30, RaiMovie), monumentale interpretazione di Paul Newman nei panni di Billy the Kid. Scritto da Gore Vidal e diretto da Arthur Penn, è un western atipico: classico nei contenuti, ma libero da ogni esigenza di rispettare gli stilemi del genere, puntando tutto sull'indagine esistenziale del leggendario protagonista.
Domenica 19 maggio
Prima di tornare alla quotidianità della settimana feriale, potete regalarvi un'ultima visione domestica. Pochi i titoli meritevoli. Cominciamo con Breach - L'infiltrato (21.10, RaiMovie), spy-story sui segreti dell'Fbi in cui il regista Billy Ray si sofferma soprattutto sullo stile di vita degli agenti, insospettabili uomini in carne e ossa guidati da istinti ben poco razionali.
Sul tardi, sfida tra due cinema inaccostabili ma non per questo prescindibili: da una parte c'è Ferro 3 - La casa vuota (23.05, Rai5), uno dei più grandi successi di Kim Ki-duk, dramma e tragedia sottotraccia della solitudine e del bisogno d'amore, stavolta in versione intimista e levigata mentre altrove lo stesso cineasta coreano non aveva invece risparmiato sui pugni nello stomaco non solo emotivi ma anche "fisici". E dall'altra parte, ultimo film che la guida consiglia per questa settimana, abbiamo L'ultimo spettacolo (23.05, RaiMovie), il condensato di nostalgia e coming-of-age di Peter Bogdanovich che, attorno a un cinema prossimo alla chiusura, mette in scena fra divertimento e commozione la fase di passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Meno famoso e conosciuto di "American Graffiti", ne possiede, però, la stessa carica di emozioni sincere e difficili da dimenticare.