Ondacinema

recensione di Alberto Mazzoni
5.5/10

Casa Disney. Il filone supereroistico si è spento con prestazioni cinematografiche sempre più meste. Il filone delle varie guerre stellari si è spento ancora più mestamente in serie televisive la cui uscita è attesa soltanto dagli haters. Alla Disney si sono chiesti qual era l'altro territorio da cui estrarre valore. E si son detti "la Pixar". Ma non la Pixar di "Elemental", "Luca" o "Red" – i produttori hanno pubblicamente detto che questi film (adorabili, specialmente "Red") erano troppo legati all'esperienza specifica dell'autore e si doveva tornare a fare film di appeal generale (e incassi maggiori). Quindi, sequel di film di successo. Quindi "Inside Out 2".

Riley è cresciuta, è  adolescente, siamo al passaggio tra scuola media e superiori. Pensate a quante possibilità si aprono. La scelta è ricaduta sui seguenti nuovi personaggi: Ansia, Invidia, Imbarazzo, Noia (anzi chissà perché Ennui, forse perché la noia in un film che stenta a ingranare non va neanche nominata). Nostalgia fa letteralmente capolino e basta. (Eppure pensate all'inizio di "La città incantata" – anche un bambino può avere nostalgia!). Ma a parte ciò si notano due cose. In primo luogo il passaggio alla vita adulta è legato soltanto a emozioni negative – perché? Le nuove emozioni della pubertà sono essenzialmente i cattivi del film. In particolar modo la povera Ansia che  sostanzialmente si preoccupa solo di pianificare il futuro – attività oserei dire fondamentale nella vita di qualsiasi adulto – è l'emozione da battere. Ragazzi adolescenti non pensate al futuro! Non sono sicuro che sia un messaggio che un genitore sia felice che i proprio figli ricevano. Già nel primo "Inside Out" c'era una sproporzione di emozioni negative a fronte di Gioia che era l'unico positivo. Il che è singolare.

È noto che le emozioni del primo film sono state selezionate in base a un famoso studio di psicologia sulle espressioni facciali che ne individuava però una sesta: Sorpresa. Non sarebbe stato bello come personaggio? Sarebbe stato sullo stile di Dory di "Alla ricerca di Nemo"… Ok, ma quali emozioni positive può portare l'adolescenza? La curiosità? Direi, soprattutto, il Desiderio (entriamo in territori alla "Sandman"). Ecco, nel film questo elemento è totalmente assente. Riley entra nella pubertà senza pubertà. Gli unici personaggi maschili sono suo padre e un videogame per un minutaggio totale minimo (Bechedel test superato!). Io capisco che si voglia fare un film per bambini. Ma non che ci siano in sala degli adulti che vanno a vedere un film in cui l'adolescenza è letteralmente una versione ansiosa dell'infanzia senza nessun passo avanti. Sarà colpa di Nostalgia.

Dal punto di vista tecnico il film non dà modo di esplorare nuovi territori (come faceva ad esempio "Elemental" mettendo in scena l'acqua e il fuoco). Sono i personaggi e le sferette che giustappunto ricordiamo. La storia procede in modo un po' scattoso. Si ha la stessa sensazione di "Frozen 2": diverse sottostorie (ad esempio, il marsupietto) sono anche divertenti di per sé, ma sembrano state sviluppate da un team indipendente e non si amalgamano bene con il resto. Inoltre, nel primo film c'erano dei vaghi riferimenti a come davvero funziona il cervello (una stanza per i ricordi a breve termine e un archivio ricordi a lungo termine), ma nel secondo l'idea è stiracchiata e non si capisce bene dove vada a parare. Perché le emozioni da grandi non sono presenti nella testa dei genitori? Boh.

Disastro? Non esageriamo. Il mestiere c'è, qualche idea anche. I canyon scavati dal sarcasmo. Il paracadute di paura. E il conforto nel ritrovare personaggi amati (Rabbia e Disgusto in primis) e seguirli in una nuova avventura è reale. L'attacco d'ansia è indubbiamente ansiogeno, e ben costruito. Forse neanche delusione è il termine esatto, perché ormai abbiamo smesso di aspettarci capolavori dalla Pixar da un bel pezzo. Ecco la cosa più triste è proprio che, a differenza di film anche recenti della Pixar come giustappunto "Red" e "Elemental", si ha la sensazione di un film non sincero.


23/06/2024

Cast e credits

cast:
Maya Hawke, Adèle Exarchopoulos


regia:
Kelsey Mann


distribuzione:
Disney


durata:
92'


produzione:
Pixar


sceneggiatura:
Meg le Fauve


fotografia:
Adam Habib


montaggio:
Marissa Haurwitz


musiche:
Andrea Datzman


Trama
Riley, tredicenne, si reca ad un campo esitivo di hockey. Meglio stare vicino alle amiche delle medie o tentare di fare amicizia con le ragazze più grandi?