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recensione di Antonio Pettierre
8.0/10

Il giovane e talentuoso David Lowery adatta il poema cavalleresco "Sir Gawain e il Cavaliere Verde", scritto da anonimo nel XIV secolo, mettendo in scena un'opera di grande complessità visiva e simbolica. Il regista americano si discosta dalle sue pellicole di drammi e commedie contemporanee come "Senza santi in paradiso" e "Old Man & the Gun" e segue la sua vena metafisica e fantastica di cui sono esempi "Il drago invisibile", ma soprattutto "A Ghost Story".
Nelle sue vesti di produttore, sceneggiatore, montatore e regista, Lowery compie un'operazione autoriale volutamente consapevole fin dalla scelta del testo – un poema del ciclo arturiano con protagonista uno dei cavalieri della Tavola Rotonda, quel Gawain (Galvano) nipote di Artù e suo successore al trono dei Sassoni. Lowery cura nei minimi dettagli il profilmico e la sua macchina da presa si muove in una modalità espressionistica, accentuata dall'utilizzo di un equilibrato gioco di luce e ombre e da una palette di colori fondamentali per la resa pittorica della visione.

La foresta dei simboli

Prima dei titoli di testa, abbiamo la figura assisa su un trono di Gawain illuminato da un occhio di luce proveniente dall'alto. Il suo volto viene improvvisamente avvolto dalle fiamme. Poi, durante i titoli di testa, dopo uno stacco, la macchina da presa inquadra in un totale (fig.1) un'aia in cui ci sono un cavallo, delle oche, un piccolo gregge di pecore e un caprone. In alto a destra dell'inquadratura si vede bruciare il tetto di una casa, al di là dell'alto muro di legno da cui si intravede un villaggio. Dal lato destro una porta si apre ed entrano in scena un uomo e una donna. La donna sale sul cavallo e l'uomo estrae una spada uscendo dall'inquadratura. Lentamente, con una zoomata all'indietro l'inquadratura rimpicciolisce e la mdp passa da una feritoia. Una goccia batte sul davanzale e, muovendosi la mdp sempre all'indietro, è inquadrato in primo piano Gawain disteso sul letto. Viene risvegliato da un getto di acqua fredda da parte di una donna al grido che è nato Cristo.




Fig. 1) I simboli animali: sintesi psicologica del protagonista e della sua storia

A titolo di esempio della disseminazione simbolica all'interno di "Sir Gawain e il Cavaliere Verde", queste due sequenze, che compongono l'incipit, danno il ritmo della narrazione e la scelta di un registro altamente allegorico della messa in scena. Innanzi tutto, dal fatto che Gawain sta dormendo dopo una notte di bagordi, con il collegamento diretto della macchina da presa tra lui e l'esterno, si può leggere la scena come una rappresentazione onirica. Le fiamme del villaggio sono il pericolo imminente, così come tutti gli animali inquadrati hanno una loro valenza simbolica. Il cavallo è l'inconscio del protagonista ed è anche la cavalcatura di un cavaliere. In questo caso, però, è la donna che sale in sella al cavallo invece dell'uomo e l'azione si riallaccia al potere femminino espresso da Morgana, madre di Gawain e sorella di Artù, con il rito magico per evocare il Cavaliere Verde. Il gregge di pecore è la forza non del tutto disciplinata, come la personalità del giovane; il caprone è l'emblema della rimozione della consapevolezza del proprio destino di cavaliere, così come le oche hanno una relazione con i pericoli del fato e la fortuna dell'esistenza.

Il quadro rappresenta, nella sua totalità allegorica, lo stato del personaggio e gli aspetti psicologici di partenza di un ragazzo che ancora deve diventare adulto, colui che deve affrontare il viaggio di trasformazione per diventare cavaliere. La moltiplicazione simbolica, da un lato, caratterizza gli stati d'animo di Gawain e dall'altro identifica le prove da superare verso la maturità. Lowery utilizza moltissimo le sfumature di colore e ogni inquadratura ha un ampio spettro cromatico che lo avvicina più a un racconto gotico come "Il mistero di Sleepy Hollow" di Tim Burton (fig.2), piuttosto che a "Excalibur" di John Boorman con cui condivide solo le fonti letterarie di partenza, ma dal quale si allontana per temi trattati.

Fig.2) Il Cavaliere Nero Vs. Il Cavaliere Verde

 
Panteismo Vs. Cristianesimo


In effetti, la stessa scelta della rappresentazione del Cavaliere Verde s'introduce all'interno di una contrapposizione tra il sacro e il profano. Se nell'interpretazione dei colori il verde tratteggia lo scudiero in una classificazione pittorica simbolica che identifica una gerarchia composta dal nero (il sofferente), il rosso (il virile) e il bianco (l'eletto), il Cavaliere Verde si può leggere anche, e soprattutto, come simbolo della forza terrena e panteistica, un ritorno alle origini della madre Terra, spirito invocato da Morgana per indirizzare il figlio verso un trono, quello di Artù, rappresentante dell'unità cristiana.

Nel giorno della nascita di Cristo si presenta alla festa reale il Cavaliere Verde che lancia una sfida ad Artù, accettata da Gawain in sua vece: chi riesce a ferirlo potrà avere l'ascia - simbolo di potere. Ma di lì a un anno lo sfidante dovrà presentarsi alla Cappella Verde per subire lo stesso trattamento. Gawain recide la testa senza pensare che potrebbe perdere la propria. La "decollazione" della testa ha ulteriori significati e si vedrà ripetuta durante il film: oltre al Cavaliere, Gawain, durante il suo viaggio nell'anno successivo, dovrà recuperare la testa della dama Winifred in fondo a uno stagno per renderle l'eterno riposo, così come nel prefinale lui stesso perderà la testa mentre il suo regno starà crollando.

La testa è il luogo dell'anima e il distacco dal corpo è la perdita della stessa (fig.3). Del resto, san Giovanni Battista, il più famoso "decollato" e soggetto di infinite opere pittoriche rinascimentali, perde la testa per colpa di Salomè, che così si appropria dell'anima del santo dopo che egli si è rifiutato di baciare la donna. In "Sir Gawain e il Cavaliere Verde" le teste perdute hanno differenti simbologie: quella del Cavaliere Verde è la perdita dell'anima di Gawain; la testa di Gawain è la sconfitta dell'anima di un popolo; quella di Winifred è l'anima costretta a vagare nei dintorni della casa per la violenza subita. Non è, dunque, solo una morte fisica, ma soprattutto metaforica, dello spirito virile o etico o morale dell'umanità stessa.




Fig. 3) Il Cavaliere Verde, Winifred, Gawain, san Giovanni Battista (Andrea Solario, 1507, Louvre, fonte wikipedia) "decollati": la testa come luogo dell'anima


Destrutturazione del Mito


Lowery compie un'operazione di destrutturazione mitologica. Il viaggio di Gawain verso la Cappella Verde per incontrare il Cavaliere non ha gli stilemi avventurosi del superamento di prove che permettono la nascita del mito. Il mito stesso si basa sul ritrovamento della propria anima attraverso la negazione piuttosto che l'affermazione. Gawain incontra un giovane in un campo di battaglia che poi lo aggredirà in un bosco insieme a una coppia rubandogli l'ascia e il cavallo, distruggendo lo scudo e buttando la spada e abbandonandolo legato. Gawain non combatte, si dispera, ha un comportamento vile e non degno di un cavaliere, ribadisce più volte di non essere davanti ai suoi assalitori pur di aver salva la vita.
Da questo punto di vista, Lowery tradisce lo spirito del ciclo arturiano e di tutta la letteratura sulle gesta dei cavalieri, compiendo un'operazione simile a quella di Akira Kurosawa in "Rashomon", in cui si vedeva per la prima volta un samurai che veniva ucciso da un ladro in una foresta in un combattimento confuso e con elementi di viltà e tradimenti. Lowery spoglia in questo caso di ogni elemento eroico le gesta di Gawain, riducendolo a un ragazzo in cerca di un equilibrio e di sopravvivenza.
La mitopoiesi di Gawain si costruisce come una favola per burattini: ci sono due sequenze in cui le sue gesta e il destino avverso vengono rappresentati nel teatro di burattini, quasi a descrivere la sua essenza di pupazzo mosso da un fato che opera come demiurgo della vicenda. L'uomo non rispecchia l'eroismo della leggenda, ma la sua continua fallibilità, in una reiterata ricerca di salvezza del corpo e più che dell'anima.

Nel momento dell'incontro con il Cavaliere Verde nella cappella boschiva, mentre si china per farsi tagliare la testa, Gawain rinuncia e scappa e in quindici minuti viene messo in scena il suo ritorno a Camelot, il figlio concepito e strappato a Essel, la prostituta di cui era innamorato, il matrimonio con una dama, l'ascesa al trono, la morte del figlio in battaglia e la rovina del regno per la rivolta del popolo. E dopo la caduta della testa di Gawain, si ritorna nella cappella verde. Si assiste a un flash forward, un sogno, che appare come esplicita citazione del finale di "L'ultima tentazione di Cristo" di Martin Scorsese, in cui Gawain vede il futuro funesto nel momento in cui rifiuta di assumersi le sue responsabilità.
L'oggetto che gli farà cambiare idea è la cintura di tessuto verde, donatagli dalla madre, rubata dal ladro nella foresta, e nuovamente offerta dalla dama della casa del Lord in cui si riposa dopo il suo lungo viaggio a poche leghe dalla cappella. La scelta di toglierla è una metafora, da un lato, dell'abbandono del legame materno e, dall'altro, delle sue colpe di uomo che sfrutta il femminile per i propri piaceri carnali (la stessa cintura si trasforma in un regalo della Lady a fronte di un bacio, sineddoche di un rapporto sessuale con la donna).
Gawain così è finalmente pronto a espiarle e offrirsi all'ascia del Cavaliere Verde.


23/11/2021

Cast e credits

cast:
Dev Patel, Alicia Vikander, Joel Edgerton, Sarita Choudhury, Sean Harris, Ralph Ineson


regia:
David Lowery


titolo originale:
The Green Knight


distribuzione:
Amazon Prime Video


durata:
130'


produzione:
Ley Line Entertainment, Bron Creative, Wild Atlantic Pictures, Sailor Bear


sceneggiatura:
David Lowery


fotografia:
Andrew Droz Palermo


scenografie:
Jade Healy


montaggio:
David Lowery


costumi:
Malgosia Turzanska


musiche:
Daniel Hart


Trama
Gawain nipote di Re Artù si dedica ai piaceri notturni senza nessuna virtù cavalleresca. Durante la festa di Natale a corte si presenta un misterioso e gigantesco Cavaliere Verde che lancia una sfida al vecchio Re. Gawain l’accetta al suo posto e inizia un’avventura che durerà fino al Natale successivo.