Dopo il successo straordinario de "La grande bellezza", la redazione vi propone una speciale classifica dei venti titoli più belli che hanno dato lustro a questa categoria premiata dall'Academy. A dispetto delle critiche e dell'ironia verso la statuetta, sono tutti grandi film
Alla fine l'Oscar arrivò. Al termine di una cavalcata trionfale, "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino ha riportato in Italia la statuetta dopo quindici anni da "La vita è bella". Da che Oscar è Oscar, la categoria del miglior film straniero è sempre stata considerata come una specie di "riserva indiana" dove far confluire un intero globo cinematografico, ad eccezione di quello anglofono.
Una scelta superficiale e ormai storicamente criticata, che ha finito per svilire la stessa forza simbolica del premio in questione. Ma scorrendo i decenni di storia dell'Academy, si scopre che sovente, nella categoria dei film in lingua non inglese, sono arrivati a gareggiare lungometraggi vere e proprie pietre miliari della Settima arte. La redazione di OndaCinema, presa dall'entusiasmo per la vittoria di Sorrentino, ha deciso di riprendere in mano l'albo d'oro della categoria e divertirsi a scegliere venti titoli all'interno di questo "elenco speciale" di vincitori. Abbiamo scoperto che ne viene fuori una storia "alternativa" del cinema. Venti film eccezionali transitati per Hollywood una sola notte in tutta la loro parabola artistica, ma ben piantati, come appartenenza, a culture e Paesi lontani.
Come tutte le classifiche, anche questa ha un valore meramente ludico, ma è impressionante scorrere le prime posizioni dove i capolavori di Federico Fellini e di Ingmar Bergman fanno sì da mattatori, senza però togliere la scena a una serie di cinematografie di epoche e aree geografiche disparate. Abbiamo la satira corrosiva e mai doma, dal carattere tutto europeo, di Luis Bunuel, il neorealismo agli albori di Vittorio De Sica, la solida e severa denuncia civile di Elio Petri. Fino al cinema avventuroso ed epico di Akira Kurosawa, sia quello degli esordi con "Rashomon", sia quello più immediato del periodo della maturità con "Dersu Uzala".
Anche il cinema contemporaneo ha un ruolo importante in questa particolare graduatoria: abbiamo scelto ben quattro titoli del "nuovo millennio", infatti. Troviamo il thriller familiare, denso di parole e di tensioni interpersonali, di Asghar Farhadi; il glaciale ed ellittico dramma da camera di Michael Haneke; il film tedesco campione d'incassi dell'esordiente Florian Henckel von Donnesmark; l'indefinibile esercizio di memoria collettiva e individuale made in Argentina di Juan Josè Campanella. Una veloce carrellata per spiegare come, a dispetto di facili e prevedibili polemiche, di sterili e inutili rimostranze, anche una storia parziale e inattendibile come quella delle statuette più celebri del mondo nasconda un percorso filmico di rilievo assoluto. Nelle pieghe di un premio considerato dalla stessa Hollywood minore, ecco dunque alcuni momenti straordinari della carriera di cineasti leggendari e irraggiungibili.
Il dominatore resta però il maestro riminese, non solo e non soltanto per il primo, intoccabile posto che abbiamo assegnato a "8 ½", ma anche per la presenza di ben altri tre film tra i primi venti. Segno tangibile di una grandezza riconosciuta da entrambe le parti dell'Oceano, documento tuttora valido per provare un'esperienza artistica senza pari che, anche con un semplice gioco come quello che qui vi proponiamo, la nostra redazione ha voluto ulteriormente celebrare. Buona lettura.
20. IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI di Juan Josè Campanella (2009)
19. COME IN UNO SPECCHIO di Ingmar Bergman (1961)
18. LE VITE DEGLI ALTRI di Florian Henckel von Donnesmark (2006)
17. TUTTO SU MIA MADRE di Pedro Almodovar (1999)
16. LE NOTTI DI CABIRIA di Federico Fellini (1957)
15. AMOUR di Michael Haneke (2012)
14. LA STRADA di Federico Fellini (1954)
13. LA FONTANA DELLA VERGINE di Ingmar Bergman (1960)
12. SCIUSCIA' di Vittorio De Sica (1946)
11. DERSU UZALA - IL PICCOLO UOMO DELLE GRANDI PIANURE di Akira Kurosawa (1975)
10. MIO ZIO di Jacques Tati
9. UNA SEPARAZIONE di Asghar Farhadi (2011)
8. AMARCORD di Federico Fellini (1973)
7. EFFETTO NOTTE di Francois Truffaut (1973)
6. INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO di Elio Petri (1970)
5. FANNY E ALEXANDER di Ingmar Bergman (1982)
4. LADRI DI BICICLETTE di Vittorio De Sica (1948)
3. RASHOMON di Akira Kurosawa (1950)
2. IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA di Luis Bunuel (1972)
1. 8 ½ di Federico Fellini (1963)