Domenica 15 dicembre
American Graffiti di George Lucas (17.20, Iris). Il doloroso passaggio alla vita adulta di quattro amici, nell'estate del 1962. La storia è ambientata tutta in una notte, tra scorribande a bordo di automobili e canzoni lanciate in radio dal mitico dj Lupo Solitario. Solo in apparenza un film adolescenziale, ma una toccante riflessione sulla perdita dell'innocenza.
Il Signore degli anelli - La compagnia dell'anello di Peter Jackson (20.30, Rete 4). In attesa della seconda puntata della nuova saga tratta da Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien nei cinema da questo week end, vale la pena tornare nella Contea e seguire l'inizio del lungo viaggio per distruggere l'Anello.
I giorni del cielo di Terrence Malick (21.15, Rai Movie). Premio per la miglior regia al festival di Cannes, è il secondo film di Malick. Ambientato nel 1916, un uomo ricercato per omicidio entra a lavorare in una fattoria texana insieme alla moglie, spacciandola per sorella. Il proprietario della fattoria si innamora della donna. Deflagrerà tutto in tragedia. Splendida fotografia di Nestor Almendros in 70 mm, con tramonti da brivido.
I duellanti di Ridley Scott (23.00, Rai Movie). Quando Scott girava grandi film. Un premio a Cannes e tratto da un'opera di Conrad, è la sfida infinita che durerà per tutta la vita tra il tenente ussaro Armand D'Hubert e l'ufficiale Gabriel Feraud. Il film sceglie di non spiegare il motivo della disputa ma, semplicemente, di seguire le sorti di due uomini all'ombra della Storia.
IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Una vampata d'amore di Ingmar Bergman (2.30, Rai 3). Continua anche questa settimana la bellissima rassegna di Rai Tre su Bergman minore, meno conosciuto. Dramma d'amore in un gruppo di circensi, debolezze e meschinità messe a nudo dal grande autore svedese.
Gertrud di Carl Theodor Dreyer (4.15, Rai Movie). L'ultimo film del Maestro danese è un intenso psicodramma che ha per protagonista una cantante e i suoi rapporti con gli uomini. Non è un semplice melodramma, ma una storia sulla libertà. Vengono ripresi alcuni stilemi del cinema muto, come i molti primi piani.
Lunedì 16 dicembre
Spartacus di Stanley Kubrick (21.10, Iris). Kubrick subentrò ad Anthony Mann alla regia nel 1960 e riprese in mano la storia, sceneggiata da Dalton Trumbo, della rivolta di Spartaco e di sessantamila schiavi contro Roma. Un classico del genere peplum movie. Peter Ustinov vinse il premio Oscar come attore non protagonista.
The Help di Tate Taylor (21.10, Rai 1). Cast di solo donne su cui spicca Jessica Chastain. Prima ancora della rivoluzione kennedyana dei diritti civili, il razzismo serpeggia tra le mogli della midlle class americana del Mississippi. Fino a che non nascerà l'idea di scrivere un libro intervista sulla condizioni delle donne di servizio di colore. Lontano anni luce da "Il colore viola", il film pecca di lunghezza e di carattere, però rimane istruttivo e godibile.
Dopo il matrimonio di Susanne Bier (21.10, Laeffe). Quattro anni prima di vincere l'Oscar, la Bier girò un film che parte da un orfanotrofio in India per concludersi in Danimarca, raccontando le difficoltà e i compromessi per portare avanti questo progetto. In agguato la proposta di un remake firmato da Michael Caton-Jones.
In nome del popolo sovrano di Luigi Magni (22.15, Rai Storia). Può essere un ottimo modo per non dimenticare Luigi Magni, scomparso qualche settimana fa. Con questo film Magni tornò nella Roma papalina di Pio IX, affidandosi a due mostri sacri del cinema italiano: Alberto Sordi e Nino Manfredi.
IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Martedì 17 dicembre
Hatari! Di Howard Hawks (13.30, Rai Movie). L'arrivo di una fotografa italiana (Elsa Martinelli) sconvolgerà le abitudini di alcuni cacciatori bianchi in Africa. Riuscirà a conquistare il cuore del più schivo tra tutti, quello di John Wayne. Splendido esempio del cinema di Hawks, caratterizzato dalla fusione perfetta tra commedia e dramma con la costante dell'ironia.
IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Una canzone per Bobby Long di Shainee Gabel (21.10, La7d). John Travolta è un professore, alcolizzato, che vive delle proprie glorie letterarie, oramai appartenenti al passato. Scarlett Johansson è un'adolescente che piomba all'improvviso nella vita del professore. Molte le citazioni letterarie di grandi autori americani.
La casa dei 1000 corpi di Rob Zombie (23.00, MTV). Rob Zombie si è divertito con questo film a riproporre, giocandoci su, una serie di luoghi comuni del cinema horror classico. Due coppie rimangono ferme in un luogo imprecisato a causa di un guasto alla macchina. Fuori, una tempesta si sta raggrumando sulle loro teste, davanti a loro una casa abbandonata. È il classico incipit di ogni storia del terrore che si rispetti..
Mercoledì 18 dicembre
Ratatouille di Brad Bird (21.10, Rai 2). Sotto Natale non può mancare un bel cartone animato. Un capolavoro di animazione in cui il protagonista è un topo di campagna che vuole emanciparsi dal resto dei suoi simili. Andrà a vivere a Parigi dove metterà a frutto il suo talento per la cucina. Una favola in cui i topolini mantengono i propri istinti animaleschi senza una vera e propria deriva antropomorfa. Il tema del film è il riscatto che nasce dalla capacità di non perdere la speranza nel Sogno. Uno dei finali più geniali degli ultimi anni con una citazione da Marcel Proust.
USA, la storia mai raccontata di Oliver Stone (21.30, Laeffe). Settima puntata del documentario di Stone girato sulla storia americana del Dopo Guerra. In questa, in particolare, la figura di Lyndon Johnson, succeduto alla presidenza americana dopo l'assassinio di Kennedy. Vengono posti alcuni interrogativi sul ruolo che giocò questo presidente nell'aumento massiccio delle truppe in Vietnam.
I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee (22.55, La7d). Leone d'oro a Venezia nel 2005. Vincitore di tre Oscar (regia, sceneggiatura non originale, musica). La scommessa, vinta, di Lee di girare un western negli anni 60 in modo classico e con tutte le modalità del genere (paesaggi, campi lunghi, cowboy, mandrie) inserendoci però all'interno una storia omosessuale. La virilità dei cowboy del Wyoming che trascende in amore. La colonna sonora di Gustavo Santaolalla è un perfetto accompagnamento alla storia e ai paesaggi.
Ubriaco d'amore di Paul Thomas Anderson (1.05, Rai 4). Adam Sandler interpreta un timido e nevrotico impiegato, innamorato perdutamente di una ragazza che incontra per caso. Questo gli darà la forza per affrontare il gestore di un'agenzia di hotline. P. T. Anderosn racconta questa storia d'amore con grandissima libertà narrativa e stilistica, prendendo a prestito anche dall'immaginario del fumetto e del cartone animato (il protagonista indossa sempre lo stesso vestito blu, come un personaggio dei fumetti). Il candore di Sandler è il perfetto grimaldello per scardinare ipocrisie e bassezze.
IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Jade di William Friedkin (0.25, Rai Movie). Nel 1995 Friedkin girò questo thriller dalle atmosfere torbide e sadomaso. Un po' troppo cerebrale nel dispiegamento dei fatti, però godibile soprattutto nelle scene di inseguimento automobilistico. Una sorta di marchio di fabbrica di Friedkin.
Giovedì 19 dicembre
Il salario della paura di William Friedkin (13.45, Rai Movie). Remake di "Vite vendute" di Clouzot. Fu un flop al botteghino. Vale la pena però riscoprire quest'opera, allucinante e barocca, per niente banale.
L'età dell'innocenza di Martin Scorsese (23.35, Rete 4). Tratto dall'omonimo romanzo di Edith Wharton. Scorsese racconta una New York, nella seconda metà dell'Ottocento, completamente speculare al successivo "Gangs of New York", tra salotti e tavole finemente imbandite. Un'America fatta di convenzioni e pregiudizi, dove non manca però un impulso libertario che cerca di ribellarsi all'oppressione sociale.
IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Venerdì 20 dicembre
Waterworld di Kevin Reynolds (21.05, Iris). Un'opera maledetta, costata 175 milioni di dollari. Al cinema fu un flop. A quasi vent'anni di distanza, è diventato un cult di visionaria suggestione pur con i suoi difetti.
Essere e avere di Nicolas Philibert (21.15, Rai 5). Documentario di gran successo in Francia del 2002. La vita in una scuola in un piccolo paese. C'è un unico maestro alle soglie della pensione.
The Company Men di John Wells (23.10, Rai Movie). Un giovane dirigente d'azienda (Ben Affleck) si ritrova licenziato all'improvviso, a causa di un ridimensionamento d'azienda. Il film racconta tutto dal punto di vista del nucleo famigliare evidenziando le conseguenze su ogni componente, le reazioni e i dissapori. Per niente banale. È il modo per capire cosa è stata la Grande Crisi del 2008 che aveva portato l'America ad un passo dal tracollo. Kevin Costner è finalmente in parte.
IL CONSIGLIO DEL GIORNO
I giorni dell'eclisse di Aleksandr Sokurov (4.50, Rai 3). Film della fine degli anni 80 che ha saputo far conoscere il talento visionario del Maestro russo. Alcuni strani eventi vedono come testimone un medico. Qualcosa di molto di più di una semplice riflessione tra fede e scienza. Molte le ascendenze dal cinema di Tarkovskij.
Sabato 21 dicembre
Stalag 17 di Billy Wilder (21.15, Rai Movie). Incursione di Wilder nei campi di prigionia nazisti dove un gruppo di sottufficiali statunitensi cerca di sopravvivere nel sospetto che, tra loro, ci sia una spia. Capolavoro di atmosfere e scrittura che regalò ad un meraviglioso William Holden un meritatissimo Oscar.
Lo straniero senza nome di Clint Eastwood (21.30, Rete 4). Il primo western diretto da Clint Eastwood. Si possono riscontrare già quelle che saranno le costanti del suo cinema, caratterizzato da una forte ascendenza di ambiguità morale degli eroi e la costante di un'ironia di fondo.
Taurus di Aleksandr Sokurov (1.40, Rai 3). Secondo capitolo della tetralogia sul potere di Sokurov. Come nella "Morte di Ivan Il'ic" di Tolstoj, la lenta morte del cinquantenne Lenin, costretto oramai a letto e ai margini della Storia. L'artefice della rivoluzione d'Ottobre riceverà Stalin, come in un passaggio di consegne. La fragilità del potere di fronte all'inesorabilità.
IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Fanny & Alexander di Ingmar Bergman (2.10, Rai Premium). La storia della famiglia Ekdahl focalizzata nelle vicissitudini di due figli dopo la morte del padre. Bergman, in origine, girò questo film per la televisione (312'): all'apparenza una commedia che però ci fa riflettere su tutti gli aspetti della vita.
Tatarak di Andrzej Wajda (3.10, Rai 3). Concludiamo la settimana con un film del 2009 di Wajda. Un melò che vede protagonisti la moglie di un medico e il suo amante.