"World Invasion" è una pellicola della durata di quasi due ore che allontana il rischio di addormentare gli spettatori grazie alla generosa farcitura di spari ed esplosioni ed evita ogni possibile sottigliezza à la "District 9" offrendoci degli alieni cattivi cattivi cattivi, che - per la gioia di Vladimir Propp - più cattivi di così non si può.
Una pioggia di meteoriti tempesta le coste prossime alle più grandi città del globo, ma questa grandine interstellare non è altro che il camuffamento di un'invasione aliena. Emergono allora dal mare soldati biomeccanici provenienti dal profondo cosmo giunti sul pianeta terra per impossessarsi della più preziosa delle risorse. La loro supremazia sul campo di battaglia è schiacciante, ma un manipolo di marines è deciso a lottare sino alla fine senza mai ritirarsi per sconfiggere la minaccia venuta da lontano.
Il regista Jonathan Liebesman dirige con disordine ogni singola scena e soprattutto in occasione degli scontri opta per uno stile di camera a mano ultratremolante che fa molto "non ci si capisce niente, deve essere proprio realistico!", ma che in realtà non è altro che la più semplice delle soluzioni quando non si ha nulla da mostrare. Lo script di Christofer Bertolini è, infatti, sciocco, insipido e attingendo ai classici del genere d'azione sci-fi fa il verso alla dinamitarda pellicola di Emmerich "Indipendence Day" riuscendo a riprodurne gli aspetti più banali in una lettura theocon molto politically correct, ma che nasconde sotto sotto una venatura razzista e bigotta infarcita di quel patriottismo che costa poco e fa sempre presa su un ampio pubblico di zombie da sala cinematografica. Aaron Eckhart ("The Black Dahlia", "Il cavaliere oscuro", "Rabbit Hole") è un bravo attore, ma legato al ruolo del sergente tutto d'un pezzo Michael Nantz non gli è lasciato alcuno spazio d'espressione. Da registrare anche l'immancabile presenza di Michelle "faccia-di-bronzo" Rodriguez ("Fast and Furious", "Resident Evil", "LOST", "Avatar") nella parte della dura e incazzata soldatessa, ma che ci sa fare. Piccolo raggio di luce all'interno della pellicola è la presenza di alcuni buoni effetti speciali soprattutto negli aspetti che riguardano la fisica dei movimenti.
Una regola non detta per mettere in piedi un buon film è quella di non presentare tutto un personaggio in una singola scena, ma di darne una visione prospettica ed organica e di lasciare che sia lo spettatore a ricomporre la figura come in un puzzle per evitare che altrimenti l'artificio di una presentazione informativa appiattisca il personaggio privandolo di una profondità umana. Se qualcuno conosce la mail di Jonathan Liebesman è pregato di fargli pervenire questa breve indicazione perché sembra evidente che non se ne sia mai accorto offrendoci il prototipo dell'action hero del quale dopo 10 minuti di film conosciamo anche il codice fiscale.
Particolarmente fastidiosi sono i monologhi didascalici che spiegano ciò che viene mostrato e basti questo per rendere l'idea di cosa la produzione pensa degli spettatori che vedranno questo "World Invasion". Essere trattati da idioti non è mai piacevole, se si è pagato un biglietto lo è ancor meno. È consigliata una visione domestica, preferibilmente di gruppo.
cast:
Aaron Eckhart, Ramon Rodriguez, Will Rothhaar, Cory Hardrict, Jim Parrack, Gino Anthony Pesi, Ne-Yo , Michelle Rodriguez, Bridget Moynahan, Michael Pena
regia:
Jonathan Liebesman
titolo originale:
Battle: Los Angeles
distribuzione:
Sony Pictures Releasing
durata:
116'
produzione:
Jeffrey Chernov
sceneggiatura:
Christopher Bertolini
fotografia:
Lukas Ettlin
scenografie:
Peter Wenham
montaggio:
Christian Wagner
costumi:
Sanja Milkovic Hays
musiche:
Brian Tyler