La giovane e idealista professoressa Carla Nowak (Leonie Benesch) insegna Matematica e Sport in un Gymnasium tedesco. Mentre l’ambiente scolastico è scosso da una serie di furti avvenuti all’interno dell’istituto, alcuni insegnanti provano a identificare il presunto colpevole tra gli alunni con metodi poco consoni, secondo Carla, per una scuola. A essere accusato è Ali, studente di una famiglia di migranti, che però risulta in seguito innocente. Quando la stessa Carla subisce un furto, a salire sul banco degli imputati è l’insospettabile segretaria della scuola, la signora Kuhn. La conseguente sospensione della donna genera un profondo malessere nel figlio adolescente Oskar, alunno tra i più dotati della classe in cui insegna Carla. Queste vicissitudini avranno profonde ripercussioni sulla dirigenza scolastica, nei rapporti tra insegnanti, alunni e genitori di questi, incrinando la fiducia tra ogni membro dell’istituto.
Il mondo della scuola è stato spesso utilizzato dal cinema come terreno fertile per rappresentare, mediante i suoi meccanismi educativi e affettivi, un microcosmo di dinamiche socioculturali più vaste, di diritti e valori come la tolleranza e il rispetto, ma anche di pratiche discriminatorie, come il razzismo e la coercizione.
Il regista tedesco di origine turca İlker Çatak sceglie un formato 4:3, lo associa a una regia scarna ma efficace, che evita le scene madri ma conserva una tensione nei precisi movimenti di macchina e nell'uso della musica. Riuscita è l'evoluzione del personaggio principale, che dalla sicurezza iniziale man mano perde ogni riferimento sicuro e si trova a sbandare. Çatak fa un passo di lato scegliendo di mettersi accanto alla sua protagonista, senza forzature. Ancora, grazie all’esperienza accumulata nei suoi precedenti lavori, in cui ha raccontato storie di adolescenti e di formazione, è chiara la disinvoltura con cui dirige i giovanissimi attori; in più, anche il cast dei coprotagonisti e comprimari si avvale di scelte indovinate.
"La sala professori" del titolo è il luogo in cui gli insegnanti, i responsabili e gli impiegati dell’istituto, in una parola, gli adulti, formano la classe dirigente che governa la scuola e dunque gli studenti, per mezzo dell’offerta formativa proposta ma anche di regole e prassi consolidate. In questo contesto, l’intuizione di Çatak è duplice: da un lato, la serenità che regna nelle aule studentesche, grazie alla perfetta armonia con la quale Carla dirige, come una direttrice d’orchestra, i modi e tempi del suo insegnamento, un luogo puro, insomma, si scontra con i sotterfugi e le illazioni della suddetta sala, che finisce per contaminare il resto dell’ambiente e l’attitudine stessa di Carla. La spietata tolleranza zero voluta da Böhm, la direttrice scolastica, che irrigidisce ogni scelta, si pone, dunque, lontanissima dall’affettuosa anarchia vista in un altro recente film tedesco, il riuscito documentario "Mr. Bachmann e la sua classe".
Ma non è tutto, poiché alle tematiche già sviscerate da altri film sul micromondo scolastico, gli autori affiancano un plot imbevuto di meccanismi che guardano ai cinema di genere, anticipato da una colonna sonora marziale e angosciante. Il furto di pochi euro si erge come dimensione simbolica, così la messinscena procede tra interrogatori (al netto delle interrogazioni), arringhe, accuse, difese e prove; addirittura, complice la forzata interpretazione di un’intervista rilasciata al giornaletto della scuola da Carla, persino ai media è assegnata quella (sovra)rappresentazione nella vicenda, a cui peraltro siamo abituati.
Presentato all’ultima Berlinale nella sezione Panorama, il film ha riscosso notevole successo in patria e all’estero, tanto da entrare nella fatidica cinquina dei candidati all’Oscar 2024 come miglior film internazionale. Merito indubbio anche dell’eccellente prova della protagonista, Leonie Benesch, attrice tedesca che il pubblico italiano conosce per un ruolo importante nella serie di successo "Babylon Berlin". La sua performance ritrae una giovane donna conscia del fondamentale e delicato ruolo formativo che ricopre, tuttavia immerso in un contesto moderno e dinamico come quello attuale in cui nulla può darsi più per scontato.
cast:
Leonie Benesch, Michael Klammer, Eva Löbau, Rafael Stachowiak, Anne-Kathrin Gummich
regia:
İlker Çatak
titolo originale:
Das Lehrerzimmer
distribuzione:
Lucky Red
durata:
98'
produzione:
Ingo Fliess
sceneggiatura:
Johannes Duncker, lker Çatak
fotografia:
Judith Kaufmann
montaggio:
Gesa Jäger
musiche:
Marvin Miller