Ondacinema

recensione di Davide Spinelli
5.5/10

Uno dei temi più frequentati in questa stagione cinematografica è senza dubbio quello del fine-vita, su tutti il film di Almodovar vincitore a Venezia con “La stanza accanto”. “Glimmers”, della regista Pilar Palomero, vincitrice nel 2021 del Premio Goya al miglior film con “Las Ninas”, ne è un altro esempio, assieme al nuovo film di Costas-Gravas per esempio, “Last Breath”, anch’esso in concorso al Festival di San Sebastian. La pellicola, tratta dal romanzo di Eider Rodríguez “Un corazón demasiado grande”, racconta di Isabel (Patricia López Arnaiz) e della figlia Madalen (Marina Guerola), che accompagnano il padre ed ex marito Ramón (Antonio De la Torre) negli ultimi giorni della sua vita.

Sponsorizzato dai principali produttori cinematografici spagnoli, “Glimmers”, o, in lingua orginale, “Los Destellos”, era (assieme alla pellicola vincitrice "Afternoons of Solitude") la pellicola spagnola più attesa in concorso quest’anno. La storia, d’altronde, aveva tutti gli ingredienti per tracciare una narrazione appassionata e coinvolgente, tanto escatologica quanto esistenziale, riguardo le tracce che lasciamo: tutti i libri, i disegni, le pagine di giornale che Ramón conserva ossessivamente, in una scenografia al limite del claustrofobico. Il film si dimostra probabilmente il più raffinato della regista spagnola, dopo “Las Ninas” e “La maternal”, con una regia controllata: vicinissima ai volti degli attori, i movimenti di camera sono sempre subordinati ai personaggi, quasi a sottolineare il messaggio portante della storia di “Glimmers”, prendersi cura degli altri - non abbandonando, però, una cura dell’io, di sé stessi. È il caso di Isabel, che dapprima, per ragione che non conosciamo, è reticente, non vuole occuparsi dell'ex marito, ci penserà Madalen a farle cambiare idea, per poi ringraziarla con un messaggio vocale che segna l’epilogo del film. Forse, la sequenza emotivamente più incisiva, che gioca sull’asincronia dello scambio emotivo.

“Glimmers” è, dunque, un film sobrio, affrancato dalla prova corale dei suoi attori, in cui però, è evidente, manca una decisa impronta registica. Se, per esempio in “La stanza accanto” il problema è quasi opposto, ossia Almodovar sembra specchiarsi un po’ troppo tra i riflessi delle sue gradazioni cromatiche, in “Glimmers”, la mano di Palomero è evanescente, alla ricerca di una sobrietà, appunto, che trova, ma che al contempo spegne e smorza l’emotività della storia. L’unica sequenza, infatti, in cui lo sceneggiato sembra scuotersi – l’incontro tra Ramón e l’unità dell’ospedale di cure palliative – è soffocata da un discorso retorico sul fine-vita. Insomma, “Glimmers” resta una pellicola raffinata, delicata, composta, ma forse troppo rispettosa della storia che racconta, senza nessun guizzo che ne canalizzi e sostenga l’emotività – quelle scintille (“Distirak” in basco) del titolo.


27/09/2024

Cast e credits

cast:
Patricia López Arnaiz, Marina Guerola, Antonio de la Torre


regia:
Pilar Palomero


titolo originale:
Los Destellos


durata:
101'


produzione:
MOD PRODUCCIONES S.L., INICIA FILMS S.L.


sceneggiatura:
Pilar Palomero


fotografia:
Daniela Cajía


scenografie:
Mónica Bernuy


montaggio:
Sofi Escude Poulenc


costumi:
Arantxa Ezquerro


musiche:
Vicente Ortiz Gimeno


Trama
Isabel e la figlia Madalen accompagnano il padre ed ex marito Ramón negli ultimi giorni della sua vita.