Ondacinema

recensione di Stefano Santoli
5.0/10

"Eternals" era molto atteso per svariate ragioni. Si tratta del film, fra quelli della "fase 4" del MCU, cui è affidato il compito di riprendere le fila di una narrazione seriale giunta a un punto di svolta con "Avengers: Endgame" (2019): "Eternals" innesta un nuovo gruppo di personaggi (ben dieci), gli "Eterni" creati da Jack Kirby, all’interno di una continuity centrata sugli Avengers, che gli "Eterni" sembrano destinati a sostituire. "Eternals" era poi particolarmente atteso per via della regista, Chloé Zhao, emersa con opere indipendenti molto pregevoli, lontanissime dal mainstream, quali "Songs My Brothers Taught Me" (2015) e "The Rider" (2017), e nel frattempo esplosa con clamore in piena pandemia con "Nomadland" (2020), Leone d’Oro a Venezia 2020 e trionfatore degli Oscar 2021 (miglior film e miglior regia). "Eternals" sarebbe dovuto uscire nell’autunno del 2020. Esce un anno dopo, solo in sala (senza subire le sorti di film come "Black Widow" sacrificati alla distribuzione parallela in streaming). Inutile sottolineare come l’esito commerciale globale del film sia determinante per le sorti della ripresa dell’industria statunitense.

Tutti gli elementi sopra elencati contribuiscono a fare di "Eternals" un film che potenzialmente apre un nuovo corso, in più direzioni. In particolare, l’abbinamento di Chloé Zhao all’universo Marvel ha destato la curiosità di comprendere in che relazione si sarebbe posta verso i dettami produttivi l’autorialità della cineasta (che di questo film è anche cosceneggiatrice). E dunque: si tratta forse di un film capace di rompere con la forte e conservatrice omologazione dell’immaginario di riferimento? Zhao è stata capace di iniettare nell’opera elementi personali e magari innovativi sul piano estetico e poetico? La risposta a queste domande è, purtroppo, negativa.

Intendiamoci: sicuramente ci sono elementi di discontinuità. Manca, per esempio, l’ironia. Colpisce la quantità di sezioni dialogate e "riflessive". Il ritmo è insolitamente rallentato (per lunghi tratti, ricalca quello dell’inizio di "Avengers: Endgame"). Tutti elementi che però non consentono di parlare di un nuovo approccio al filone supereroistico in casa Marvel, né tantomeno di un’autentica rifondazione dell’immaginario "marveliano". Con "Eternals", assistiamo piuttosto al tentativo di un nuovo corso. Al tentativo di parlare un linguaggio più "adulto". Senza però – è questo il problema di fondo – riuscirvi davvero. Vi è in generale una seriosità della messa in scena, tronfia ed enfatica, che in mancanza di ironia corre il rischio di esporsi al ridicolo. Il tentativo di riflessioni mature cozza con la goffaggine di elementi drammaturgici di base sul piano mitologico e cosmogonico, terreno ambizioso sul quale il film si avventura con un'ingenuità e una superficialità tremendamente maldestre.

Le riflessioni che la sceneggiatura tenta di imbastire, intorno al concetto di libero arbitrio e a quello di progresso, sembrerebbero carezzare l’antitesi fra la concezione lineare della Storia propria dell’Occidente e quella circolare delle filosofie orientali. Un turning point verso metà film rivela che il principale antagonista degli Eterni non sono i Devianti, che costoro combattono da settemila anni: i Devianti, infatti, sono stati creati allo scopo di preparare l’"emersione" sulla Terra di un "Celestiale", un evento che provocherebbe la distruzione della Terra e la fine dell’umanità. Ecco allora che gli Eterni sono chiamati alla loro sfida più alta: accettare il proprio destino (permettendo l’estinzione dell’umanità alla quale nel corso dei millenni si sono affezionati) o ribellarsi al principio di autorità? In questo interrogativo centrale si intravede un riflesso della poetica di Chloé Zhao, che ruota attorno alla dialettica fra accettazione del destino (potremmo definirla la sua eredità cinese) e l’assunzione di una nuova sfida (che riflette la stessa scelta di vita, in Occidente, della cineasta di Pechino). E tuttavia questo interessante nucleo tematico rimane un cenno da cui non germinano problematiche; non crea alcuna implicazione drammaturgica rilevante né alcun serio conflitto interiore.

Rimane, invece, predominante il senso di giustapposizione posticcia fra l’impostazione visiva, che sembra presa in prestito da certi superhero movies della DC, e le soluzioni drammaturgiche, che vorrebbero essere auliche, lontane dalla DC come dalla Marvel. Ma i riferimenti "alti" stridono a fronte delle ingenuità narrative di base, esattamente come stride la sproporzione fra la grandeur di questi nuovi eroi da un lato e l’inconsistenza dei Devianti, dall’altro, villains che per settemila anni gli Eterni hanno pensato essere il loro specifico e unico target – e si fatica sinceramente a credervi. I Devianti sono mostri bestiali, di una banalità assoluta, totalmente privi di spessore. È incredibile, e grottesco, che delle creature semidivine quali gli Eterni abbiano vissuto per millenni, assistendo nel frattempo a tutta la storia dell’umanità, senza farsi due domande sulla sproporzione fra la propria grandiosità e la sostanziale piccineria della minaccia che credevano di essere chiamati a combattere.

Il tema della ribellione al principio di autorità è interessante, specie da parte di una regista di origine cinese, ma è trattato in modo decisamente basico. Zhao sconfessa (se ne sarà accorta?) tutto il fascino della dialettica fra accettazione del destino e ribellione ad esso, dando per scontato che l’umanità non può essere sacrificata e pertanto gli Eterni debbono emanciparsi. Questi nuovi supereroi semidivini, non umani, dotati di superpoteri privi di interesse, rimangono alla fine privi di fascino e ben poco stimolanti. E il film si adagia in modo sconfortante sull’assuefazione visiva a un immaginario ormai omologato rispetto al quale non porta variazioni rilevanti, e che non ha il coraggio di mettere realmente in discussione.


08/11/2021

Cast e credits

cast:
Angelina Jolie, Salma Hayek, Don Lee, Barry Keoghan, Lauren Ridloff, Brian Tyree Henry, Kumail Nanjiani, Richard Madden, Gemma Chan


regia:
Chloé Zhao


distribuzione:
Walt Disney Studios


durata:
156'


produzione:
Marvel Studios


sceneggiatura:
Chloé Zhao, Patrick Burleigh, Ryan Firpo, Matthew K. Firpo


fotografia:
Ben Davis


montaggio:
Craig Wood, Dylan Tichenor


musiche:
Ramin Djawadi


Trama
Gli Eterni, inviati dal Celestiale Arishem sulla Terra 7.000 anni fa per combattere i Devianti, scoprono, dopo il Blip, che il vero scopo della loro missione sulla Terra è in realtà diverso...