Il rapporto tra lo scrittore inglese Ian McEwan e il cinema ormai dura dagli anni 80, tra alti e bassi, quando un suo racconto è stato il soggetto di un film tv. Negli anni, sette dei suoi quindici romanzi sono stati trasposti sul grande schermo e McEwan ha scritto diverse sceneggiature originali e adattamenti dai suoi scritti. Oltre a essere autore della sceneggiatura di "Chesil Beach - Il segreto di una notte", questa volta ne è anche uno dei produttori esecutivi e si va ad affiancare a quella di "
Il verdetto - The Children Act", tratto dal suo terz'ultimo romanzo "La ballata di Adam Henry", usciti entrambi lo scorso anno.
Tratto dall'omonimo romanzo del 2007, "Chesil Beach" è un'elegia sull'incomunicabilità e il rimpianto di promesse mancate della vita. La storia dell'innamoramento di due giovani, Florence (Saoirse Ronan) ed Edward (Billy Howle), agli inizi degli anni 60, prima della rivoluzione sessuale, mette in scena l'educazione bigotta e conservatrice di una società che porta la coppia alla sua prima notte di nozze completamente impreparata emotivamente e sessualmente. L'incapacità di comunicare tra i due, i dubbi inespressi e le angosce provocate da famiglie, dove l'apparenza è tutto e i drammi familiari - la malattia "sconveniente" della madre di Edward e un sospetto abuso da parte del padre di Florence - portano al naufragio immediato del loro matrimonio sulla spiaggia di Chesil.
Alla sua opera prima, Dominic Cooke (principalmente regista di teatro e di lirica) segue in modo diligente la sceneggiatura di McEwan, che ricalca in modo fedele le pagine del romanzo. Certo, la trasposizione utilizza le caratteristiche del mezzo cinematografico: abbiamo così molti flashback che sono introdotti dai dettagli o dalle dissolvenze sonore dei brani di musica. Florence è una musicista con le idee ben chiare su cosa vorrebbe fare, benestante ed elegante, mentre Edward è un giovane provinciale, dal carattere predisposto alle zuffe, con velleità di storico e amante della musica rock e jazz. La colonna sonora, che alterna brani di Mozart e Bach e pezzi di rock'n'roll, crea un tessuto musicale che fluidifica i passaggi tra una sequenza e l'altra, tra il presente nell'albergo della prima notte e il recente passato del loro incontro amoroso. Le inquadrature si alternano tra dettagli delle mani, dei piedi, di parti del corpo dei due giovani con campi lunghi della spiaggia di Chesil che metaforizza bene il vuoto in cui si trovano i protagonisti.
E se nel romanzo il dialogo topico dello scontro tra Florence ed Edward, dopo il fallimento del loro primo rapporto sessuale e la conseguente definitiva rottura tra i due, avveniva ai piedi di un tronco di albero, nella pellicola ha il suo fulcro nei pressi di un relitto di una barca, simbolo del naufragio del loro matrimonio e della vita di Edward. In tre
flashforward brevi, vedremo Edward diventare uomo e poi un signore anziano solo, senza famiglia e figli, mentre di Florence, per informazioni indirette, sapremo del suo successo come musicista e come moglie e madre, fino al melodrammatico finale dell'ultimo concerto di addio del quartetto di Florence.
L'ultima inquadratura di "Chesil Beach" è sull'omonima spiaggia, indicando il momento preciso (e ultimo) del cambiamento delle due vite dei protagonisti, con Edward offeso e arrabbiato fermo a fianco della barca e Florence che s'incammina lungo la spiaggia verso una nuova vita, che si rivela piena di appagamenti familiari e professionali. Quello che mette in evidenza "Chesil Beach" è il libero arbitrio, la possibilità di avere il coraggio delle proprie scelte e decisioni contro le regole convenzionali della società. E quella che sembrava la più prigioniera dei costumi, invece, si rivela il personaggio più problematico e rivoluzionario. Così Florence offre una modalità di vita alternativa a Edward in anticipo sui tempi, con una concezione di un rapporto libero e pieno di amore, rifiutato da Edward per un falso mito di mascolinità e di concezione di famiglia che ingabbia i due in ruoli predeterminati come quelli di marito e moglie, legati a prassi consolidate e indiscutibili. Alla fine, tutti e due, perdono l'amore puro che li aveva uniti, ma chi ne esce sconfitto dalla vita è Edward, che vive nel rimpianto finale di quello che poteva essere e non è stato.
"Chesil Beach" si rivela, però, nella sua algida eleganza formale, un film fin troppo debitore alla scrittura letteraria di McEwan, e i continui tentativi di trasformare il romanzo in opera visiva si scontrano nella potenza della parola rispetto all'immagine. Ne esce fuori un'ibridazione che non va al di là di una corretta drammaturgia sorretta da una coppia di attori, come Saoirse Ronan e Billy Howle, ben amalgamati con i personaggi ed estremamente partecipi, che riescono a elevare "Chesil Beach" dalla semplice convenzione.