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recensione di Rudi Capra
7.0/10

Secondo Cechov, per raccontare una buona storia bastano due personaggi: un uomo e una donna. In questo caso l'uomo è Pietro (Giulio Base), sceneggiatore italiano di pellicole "di successo" (leggi: porno); la donna è Ariane (Anne Parillaud), ex-attrice francese di origini aristocratiche. Nella primavera 1974 si riuniscono nella villa di Ariane per sceneggiare il Proust di Visconti, che oggi troneggia nel limbo dei capolavori mai realizzati accanto al Mastorna di Fellini e al Napoleone di Kubrick. I due si studiano circospetti, come elementi sconosciuti della tavola periodica: lei signorile e lui scapigliato, fioccano battute e provocazioni, ma si sa, quando si parla di chimica le reazioni impreviste sono all'ordine del giorno. E forse è quello che ci vuole.

Girato quasi interamente in interno, il nuovo lavoro di Giulio Base ha tutti i connotati del film indipendente, pur senza esserlo, con i pregi e i limiti del caso. Passion project imbastito con amore intorno alle figure votive di Visconti e Proust, "À la recherche" è trainato dall'impulso centripeto che spinge i due protagonisti a collidere e allontanarsi di continuo, in una sequela di esortazioni, confessioni, insinuazioni, provocazioni, nei fastosi interni della villa. La macchina da presa mostra un'indole da gatto: pigra, né troppo lontana né troppo vicina ai personaggi, li osserva con una curiosità ammantata di discrezione.

D'altra parte, a vivificare e alleggerire il film contribuisce un'opposto movimento centrifugo, che partendo da un articolo di giornale, una mezza frase, un soprammobile di dubbio gusto, apre verso la descrizione di un'epoca, di una stagione cinematografica, di una vecchia storia d'amore... ricordi che sfumano come in una spirale proustiana, mentre scenografie (Caprara-Martelli) e costumi (Beretta) danno corpo al récit; siamo negli anni dei maglioni a losanghe, della mania per Mao, delle camicie coi revers vampireschi, delle prime luci della New Hollywood. E in quell'epoca di contraddizioni, due personaggi contraddittori si siedono intorno a una macchina da scrivere azzurra che lega insieme persone e tempi distanti, come una madeleine.

Questa storia di personaggi mai esistiti che realizzano una sceneggiatura mai scritta per un film mai realizzato assomiglia un po' a una nostalgia al contrario, il dolore per un tempo che non può arrivare, il ricordo di un futuro impossibile. Insomma, palpita un sentimento sotto la maschera di cinismo con cui Base ha vestito il suo personaggio, e rivela, come è risaputo, che i cinici sono in realtà i più grandi romantici. Questo film diventa allora una lettera d'amore al cinema, il cinema che è stato e quello che avrebbe potuto essere; per un amore impossibile, come lo sono tutti i grandi amori; quelli di cui, pur sapendo che non saremo ricambiati, siamo un po' tutti à la recherche.


13/11/2023

Cast e credits

cast:
Giulio Base, Anne Parillaud, Vittorio Base


regia:
Giulio Base


titolo originale:
À la Recherche


distribuzione:
Eagle Pictures


durata:
90'


produzione:
Agnus Dei, Centre national du cinéma et de l'image animée (CNC), G.B. Productions, Rai Cinema, Roseb


sceneggiatura:
Giulio Base, Paolo Fosso


fotografia:
Giuseppe Riccobono


scenografie:
Walter Caprara, Alessandra Martelli


montaggio:
Micaela Natascia Di Vito


costumi:
Sabrina Beretta


musiche:
Francesco Liotard


Trama
Uno sceneggiatore e un'attrice si riuniscono per scrivere un progetto da proporre a Luchino Visconti: la sceneggiatura della Recherche proustiana