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Sam Waymon - Ganja & Hess

Quando pensiamo ai mitici film blaxploitation degli anni 70, tanto amati dai cinefili, le prime immagini che ci sovvengono sono sempre legate a scene di ordinaria criminalità suburbana: magnaccia, pusher, malfattori di piccolo cabotaggio, irruzioni e inseguimenti. Un immaginario che all'epoca inorgogliva i registi del movimento, finalmente detentori di un autentico "cinema nero per un pubblico nero", ma che oggi maneggiamo con prudenza, ravvisando un ritratto fin troppo stereotipato e finanche lesivo della comunità di colore. Una cosa su cui nessuno ha mai avuto a che ridire, invece, non possono che essere le musiche: da Isaac Hayes a Herbie Hancock, da Curtis Mayfield a Roy Ayers fino a Sun Ra, tutti i più grandi si sono cimentati in colonne sonore spesso entrate di diritto nell'immaginario collettivo.

Dicevamo dei pur spassosi luoghi comuni criminali: è indubbio che classici come "Sweet Sweetback's Baadasssss Song", "Shaft", "Superfly", "Dolemite" o "Coffy" ne offrano un esaustivo campionario, ma è altrettanto vero che, all'interno della corrente, troviamo anche prodotti atipici, come la commedia surreale "Watermelon Man", il delirio nazistoide "Black Gestapo" o il grottesco horror "Blacula". Tuttavia, il film che più di ogni altro ha remato contro qualsiasi convenzione rimane quella misconosciuta perla che risponde al nome di "Ganja & Hess": uscita nel 1973 con la regia del commediografo Bill Gunn, è una pellicola così insolita che si fatica a inserirla in un genere prestabilito. Non solo per la vicenda, che pure non scherza (in breve: uno stimato archeologo si trasforma in uno pseudo-vampiro a causa di un antico pugnale maledetto...), ma soprattutto per il peculiarissimo stile adottato, a tratti così allucinato ed ellittico da rendere incomprensibili molti passaggi narrativi. Senza farsi troppi scrupoli sulla fruibilità del prodotto, Gunn porta a casa l'ennesima variazione riuscita su un filone cinematograficamente inesauribile come quello vampiresco, anticipando l'equazione sangue-dipendenza immortalata in capolavori postmoderni come "The Addiction". Nonostante la presenza di un attore di culto come Duane Jones e un'apprezzata proiezione al Festival di Cannes, il film è caduto nell'oblio più totale, salvo venir riesumato dal solito Spike Lee con un non indispensabile remake datato 2014.

Se l'originale, rivisto oggi, continua a non lasciare indifferenti, il merito è anche di una delle colonne sonore più strambe del periodo. L'autore è tal Sam Waymon (anche interprete nel film), che altri non è che il fratello sfigato di sua maestà Nina Simone. Dimenticatevi clavinet funkeggianti, chitarre wah wah e tutto quanto faccia blaxsound: da queste parti non c'è ombra di groove, mentre potreste imbattervi più facilmente in nebbie psichedeliche, arcipelaghi elettronici e persino una field recording etnografica dritta dritta da Mamma Africa, oltre a momenti di puro rumore d'ambiente. Ciò non vuol dire che manchino pepite per i compilatori di antologie, come dimostrano "Blood Of The Thing" (campionata dai clipping. nel loro ultimissimo album, che prende il titolo proprio da un verso del brano) e soprattutto l'irresistibile "You've Got To Learn To Let It Go", che forse un giorno sarà annoverata tra i classici minori del soul.
Ristampata in digitale con ben otto bonus track, la score di Waymon riluce come un esperimento non facile ma assolutamente felice, al pari delle immagini che commenta. Occhio, però, a non esagerare: dopo il terzo ascolto potreste avvertire un non indifferente languorino di emoglobina...

Ganja & Hess
Tracklist

1. Intro
2. The Blood of the Thing (Part 1)
3. The Blood of the Thing – Part 2 / Shadow of the Cross
4. Bongili Work Song #1 – Myrthian Dreams
5. Hess is Stabbed
6. March Blues – Amalgam
7. You've Got to Learn to Let It Go – Instrumental
8. Bongili Work Song #2
9. Survival / Drive
10. Bongili Work Song #3
11. Bongili Work Song #4
12. You've Got to Learn to Let It Go – Wedding
13. Bongili Work Song #5
14. The Seduction – Amalgam
15. You've Got to Learn to Let It Go – Church Version
16. Just as I Am – Evangel Revival
17. The Blood of the Thing – Reprise
18. Resurrection
19. There Is a Fountain Filled with Blood
20. You've Got to Learn to Let It Go
21. Blackout [bonus track]
22. Bongili Work Song – Complete Version [bonus track]
23. Theme from Blood Couple [bonus track]
24. Bongili Work Song – Blood Couple [bonus track]
25. Intro / Ganja & Hess Make Love – Blood Couple [bonus track]
26. Save Any for Me? – Blood Couple [bonus track]
27. Bongili Work Song – Amalgam [bonus track]
28. Intro (Reprise) / You’ve Got to Learn to Let It Go [bonus track]