Ondacinema

Un saluto a Monica Vitti

"Mi fanno male i capelli, gli occhi..." iniziava così una celebre sequenza di "Deserto rosso", uno dei tanti film di Antonioni ("L'avventura", "L'eclisse", "La notte") in cui Monica Vitti sfoga tutto il suo talento drammatico nell'interpretazione di una donna franta, alienata, distante dai suoi stessi sentimenti e afflitta da un malessere senza nome e senza senso.

Amata dai grandi registi (Buñuel, Monicelli, De Sica, Vadim, Risi, Scola...) come dal grande pubblico, Monica Vitti esibiva il suo talento più grande in quella sensuale disinvoltura con cui passava dal registro drammatico alla comicità grottesca e persino demenziale, regalandoci una galleria di personaggi tutti diversi tra loro, nessuno dei quali è dimenticabile: la svampita showgirl di "Polvere di stelle", la ladra esuberante che cucina una zuppa di fenicottero (o cicogna?) in "Teresa la ladra", "La ragazza con la pistola" di Monicelli...

L'avevamo già messa al primo posto nel nostro speciale sulle migliori attrici italiane, e non abbiamo cambiato idea. Monica Vitti rimane per fascino, eleganza, verve e versatilità, con quell'iconico biondo e quella voce roca, la migliore attrice italiana di sempre. E da oggi gli occhi fanno un po' male anche a noi.