Siamo appena a metà e le sorprese non mancano.
In trepidante attesa del gran finale, con la giornata di venerdì 21, sabato 22 e la premiazione di domenica con annesse proiezioni (spicca "Lynch/Oz" di Alexandre Philippe, documentario sull'influenza del mondo di Oz sulla filmografia di Lynch), possiamo già regalare qualche istantanea dal TOHorror Fantastic Film Fest, giunto alla 22° edizione.
L'internazionalità del festival è palpabile in pellicole come "Saloum" (Jean Luc Herbulot), prodotto e girato interamente in Senegal. Action/horror muscolare ambientato nelle lagune centrafricane che da un certo punto scivola nel metafisico, ricorda "La cosa" di Carpenter per la trama e "Swamp Water" di Jean Renoir per il setting e le atmosfere.
Prospettiva totalmente differente per "Raquel 1:1" di Mariana Bastos, a metà tra "Carrie" di De Palma e "Stigmata" di Rupert Wainwright, che innesta un discorso sulla repressione del genere femminile sulla figura cupa e dolce di una giovane profetessa in un villaggio brasiliano.
Ma la vera sorpresa finora è "Syk Pike" del norvegese Brogli, romance malato che sfocia in un body horror perverso che ha gli artigli confitti nella contemporaneità, tra social media, profilicity e narcisismo 2.0, con una giovane donna che si sfigura di proposito per attirare gli sguardi della società. Una società di cui c'è da aver paura.
Qui il programma: https://www.tohorrorfilmfest.it/en/welcome-2022/