"Ne avete finocchi in casa?". Chi non ricorda il cinema italiano degli anni Settanta e le macchiette omosessuali che spesso si incontravano nelle pellicole e che hanno consolidato molti stereotipi duri a morire? Un documentario ideato dal collettivo studentesco GayStatale dell'Università degli Studi di Milano esamina il fenomeno e raccoglie interviste a personaggi attivi nell'ambito di quel cinema popolare, come Lino Banfi, Leo Gullotta, Martine Brochard, Enrico Vanzina e Sergio Martino.
Diretto da Andrea Meroni, "Ne avete finocchi in casa?" ha incontrato il sostegno di docenti, critici e studiosi di cinema come Maurizio Porro, Mauro Giori, Steve Della Casa e Vincenzo Patanè. "Può sembrare paradossale che un gruppo di attivisti LGBT tra i venti e i trent'anni come sono - appunto - i membri di GayStatale si interessi di una tipologia di personaggi che suscitava l'irritazione degli spettatori omosessuali che si recavano al cinema negli anni Settanta (ma anche negli anni precedenti e successivi). Riteniamo che sia importante analizzare delle figure che oggettivamente hanno avuto un'influenza sulla vita di milioni di persone, alimentando le risate di molti e la rabbia di alcuni".
Per contribuire all'attuazione del progetto è possibile supportarlo attraverso la piattaforma di crowdfunding Produzioni Dal Basso. La parte economica eccedente e non utilizzata ai fini del documentario sarà devoluta a sostegno degli amici di SHAMS, associazione che sostiene i ragazzi arrestati, abusati e torturati nelle prigioni tunisine e cacciati dalle famiglie di appartenenza.
Cinque le possibili ricompense, da un sostegno minimo di 10 euro a un massimo di 100 euro che comprende un biglietto di ringraziamenti del regista, una video dedica personalizzata, una copia del documentario una volta ultimato e stampato, un'entrata omaggio a ogni evento promozionale e un cubo a sei facce realizzato dal regista stesso.