E’ scomparso all’età di 80 anni il grande regista giapponese Nagisa Oshima. Dopo aver scritto alcune sceneggiature, esordisce alla regia nel 1959 con “Il quartiere dell'amore e della speranza”. Ma la notorietà arriva l’anno seguente con “Racconto crudele della giovinezza”, manifesto del nuovo cinema giapponese. Nello stesso anno realizza anche Notte e nebbia del Giappone, importante film politico sulla crisi della sinistra. E’ del 1971 quel che da molti è considerato il suo capolavoro: “La Cerimonia”, bilancio della storia giapponese dal 1947 al 1971: complesso, ambizioso, angoscioso. Una tappa fondamentale nella storia del cinema nipponico. Oshima si affermò ad un pubblico più vasto grazie al celebre erotismo de “L’impero dei sensi” (1978) e a “Furyo” (1980), che vede nel cast David Bowie, Ryuichi Sakamoto e Takeshi Kitano. Il suo ultimo (e notevole) film risale al 1999: “Tabù – Gohatto”.