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Clamoroso divieto per l'animazione di Leconte

Clamorosa polemica rigorosamente Made in Italy. Patrice Leconte, affermato regista francese (Il marito della parrucchiera, L'uomo del treno) ha debuttato all'animazione con humer nero, atmosfere macabre e cinismo. I censori italiani, però, non hanno gradito, bollando il film con un ormai raro divieto ai minori di 18 anni. Le motivazioni ufficiali recitano: ""il divieto è per la leggerezza con cui è trattato il tema (dei suicidi) e la facilità d'esecuzione, con forti rischi di emulazione da parte di un pubblico più giovane, quali gli adolescenti che attraversano un'età critica. Per di più la rappresentazione sotto forma di cartone animato costituisce un veicolo che agevola nel pubblico più giovane la penetrazione di tale messaggio pericoloso". Patrice Leconte replica: "L'ho fatto vedere alla mia nipotina di otto anni e ai suoi amici e lo hanno adorato e poi non c'è stato nessun divieto, né in Francia, né in Belgio, né in Svizzera. E ora uscirà pure dalla Russia al Giappone. Per non dire che il libro da cui è tratto (di Jean Teulé) è un best seller ovunque. Chiude ironicamento con una battuta amara "A due giorni dalla fine del mondo, questo divieto ridicolo è una beffa senza senso". Furibondo il distributore italiano, Sandro Parenzo di Videa: ""A questo punto lo ritiriamo dalle sale. Abbiamo fatto su quest'opera deliziosa, di un autore affermato, un investimento notevole, a questo punto lo faremo uscire in Svizzera e quando sarà il momento in homevideo. In questo Paese ho dovuto assistere a un pomeriggio domenicale in tv con la D'Urso che intervistava una persona che spiegava come aveva strangolato la nipote, senza scandalo per nessuno pur essendo le 15" Basteranno queste parole per un dietrofront da parte dei censori? L'uscita italiane del film è prevista per il 28 dicembre.