A 82 anni, si è spento a Malaga, in seguito ad un ictus, il regista catalano Jesùs Franco Manera, conosciuto ai più come Jess, autore durante la sua carriera di oltre centosettanta lungometraggi. Cineasta sregolato lontano da qualsiasi logica commerciale, musicista jazz, laureato in giurisprudenza, inizia a lavorare nel cinema a partire dagli anni '50. Il suo è un cinema di genere sperimentale, frammentario, unico, di cui si ricordano in particolare opere come "Vampyros Lesbos" (1971), "Il diabolico dottor Satana" (1961), "Dracula contro Frankenstein" (1972), "Greta la donna bestia" (1977), "Il castello di Fu Manchu" (1969), "Il conte Dracula" (1970). Nel 1992 porta a compimento il "Don Quijote" di Orson Welles (con esiti fallimentari). A partire dalla seconda metà dei '90, la rivalutazione critica dell'opera di Franco da parte dei cinefili, è accompagnata da una produzione di film girati in digitale direttamente per il mercato home video, a budget irrisori. Si tratta perlopiù di lungometraggi deliranti, trash, pervasi da un erotismo feticista caro ai fan del regista.