Domenica 26 gennaio
Il cavaliere elettrico di Sydney Pollack (20.50, Class Tv). Western metropolitano con un Robert Redford grande protagonista. Inno alla libertà e alla natura contro lo strapotere del consumismo ottuso. Un Pollack minore e didattico, ma godibilissimo.
Arrivederci, ragazzi di Louis Malle (23.15, La7). In preparazione della Giornata della Memoria, in ricordo della Shoah ebraica anche la programmazione televisiva manda in onda pellicole in tema. Questo delicato e drammatico film di Malle racconta un episodio ambientato nella provincia francese, dove in una scuola un gruppo di ragazzini ebrei sarà deportato nei campi di concentramento. Basato su una vicenda autobiografica dell'autore, il film vinse il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia del 1987.
Tutti gli uomini del Presidente di Alan J. Pakula (23.25, Iris). Lo scandalo Watergate e l'inchiesta dei due giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein della Washington Post che portarono alle dimissioni del presidente degli Usa Richard Nixon, in un film dal taglio documentaristico e pieno di tensione. Pakula, esponente della New Hollywood, gira forse la sua migliore pellicola sorretto da una precisa sceneggiatura e da una coppia di attori in stato di grazia (ancora Robert Redford e Dustin Hoffmann).
Il settimo sigillo di Ingmar Bergman (1.35, La7). Capolavoro del maestro svedese. Apologo sulla caducità della vita e intriso di spiritualismo. Famose le sequenze della partita a scacchi, tra il Cavaliere e la Morte, e la danza dei defunti nel finale, citata in tanti film. Da (ri)vedere.
Lunedì 27 gennaio
Vincitori e vinti di Stanley Kramer (21.05, Giallo). In occasione della Giornata della Memoria, vi consigliamo questo primo film, liberamente ispirato al terzo dei dodici processi secondari di Norimberga per i crimini di guerra della Seconda Guerra Mondiale a opera dei nazisti, quello contro i giudici. Dramma storico-giudiziario di impianto classico con interpreti da ammirare: da Spencer Tracy a Maximilian Schell, da Burt Lancaster a Marlene Dietrich.
Schindler's List di Steven Spielberg (21.05, Iris). Secondo film consigliato sempre in tema con la commemorazione della Giornata della Memoria, l'intensa opera di Spielberg, la storia di Schindler e della sua fabbrica, dove fece lavorare tutti operai ebrei strappandoli dai campi di sterminio. In un bianco e nero materico che gioca con la luce e l'ombra, una sguardo sul Male assoluto e delle azioni umane che fanno la differenza, in una messa in scena lucida e partecipe.
Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi (1.15, La7). Esempio del cinema politico italiano degli anni 70, tratto dal romanzo "Il Contesto" di Leonardo Sciascia, il film narra di un complotto politico in un'Italia mai nominata in modo esplicito. Lino Ventura interpreta il personaggio dell'ispettore di polizia Amerigo Rogas che indaga su degli omicidi di alcuni giudici. Da riscoprire.
Martedì 28 gennaio
La scelta di Sophie di Alan J. Pakula (21.10, Italia7 Gold). Altro film in ricordo della Shoah, un melodramma che narra la vita di Sophie, una donna polacca sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz ed emigrata a New York divisa tra due uomini: il suo maturo amante ebreo ossessionato dall'Olocausto e un giovane marines in congedo aspirante scrittore. Ambientato nel 1947, la donna è tormenta dall'esperienza vissuta e dalla scelta che è stata costretta a subire, narrata attraverso flash back esplicativi. In una fotografia patinata tipica del cinema degli anni 80, Pakula offre a Meryl Streep un ruolo per un'interpretazione dalle innumerevoli sfumature espressive.
Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck (21.15, Rai 5). La vita ai tempi del Muro di Berlino. Un ufficiale della Stasi nella Berlino Est tiene sotto controllo un famoso drammaturgo e la sua compagna attrice perché sospettato di attività sovversive. Tra delirio di onnipotenza e ossessione di potere, il capitano Gerd Wiesler (interpretato da Ulrich Muhe in modo molto convincente) passa dalle certezze assolute della sua funzione al servizio dell'ideologia di Stato alla presa di coscienza delle sfumature della libertà. Opera prima del giovane regista tedesco von Donnersmarck che vinse il premio Oscar come miglior film straniero nel 2007.
Il grande freddo di Lawrence Kasdan (22.50, Rai Movie). Opera corale su un gruppo di amici che si ritrovano al funerale di uno di loro, morto suicida. Sarà un'occasione per ricordare il passato della contestazione studentesca degli anni Sessanta e fare un bilancio vent'anni dopo. Intimista e ben scritto, Kasdan si scopre, oltre che brillante sceneggiatore dei film di Lucas e Spielberg, un regista mainstream competente e con uno sguardo malinconico. Un cast di attori in parte e che diventeranno famosi negli anni Ottanta (Kevine Kline, Glen Close, William Hurt).
Shining di Stanley Kubrick (23.15 Italia 1). L'Horror con l'H maiuscola. L'ennesima pietra miliare di uno dei maestri del Cinema mondiale di ogni tempo. Il passato che emerge all'Overlook Hotel fatto di sangue e omicidi, la Storia che è solo sopraffazione, ibernata nel tempo e nello spazio sotto una tomba di candida neve. Le cascate di sangue e il volto accartocciato di Jack Nicholson che grida "Wendy!" con l'ascia in mano colpiscono ancora lo spettatore. Un film imperdibile.
Mediterraneo di Gabriele Salvatores (23.20, Rai Storia). Il sopravvalutato Salvatores per un altrettanto sopravvalutata commedia. Premio Oscar come miglior film straniero nel 1992, il film conclude la "trilogia della fuga" (composta insieme ai precedenti "Marrakech Express" e "Turné") e il senso di straniamento e di amicizia goliardica sono gli aspetti più interessanti. Per gli amanti del genere "italiani brava gente".
La prima cosa bella di Paolo Virzì (23.30 Canale 5). Una delle opere più riuscite dell'autore livornese, questo romanzo di una vita di una madre e dei suoi figli è messo in scena con maestria e la giusta misura emotiva. Virzì si conferma uno dei registi italiani più interessanti dell'ultima generazione.
Mercoledì 29 gennaio
The Prestige di Christopher Nolan (21.00, Iris). Opera sul doppio e l'illusione dello sguardo, Nolan mette in scena un film sul conflitto e la gelosia tra due maghi all'inizio del Novecento. La struttura narrativa costruita come un numero di magia - la promessa, la svolta e il prestigio - rendono il film affascinante e ipnotico. Hugh Jackman e Christian Bale duettano nell'interpretazione dei due protagonisti e David Bowie è lo scienziato Nikola Tesla in un gustoso cameo.
Fuga per la vittoria di John Huston (23.15, Rete 4). Divertente film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale dove un gruppo di prigionieri, tutti ex-calciatori, organizzano a Parigi una partita di calcio con la nazionale della Germania Nazista. Opera insolita - anche per il solo fatto che un americano abbia fatto un film sul soccer - per un John Huston divertito dietro la macchina da presa, narra una storia di libertà e riscatto. Tra i tanti (veri) calciatori protagonisti ricordiamo il grande Pelé.
Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino (0.30, Italia 1). Tarantino omaggia a piene mani i film di exploitation degli anni 70, costruendo un vero e proprio clone sia per tematiche (violenza, azione, sesso - parlato per la verità) sia per linguaggio cinematografico (stacchi violenti, zoomate). Per chi scrive uno dei suoi film meno riusciti, ma comunque d'interesse per gli amanti del regista americano.
Giovedì 30 gennaio
L'isola perduta di John Frankenheimer (21.10, Italia7 Gold). Adattamento del romanzo di fantascienza "L'isola del dottor Moreau" di H.G. Wells, una degli ultimi film del regista statunitense con un straniante Marlon Brando nel ruolo del dottore che fa esperimenti genetici sugli animali e gioca a fare Dio.
Fog di John Carpenter (23.30 Rai Movie). Una storia di fantasmi degli anni 80 diventato un classico del genere horror. Carpenter con la scusa del genere parla di radici e di Storia e San Antonio Bay e i suoi discendenti pagano le colpe dei loro avi. A distanza di anni la nebbia che cala fitta e lattiginosa e porta con sé la vendetta del passato crea ancora angoscia e tensione. Da non perdere.
Venerdì 31 gennaio
Videodrome di David Cronenberg (20.50, Class Tv). Il capolavoro del maestro canadese, tra messa in scena delle teorie del sociologo Marshall McLuhan e la filosofia della Nuova Carne. Cupo e intransigente, uno di quei film da rivedere.
Il giorno dello Sciacallo di Fred Zinnemann (21.15, Rai Movie). Una spy story anni 70, i servizi segreti francesi alla caccia dello Sciacallo, killer professionista, ingaggiato dall'organizzazione clandestina OAS (Organisation Armée Secrète) per uccidere il presidente De Gaulle, reo di aver concesso l'indipendenza all'Algeria. Film teso e carico di suspense, per del "cinema vintage".
Il fiore delle Mille e una notte di Pier Paolo Pasolini (23.00, La7D). Le reti di Cairo editore ritrasmettono a distanza di pochi mesi il terzo film della "Trilogia della Vita" dell'autore bolognese. Girato in Iran, pur di un certo interesse filologico rimane tra le opere minori di Pasolini.
Vittime di guerra di Brian De Palma (23.40, Rai Movie). Il film sul Viet Nam di De Palma. Girato tutto in un lungo flash back, tratto da una storia vera, un gruppo di soldati rapisce, violenta e uccide una giovane contadina vietnamita. Uno dei militari si rifiuta e denuncia gli altri del crimine commesso. Cinematograficamente impeccabile, De Palma mette in scena alcune delle sue ossessioni: la follia della guerra, il Viet Nam, i dilemmi etico-morali.
Match Point di Woody Allen (0.00, Rete 4). Il regista newyorkese in trasferta a Londra gira un noir morale su una bella sceneggiatura precisa e crudele. Uno dei migliori film di Allen degli anni Duemila questa storia di un giovane arrampicatore sociale che non si ferma davanti a nulla pur di raggiungere il benessere economico.
Sabato 1 febbraio
Il nemico alle porte di Jean-Jacques Annaud (21.10, La7). Il duello tra un cecchino dell'Armata Rossa e uno della Wermacht durante l'assedio di Stalingrado nella Seconda Guerra Mondiale in questo kolossal di produzione europea. Jude Law e Ed Harris interpretano i due protagonisti in modo convincente.
Gran Canyon - Il cuore della città di Lawrence Kasdan (23,15, Cielo). Orso d'Oro al Festival di Berlino del 1992, ancora un film corale per Kasdan. Le storie di sei personaggi s'intrecciano in una Los Angeles violenta e cinica dove sprazzi di solidarietà inaspettata riescono a far riscoprire la voglia di vivere. Forse il miglior film di questo regista, poco prolifico, di storie delicate e capace di mettere in scena personaggi pieni di umanità.
La pianista di Michael Haneke (23.30, La7). Un'altra opera dura e fredda come uno strumento chirurgico del regista austriaco. Nella messa in scena di una passione sadomasochista tra un'insegnante di piano e il suo giovane allievo, Haneke ci porta negli abissi del dolore umano con uno sguardo affilato e lucido. Una Isabelle Huppert in stato di grazia. Oltre ai premi come migliori interprete femminile e maschile, il film si aggiudicò il Grand Prix Speciale al Festival di Cannes del 2001.