Ondacinema

recensione di Alessio Cossu
4.5/10

Il volo è sempre stato croce e delizia dell'umanità…fin da Icaro, verrebbe da dire. Nel senso che ad esso è legato da un lato il desiderio di percorrere spazi per natura negati alla fisicità umana, dall'altro l'istintiva paura di lasciare la dimensione terrigena. Margherita Buy, attrice per altro apprezzata, ha deciso di girare il suo primo film proprio sulla paura di volare, con esiti tuttavia piuttosto sconfortanti e per varie ragioni. La commedia è incentrata su Annabì (interpretata dalla stessa Buy), un'attrice afflitta da una vera e propria fobia, della quale non fa mistero, tanto da sottoporsi a una sorta di corso, consistente in sedute di training psicologico e motivazionale e perfino nell'accesso ad un simulatore di volo.

Il racconto è poco apprezzabile, oltre che per la prevedibilità, per delle vistose incongruenze. Innanzitutto è poco plausibile che un'attrice che ha il terrore di volare accetti di essere scritturata da produttori coreani per girare l'ennesima stagione di una serie tv, senza sapere in anticipo che dovrà prima o poi inevitabilmente spostarsi con l'aereo per ragioni legate proprio al suo lavoro. L'ossessione fobica del volo incrina poi il suo rapporto con la figlia che, a differenza di lei, non può fare a meno di volare, perché intenzionata a seguire i corsi dell'università di Stanford. Tuttavia, per quanto si intravedano anche altre ragioni alla base del dissidio madre/figlia, su di esse non c'è un minimo investimento narrativo in tutto il corso del film. Il resto della vita familiare e sociale della protagonista è costituito da continue telefonate, fatte e ricevute, che, più che fungere da agile raccordo tra le varie sequenze, sembrano la spia del sistema dei personaggi di cartapesta. Anche i colleghi del corso di training al volo hanno poco dello spessore di cui anche una commedia che voglia dirsi riuscita non può fare a meno: macchiette più che tipi umani, espressione di personaggi stereotipati che non incidono sulla trama e non avvincono lo spettatore. Di nessuno di essi si intravede una benchè minima profondità, un vissuto, un background sociale e ideale. Fa eccezione Mariolina, ritratta come il superiore insensibile e scostante. Manca principalmente la funzione di un personaggio che faccia da oppositore, che ostacoli fattivamente la protagonista.

Si potrebbe argomentare che il vero oppositore è costituito dal terrore del volo, e che questo sia dunque all'interno della protagonista stessa. Ma ciò non appiana altri aspetti negativi del testo filmico. L'intreccio, ad esempio, procede risoluto verso l'unico scioglimento possibile, come succube di una ineluttabile legge fisica, senza deviazioni e senza sussulti (tranne le turbolenze del volo). È straniante, inoltre, vedere la Buy, un'attrice che in "Esterno notte. Parte I" e "Esterno notte. Parte II" (Bellocchio) ha, per intensità e immedesimazione nel personaggio, raggiunto il vertice della sua carriera, recitare in un ruolo tanto incolore da stentare a credere che se lo sia disegnato addosso lei stessa. Annabì è personaggio inaccostabile a quello di altri interpretati dalla Buy perché sostanzialmente eviscerato delle spinte motivazionali. Non basta perciò qualche gag o qualche battuta a tenere sù il tono della commedia di "Volare", anche perché, ad allargare l'orizzonte, tanto la fotografia quanto le scenografie piatte e monotone, niente di apprezzabile aggiungono a un film che, di norma, dovrebbe essere concepito non per divertire sé stessi, bensì lo spettatore.         


05/03/2024

Cast e credits

cast:
Pietro Ragusa, Francesco Colella, Giulia Michelini, Elena Sofia Ricci, Margherita Buy


regia:
Margherita Buy


titolo originale:
Volare


distribuzione:
Fandango


durata:
100'


produzione:
Kavac Film, Maremosso, IBC Movie, Tenderstories con Rai Cinema, in collaborazione con ITA Airways


sceneggiatura:
Margherita Buy, Doriana Leondeff, Antonio Leotti


fotografia:
Giovanni Canevari


montaggio:
Francesca Calvelli


musiche:
Pasquale Catalano


Trama
Desiderosa di vincere la paura di volare, Annabì, attrice di serie televisive, si iscrive a un corso teorico e pratico nel quale può condividere e superare il suo problema con l'aiuto di uno staff di professionisti.