I primi dieci minuti di "Una notte con Beth Cooper" mi procurano una piacevole sensazione. Ho il presentimento di trovarmi di fronte ad un genuino e perfetto omaggio alla commedia adolescenziale anni 80, quella di "Risky Business", "Non per soldi...ma per amore" e "Una pazza giornata di vacanza", tanto per intenderci. La sequenza iniziale del
nerd che dopo anni di umiliazioni si libera e, il giorno del diploma, dice in faccia a tutti quello che pensa (a partire da quel "io ti amo Beth Cooper" rivolto alla ragazza che non l'ha mai degnato di uno sguardo) è una grande scena, nonché un ottimo spunto di partenza. É come sedersi rilassati in poltrona e, con piacere retrò, gustarsi il proprio vinile preferito. Ma poi qualcosa succede, e la puntina del giradischi si inceppa troppo in fretta. La sequenza del flashback con la professoressa che ricorda la sua prima esperienza sessuale mi fa storcere il naso, ma "sarà solo un episodio isolato" mi dico. E invece no, dopo il film prosegue pure peggio.
Ora non mi è chiaro quali fossero le intenzioni del regista Chris Columbus, notoriamente specializzato prodotti per famiglie e commedie (da "Mamma ho perso l'aereo" a "Harry Potter") e dello sceneggiatore Larry Doyle, ma purtroppo il loro film funziona malissimo sia come riflessione sulla fine della giovinezza (dove il motto dei protagonisti è ancora una volta "Carpe Diem"), sia come farsa neovolgare. Pur sforzandosi è difficile ricordare altri film usciti negli ultimi mesi che mettono in fila una sequela di gag così sgangherate e banali (tappi che esplodono in faccia, sganassoni e inseguimenti come nei film di Bud Spencer, la consueta "parodia" della lotta con le spade laser di "Guerre stellari", come se ogni sfigato del pianeta dovesse essere necessariamente un fan della saga di Lucas ), e spesso pure fastidiosamente triviali (merda di vacca calpestata, erezioni incontrollate ecc.) tant'è che meraviglia il mancato divieto ai minori. Non facile, inoltre, ricordare scelte di
casting altrettanto infelici: quello che doveva tradursi nel trampolino di lancio sul grande schermo per la giovane
starlette Hayden Panettiere (la poi non così sexy protagonista del serial tv "Heroes") potrebbe rivelarsi invece il suo epitaffio. Fastidiosa, poco simpatica e starnazzante come un'oca, la biondina imperversa sullo schermo per tutta la durata del film, ben lieta di rubare inquadrature alla sua controparte, l'innamorato Paul Rust (anche lui non proprio irresistibile). I pochi sorrisi li strappa il migliore amico del protagonista (Jack Carpenter), cinefilo e timido, incapace di ammettere la propria omosessualità.
Ma è ben poca cosa, perché il difetto principale della pellicola di Columbus è quello di suonare fasullo, insincero, freddo. Appena pochi giorni fa stavamo tessendo le lodi di un'altra opera smaccatamente adolescenziale, "
Adventureland". Ecco, se quella era l'esempio perfetto sul come deve essere realizzata una
teen comedy, "Una notte con Beth Cooper" si segnala come l'esatto opposto.
13/07/2009