Ondacinema

recensione di Alex Poltronieri
8.0/10
Non scambiatelo per il classico fondo di magazzino usato come tappabuchi per gli assolati pomeriggi dei multiplex. Quello che sulla carta non sembra essere molto distante dalla tipica commedia adolescenziale neovolgare, si rivela, al contrario, uno spaccato dolceamaro sulla fine dell'adolescenza e l'iniziazione alla vita adulta. Perché, sì, che il giovane James, romantico e ancora vergine, alla fine riesca a trovare l'amore e a fare sesso lo si può intuire già nei primi cinque minuti, ma è decisamente più interessante scoprire "il come" alla base di questi avvenimenti. Il regista Greg Mottola (già autore dello spassoso "Superbad", che però apparteneva maggiormente al deus ex machina Judd Apatow) qui è anche sceneggiatore, e si mette in gioco in prima persona, raccontando una vicenda quasi autobiografica (da ragazzo pure lui lavorò al parco dei divertimenti "Adventureland"), che ci riporta indietro nel 1987. E sa parlare del mondo dei giovani e dei loro sentimenti con un brio e una sincerità spiazzanti.

Degno successore di "American Graffiti", "La vita è un sogno", e soprattutto del cinema adolescenziale firmato John Hughes, "Adventureland" pone i suoi protagonisti davanti a bivi e scelte di non facile decisione. Mottola si schiera fieramente dalla parte dei nerd, degli sfigati, e, subodorando l'aria di crisi che imperversa oggigiorno nel mondo occidentale, dalla parte dei poveracci (e pensare che nell'86 in una pellicola come "Bella in rosa" - non a caso targata John Hughes - alla fine la protagonista decideva di mettersi con lo yuppie di turno: roba impensabile oggi!), e fa simpatizzare il pubblico per un protagonista ingenuo e sempre più rassegnato alla sua "natura" di mediocre (a causa delle origini proletarie, James deve rinunciare non solo al viaggio in Europa post diploma, ma pure all'opportunità di studiare alla prestigiosa Columbia University). In "Adventureland" la frase chiave è "quando moriremo nessuno si ricorderà il nostro nome".
 
A far funzionare il film di Mottola è l'atmosfera intima, veritiera (basterebbe operare un confronto con i teenager bidimensionali di prodotti recenti come "Nick & Norah - Tutto accadde in una notte"), in cui è molto facile rispecchiarsi. E se Jesse Eisenberg è perfetto nel restituire ancora una volta il suo sguardo innocente ad un personaggio giovane e confuso (come nel bellissimo "Il calamaro e la balena"), a colpire è soprattutto Kristen Stewart (bellissima), abile nel pennellare con fragilità e rabbia la sua "Em". Con una colonna sonora meravigliosa che non è solo contorno fine a sé stesso, ma un tappeto sonoro costante che si agita di vita propria (efficaci le musiche originali degli Yo La Tengo, e poi tanti classici di quegli anni, dai Cure agli Husker Du, dai Big Star ai Replacements), che diventa un contrappunto originale alle passioni dei protagonisti, e una galleria di caratteristi che strappa parecchie risate, "Adventureland" è l'antidoto ideale per quel cinema giovanilista in cui risata fa rima con volgarità, e commozione con "melassa". Da non perdere.

08/07/2009

Cast e credits

cast:
Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Martin Starr, Bill Hader, Kristen Wiig, Ryan Reynolds, Kelsey Ford


regia:
Greg Mottola


titolo originale:
Adventureland


distribuzione:
Walt Disney Studios Motion Pictures Italia


durata:
107'


sceneggiatura:
Greg Mottola


fotografia:
Terry Stacey


scenografie:
Stephen Beatrice


montaggio:
Annie McCabe


costumi:
Mellissa Toth


musiche:
Yo La Tengo


Trama
Appena diplomato al college, il giovane James Brennan decide di trovarsi un impiego per l'estate. Assunto nel piccolo parco dei divertimenti "Adventureland" si troverà di fronte ad un nuovo mondo fatto di personaggi pazzarelli e amori inaspettati che lo inizieranno alla vita adulta.
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