Ondacinema

recensione di Alessandro Corda
6.5/10

“Trois Amies” di Emmanuel Mouret è stato uno dei tre film a rappresentare la Francia in concorso alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia. Fin dalle prime immagini a Lione, dove si svolge la storia, è evidente il richiamo alle commedie di Eric Rohmer e Woody Allen, con echi alla consolidata tradizione francese di Marivaux e Diderot. Il tono di giocosa leggerezza è confermato in particolar modo dalla voce fuori campo, la quale gioca con lo stesso spettatore sui destini dei personaggi, sui luoghi che faranno da sfondo e sulla propria identità.

Al centro del racconto si trovano Joan (India Hair), Alice (Cottin Camille) e Rebecca (Sara Forestier), tre amiche che incarnano tre declinazioni dell’amore: la prima è disillusa  e decide di lasciare il suo compagno nonché padre di sua figlia; la seconda è realista e consapevole che tra lei e il suo compagno non c’è più l’amore d’un tempo, ma accetta così com’è il nuovo rapporto fatto di tenerezza e complicità. Rebecca, la terza, invece rappresenta l’amore passionale e carnale, che non guarda in faccia le convenzioni sociali e neppure le stesse amiche.

La pellicola si dipana attraverso un meccanismo di assoluta geometricità e giochi di specchi, tra tradimenti, repentine decisioni delle protagoniste, coincidenze e una morte. Il tono del regista transalpino (molto amato nel suo Paese, grazie alle ultime prove “Les Choses qu’on dit” del 2020, “Una relazione passeggera” del 2022) è lieve e leggero, pur parlando, come si diceva, di morte e tradimento. In alcuni casi gioca di rimando e simmetrie: per esempio, il marito di Joan chiede un bicchiere d’acqua e nella scena successiva Alice porta un bicchiere d’acqua al suo compagno. Sembrano rime interne volte a significare un legame stretto con tutte le storie, una intrecciata all’altra, e volte a ricordare quanto l’agire differente di ogni personaggio, in fondo, non sia altro che spinto da comuni motivazioni. Il tutto potrebbe anche prestare il fianco al pensiero che questa eleganza di stile non sia altro che fine a stessa. D’altronde, potrebbe essere la stessa intera pellicola ad apparire un piacevolissimo divertissement di impeccabile scrittura, ma lievemente inadatto al concorso ufficiale.

Le donne sono le protagoniste assolute, il motore di tutta l’azione, intorno alle quali ruotano mariti e amanti privi di un epicentro da cui spiccare una vera caratterizzazione o una volontà propria. Per di più uno di loro diventerà un fantasma, invisibile e inconsistente a tutti. Gli uomini appaiono come spettatori passivi e impalpabili in contrapposizione alle tre amiche che si muovono tra aule di scuole, musei, strade e ristoranti come assolute protagoniste.

Mouret racconta una storia di tutti giorni, che potrebbe trovare ambientazione dovunque e con chiunque. La definizione dell’amore e il conseguente rapporto di ruoli tra donna e uomo è qualcosa che ci riguarda da vicino e ci chiama in causa.


25/09/2024

Cast e credits

cast:
Éric Caravaca, Vincent Macaigne, Damien Bonnard, India Hair, Sara Forestier, Camille Cottin


regia:
Emmanuel Mouret


titolo originale:
Trois Amies


durata:
117'


produzione:
Moby Dick Films, Arte France Cinéma


sceneggiatura:
Emmanuel Mouret, Carmen Leroi


fotografia:
Laurent Desmet


scenografie:
David Faivre


montaggio:
Martial Salomon


costumi:
Bénédicte Mouret


musiche:
Benjamin Esdraffo


Trama
Tre amiche rappresentano tre modi diversi di vivere e intendere il rapporto coi propri compagni e mariti. Tre tipologie di amori destinate a interferire e mettere in discussione le rispettive vite.