C'è in quel di Hollywood un circolo aureo di scribacchini che del cinema fa buon mestiere confezionando prodotti impeccabili, che regalano un intrattenimento a buon mercato. La scuderia di Bruckheimer e quella di Spielberg, sopra a tutti, hanno sfornato negli ultimi decenni talenti di questo genere, capaci di rivolgersi ad un pubblico amplissimo con diverse miscele di celluloide che giocano sull'equilibrio tra azione, comicità ed emozioni sempliciotte, il tutto però impacchettato con dovizia certosina. Se tra questi McG è l'ultimo della classe Michael Bay spicca, invece, per inventiva, lungimiranza, e attenzione nei confronti del suo pubblico lavorando dei prodotti perfetti per il target di spettatori cui si rivolge. Ai due si unisce il meno ambizioso Brett Ratner, autore di questo "Tower Heist - Colpo ad alto livello", che dai tempi del semicult "Rush Hour" si è fatto strada tra televisione, videoclip e cinema tanto da regista che da produttore.
Guardando "Tower Heist" non possono non venire in mente "I soliti Ignoti" di Monicelli (la scena della lezione di "scassinaggio" sul tetto di un edificio ne è palese citazione/stupro) questa volta però è la New York della crisi finanziaria lo sfondo su cui si muove la strana coppia formata da Ben Stiller ed Eddie Murphy che, dopo essersi preso una lunga pausa dall'essere divertente, torna in grande spolvero sul grande schermo. La crisi finanziaria aleggia sullo sfondo della pellicola ed il cattivo di turno non può che essere uno squalo della finanza in stile Bernie Maddoff che ha, tra i tanti, frodato un gruppo stravagantemente eterogeneo di impiegati della Tower Heist, un grattacielo residenziale d'alto lusso nel cuore della grande mela. I lavoratori non ci stanno e si ribellano: ecco nata la banda di vendicatori dell'era finanziaria!
Ratner però è pigro. Si accontenta di portare a casa la giornata dirigendo disciplinatamente un film dall'alto potenziale comico che deflagra, invece, solamente in rare occasioni tra buchi di sceneggiatura così grandi da poterci far passare attraverso tutto il "Titanic" di Cameron con tanto di Winslet e DiCaprio ad abbracciare il vento sulla prua. Ratner è pigro, e si accontenta di mettere in piedi una commedia per uno spettatore che deve spengere il cervello e godere di episodiche accelerazioni e prendere le metafore qua e là lanciate dal regista (quella scacchistica in primis) per quel che valgono, ovvero niente. Ratner è pigro ed infila nel film una serie di scene solo perché certi ingredienti non possono essere tralasciati: la storia d'amore tra Kovacs (Ben Stiller) e l'agente FBI Denham (Tea Leoni), le venature agrodolci ed il faccione di Affleck.
Nell'era del fastfood cinematografico non è alla fine questo un film che genera scandalo, ma può risultare anche gradevole nel suo essere un piccolo film su piccole persone. Passerete però sicuramente una serata migliore andando nella sala a fianco dove stanno proiettando "Miracolo a Le Havre".
cast:
Ben Stiller, Eddie Murphy, Casey Affleck, Alan Alda, Matthew Broderick, Stephen Henderson, Judd Hirsch, Téa Leoni, Michael Pena, Gabourey Sidibe
regia:
Brett Ratner
titolo originale:
Tower Heist
distribuzione:
Universal
durata:
104'
produzione:
Brian Grazer, Eddie Murphy
sceneggiatura:
Ted Griffin,Jeff Nathanson,Adam Cooper,Bill Collage
fotografia:
Dante Spinotti
scenografie:
Kristi Zea
montaggio:
Mark Helfrich
costumi:
Sarah Edwards
musiche:
Christophe Beck