Il romance adolescenziale nella provincia americana sembra un capriccio ricorrente di questo 2022 cinematografico, che dopo gli ottimi "Licorice Pizza", "Red Rocket" e "Bones and All" aggiunge alla lista il promettente esordio di Jamie Dack. Vincitore del 40° Torino Film Fest, "Palm Trees and Power Lines" è in realtà un'opera visibilmente acerba, che compensa una certa aridità di sguardo con il magnetismo degli interpreti e un pregevole rigore nella messa in quadro.
L'infatuazione della diciassettenne Lea (Lily McInerny) per il trentaquattrenne Tom (Jonathan Tucker) comincia una sera al fast-food con un occhiolino, prosegue la sera stessa quando Lea, inseguita dal manager dopo un maldestro tentativo di "fare il vento" (scappare senza pagare il conto, Benigni docet), viene salvata proprio da Tom, che le dà un passaggio a casa. La regista Jamie Dack è newyorkese ma l'ambientazione è la provincia americana, quella calda, delle case basse prefabbricate, dei diner, delle freeway interminabili che tagliano l'orizzonte e portano inesorabilmente a un motel con piscina.
Dack racconta quasi esclusivamente attraverso una serie di piani, in grande prevalenza statici, che schiacciano Lea contro una scenografia anonima. Malgrado lo sguardo ravvicinato, la macchina da presa non concede grande profondità di campo, sdilinquendo il resto dell'inquadratura in un languido flou. È il segno che Lea fatica a trovare l'orientamento negli spazi angusti delle amicizie venali coi coetanei e della casa in cui la madre porta un amante dopo l'altro ("I can't keep track anymore", dice Lea). Tra i pochi campi lunghi, proprio i momenti con Tom – al lago, al diner – che malgrado l'età adulta, vive in un motel e si assenta spesso per misteriose telefonate.
Un po' "telefonato" anche il plot, che ha i difetti tipici di un esordio – eccessiva linearità, personaggi secondari appena abbozzati – ma non è in fondo la struttura portante del racconto, retto piuttosto dalla bravura degli interpreti e dalla tensione latente che vibra in ogni immagine. Lea cammina pensierosa sotto i cavi dell'alta tensione (power lines), mentre i palmeti rimangono fuori dal campo visivo, simbolo appena immaginato di una fuga d'amore quando invece l'amore, quello reale, si manifesta soltanto come una sinistra e seducente schiavitù.
cast:
Lily McInarnie, Jonathan Tucker, Gretchen Mol
regia:
Jamie Dack
titolo originale:
Palm Trees and Power Lines
durata:
114'
produzione:
Fiesta Island Films, Neon Heart Productions
sceneggiatura:
Jamie Dack, Audrey Findlay
fotografia:
Chananun Chotrungroj
montaggio:
Christopher Radcliff