Scorsese si presenta così, semplicemente seduto davanti alla telecamera, in un ambiente sobrio: un cinema. Ci guarda dritti negli occhi e ci parla come se fosse un amico fraterno, si apre a noi e si confida con un ritmo incalzante trascinato dalla passione. Inizia così "Made in England: The films of Powell and Pressburger", documentario sulla celebre coppia di registi inglesi, vincitore del BAFTA e presentato in anteprima al Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2024 nella sezione Berlinale Special.
Alla direzione David Hinton, regista britannico noto per i suoi documentari ("Strange Fish", "Nora") e alcuni lavori televisivi minori. Il documentario è composto da un prezioso mosaico di sequenze cinematografiche tratte dai loro film e rari cimeli d'archivio, offrendo una visione intima e penetrante del genio creativo di Powell e Pressburger. La scusa narrativa è data da Martin Scorsese che con tono appassionato ci racconta la sua formazione emotiva, partendo dalle memorie d'infanzia quando, costretto all'immobilità dall'asma, si immergeva nei loro film in bianco e nero, proiettati sul piccolo schermo di casa. "Duello a Berlino", "Un racconto di Canterbury", "Scala al paradiso", "Narciso nero", "Scarpette rosse", "L'occhio che uccide": sono ventiquattro i film con cui Powell e Pressburger hanno scritto la loro storia.
La narrazione, lungi dall'essere solo una mera cronologia, si eleva a un'analisi acuta e personale, mostrando l'influenza profonda che i due hanno esercitato sul percorso artistico del regista. Con onestà e orgoglio, Scorsese confessa di aver rubato elementi dai loro film: dai rossi accesi di "Mean Streets" alla trasformazione in danza di un incontro pugilistico in "Toro Scatenato". In questo modo, mentre si celebra l'opera dei due maestri britannici, si svela anche l’ universo creativo di Martin Scorsese.
Il film si distingue per una struttura narrativa che intreccia aneddoti personali, analisi tecniche e contestualizzazione storica. Hinton, che lo ha realizzato in collaborazione con Thelma Schoonmaker, storica montatrice di Scorsese e vedova di Michael Powell, riesce a mantenere un continuo equilibrio tra l'aspetto celebrativo e quello critico, non tralasciando di menzionare i momenti di difficoltà che hanno costellato le carriere dei protagonisti. Il risultato è un affresco cinematografico che non solo omaggia due giganti del cinema britannico, ma offre anche uno sguardo sul processo creativo di uno dei più grandi registi contemporanei. Emerge il concetto di eredità artistica e di come i grandi maestri possano influenzare intere generazioni. Scorsese si pone come anello di congiunzione tra l'età d'oro del cinema britannico e la contemporaneità, dimostrando come l'arte cinematografica sia un continuo dialogo tra epoche e culture diverse.
"Made in England" si configura anche come riflessione sul ruolo degli “antichi maestri” e dei modelli nell'arte. In un'epoca in cui tutto appare effimero, transitorio e dove l’uso del digitale è preponderante, in cui la figura del mito sembra dissolversi, sostituita dal culto della fama e del denaro, questo documentario ci rammenta l'importanza di avere punti di riferimento concreti, figure che ci accompagnino lungo il cammino artistico ed esistenziale. Ci invita inoltre a considerare i fallimenti non come ostacoli insormontabili, ma come tappe naturali del nostro percorso, esortandoci a mantenere l'integrità artistica e a non cedere a compromessi, valori che oggi più che mai necessitano di essere riscoperti. È un invito a riscoprire l'opera di Powell e Pressburger, ma anche a riflettere su chi siano i nostri "padri artistici" e su come i loro insegnamenti continuino a vivere attraverso le nostre creazioni. Un documentario che celebra il passato, rischiara il presente e, si spera, ispiri il futuro del cinema.
“Col senno di poi, pensate che in qualche modo gli inglesi non vi abbiano riservato il riconoscimento che meritavate?”
Michael Powell: “E quando mai lo hanno fatto con i loro grandi uomini?”
Fine.
cast:
Martin Scorsese
regia:
David Hinton
titolo originale:
Made in England: The Films of Powell and Pressburger
distribuzione:
Altitude Film Sales
durata:
131'
produzione:
Martin Scorsese, Mark Bell, Will Clarke, Charles Cohen
fotografia:
Ronan Killeen
montaggio:
Margarida Moz
musiche:
Adrian Johnston