Ondacinema

recensione di Luca Sottimano
7.5/10

Storia di una casa che sopravvive all'usura del tempo e resta in piedi, quando gli umani pian piano se ne vanno. Presenza reale, a cui i prolungati e ricorrenti campi vuoti conferiscono un'anima. Luogo mentale, in cui aleggia l'alone di morte, ospite di fantasmi, che fanno visita e interagiscono coi vivi. Dominato dalle figure femminili, in cui l'uomo può solo transitare fugacemente. Se da piccoli si può uscire, da adulti se ne fa inevitabile ritorno, rimanendo rinchiusi in quelle quattro mura. La fuga diventa prerogativa degli uccelli, unici che possono volare via liberi. Un personaggio a sé stante, da film horror, come spiega la regista: "In Le sorelle Macaluso lo spazio è realmente claustrofobico e ho cercato di restituire questa dimensione insistendo sugli stessi oggetti, sugli stessi mobili, riprendendoli quasi sempre, in maniera ossessiva, dalle medesime angolazioni".

A sette anni da "Via Castellana Bandiera", Emma Dante torna in Concorso al Festival di Venezia con "Le Sorelle Macaluso", tratto da una sua pièce teatrale, raccontando l'infanzia, l'età adulta e la vecchiaia di Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. Cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all'ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo, dove vivono da sole, senza genitori, allevando piccioni per sostenersi.

Nella prima scena, le bambine, scavando un buco, guardano da uno spioncino verso un altrove imprecisato. Allo stesso modo, la macchina da presa, collocandosi alla loro altezza, s'intrufola nel loro habitat e ci introduce nelle loro vite. Senza delineare il contesto sociale o il background (l'assenza dei genitori è un dato di fatto e le protagoniste sono autonome e piene di intraprendenza), le seguiamo quando escono, vanno in spiaggia, fino a al momento in cui si tuffano in mare e l’inquadratura viene sporcata dalle gocce d'acqua. Tra le cinque, attenzione particolare è rivolta a Maria, figura di carattere introverso, che sogna di diventare ballerina. Il corpo fragile ne evidenzia il tormento, il tentativo di sopprimere il male che cova sotto la pelle, pronto però a divorare tutto non appena viene superata la reticenza. Il ballo rimane l'unico momento in cui avere un attimo di serenità tralasciando le proprie difficoltà: se da ragazzina si lasciava andare tra la folla, in compagnia delle altre, una volta cresciuta è costretta a farlo da sola in luoghi appartati.

Nei loro confronti lo sguardo di Emma Dante è intimo, ma sempre pudico. Rompe con l'impostazione teatrale, soffermandosi sui dettagli del loro volti. Non rimane fissa a terra, ma punta al lirismo e all'astrazione. Non cerca il melodramma e i toni urlati, ma di lieve partecipazione alle loro vicende. Così, il suo Women’s film non è tematico, non compone figure a tutto tondo; ritrae frammenti dell'esistenza e delle personalità delle cinque protagoniste, squarci evocativi e allusivi che si aprono e subito si chiudono, mentre tocca allo spettatore riannodare i fili, orientarsi tra il rapido susseguirsi dalle stagioni della vita, scandite da evidenti contrasti. La giovinezza è connotata dalla luce del sole, da inquadrature che sanciscono l'unione sororale, da baci appassionati in un cinema all'aperto, da uno slancio vitalistico veicolato dall’energia fisica e da canzoni pop. Nell'età adulta, prevalgono le tonalità scure, i litigi e le faziosità, il sopraggiungere dei grandi problemi della vita, i campi medi in cui la tavola è circondata da sedie vuote, dove possono risuonare solo le melodie melanconiche di Eric Satie. Giunti alla vecchiaia, dominano i colori grigi e si è ormai soli. L'unica ancora di salvezza è tornare alla spensieratezza degli anni ormai passati, quando tutto sembra procedere senza problemi, ma è sufficiente un imprevisto per rovinare tutto e causare una brusca perdita dell’innocenza.


12/09/2020

Cast e credits

cast:
Serena Barone, Simona Malato, Viola Pusatieri, Laura Giordani, Donatella Finocchiaro


regia:
Emma Dante


titolo originale:
Le sorelle Macaluso


distribuzione:
Teodora Film


durata:
89'


produzione:
Rosamont, Minimum Fax Media, Rai Cinema


sceneggiatura:
Emma Dante, Elena Stancanelli, Giorgio Vasta


fotografia:
Gherardo Gossi


scenografie:
Emita Frigato


montaggio:
Benni Atria


costumi:
Vanessa Sannino


Trama
L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella, Cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo, dove vivono da sole senza genitori.