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recensione di Giancarlo Usai
5.0/10

Kevin Costner che incontra Gary Oldman che incontra Tommy Lee Jones. Già con questo trio di presentazione, sapendo che ci troviamo di fronte a un film d'azione e che a dirigere c'è un talentuoso giovane regista come l'israeliano Ariel Vromen, ci sarebbe soltanto da sedersi in sala e gustarsi lo spettacolo. In realtà, purtroppo, "Criminal" è un pasticcio di dimensioni pantagrueliche, esattamente come pantagruelica è la produzione, la messa in scena visiva e persino l'esasperazione di svolte narrative durante le quasi due ore. Ma andiamo per ordine.

Un agente segreto viene ucciso a metà di una delicata operazione antiterrorismo e la Cia deve trovare il modo di portare a termine la missione, con un pericoloso assassino ancora in giro e pronto a far saltare in aria obiettivi sensibili delle città americane. Ecco l'intuizione di uno scienziato che ha il volto di Lee Jones: trapiantare il patrimonio cerebrale dell'agente nel cranio di un pericoloso criminale condannato a morte, ovviamente Costner. Sperando che l'esperimento funzioni, la Cia si augura che il killer riesca a concludere quanto cominciato dall'agente morto. Ma le cose chiaramente non andranno come programmato, perché il buon Kevin comincerà a sviluppare una coscienza, di uomo e di cittadino, e deciderà di seguire il cuore più della testa.

Non male l'idea di partenza, bisogna ammetterlo. E non male neanche la scelta di affidare la pellicola a un virtuoso come Vromen, uno che aveva ben impressionato qualche anno fa a Venezia con il thriller "The Iceman", che aveva colpito per la glacialità con cui si narravano le gesta dei peggiori esseri umani, ritratti con classe e raffinatezza. E invece il cineasta israeliano spiazza tutti e sceglie una narrazione chiassosa, urlata, riempita di scene madri, colpi di scena fasulli, momenti clou. E così un action movie che poteva omaggiare Michael Mann o Sidney Lumet a scelta, finisce per risultare la copia sbiadita di quei titoli muscolari che siamo soliti vedere nei nostri cinema come fondi di magazzino a fine stagione, verso l'estate.

Alternando momenti di esasperante melodrammaticità a incomprensibili ed episodiche situazioni ironiche, "Criminal" risulta non noioso e neanche inguardabile. È un film semplicemente insensato, incomprensibile nella stupidità della sua realizzazione. Peccato. Un rimpianto aumentato e amplificato dalla moltitudine di spunti di riflessione che erano contenuti nel soggetto e che avrebbero meritato sicuramente miglior sorte: il tema della memoria, l'eticità di una sperimentazione selvaggia, la difficoltà dell'essere umano nello scegliere fra la propria natura nefasta e una presa di coscienza successiva su ciò che è buono e ciò che è cattivo. Tutto questo, nella sceneggiatura scritta a quattro mani da Douglas Cook e David Weisberg, è completamente annacquato e affidato al carisma interpretativo dei tre protagonisti, che si rubano la scena quasi consapevoli del carattere inoffensivo di ciò cui stanno prendendo parte. Particolarmente fuori luogo, poi, i primi piani insistiti su Costner nelle scene più emotivamente delicate: le rughe e il tempo ne hanno inaridito in modo davvero malinconico la capacità espressiva, su cui sarebbe stato meglio soprassedere.


17/04/2016

Cast e credits

cast:
Kevin Costner, Tommy Lee Jones, Gal Gadot, Gary Oldman, Jordi Mollà


regia:
Ariel Vromen


distribuzione:
Notorious Pictures


durata:
113'


produzione:
BenderSpink, Campbell Grobman Films, Lionsgate, Millennium Films


sceneggiatura:
Douglas Cook, David Weisberg


fotografia:
Dana Gonzales


scenografie:
Jon Henson


montaggio:
Danny Rafic


musiche:
Brian Tyler, Keith Power


Trama
L'agente della CIA, Bill Pope (Ryan Reynolds) viene ucciso e porta con sé nella tomba dei segreti fondamentali per salvare il mondo da un potenziale attacco terroristico. Per risvegliare i suoi ricordi, la CIA chiede l'aiuto del Dottor Franks (Tommy Lee Jones), il quale ha sviluppato una nuovissima tecnica scientifica per trasferire il pattern cerebrale di una persona nella mente di un'altra. La memoria di Bill viene impiantata nel cervello di un pericoloso detenuto nel braccio della morte, Jericho Stewart (Kevin Costner), nella speranza che il criminale porti a termine la missione di salvataggio.
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