Impiegate per decenni e decenni (o meglio: per secoli), con il compito di conciliare i bambini con un sonno capace di trasportarli in educative fantasie, le fiabe si manifestano all'orecchio e alla percezione dei fanciulli di oggi, falsi adulti in miniatura, come marcia di entità da museo delle cere. E, cosa più preoccupante, o comunque fenomeno che davvero meriterebbe uno studio socio-educativo, anche i genitori dei piccoli danno prevalentemente obbedienza a questo andazzo che ha deturpato una fase di crescita infantile.
Sono indubbi e talvolta evidenti i sottotesti adulti delle più grandi fiabe mai scritte. Divenute, oggi, colonne portanti di una rimasticazione che comincia dalla maturità e nel migliore dei casi solo successivamente esaminate secondo le formule basiche del testo.
Ridotta all'osso la produzione animata a due dimensioni, l'industria cinematografica statunitense ha cavalcato (o imposto?) un'ondata alterata in territori e tonalità dark: la "Biancaneve" dei fratelli Grimm, così come la giustamente celeberrima versione Disney del 1939, è una favola che già di per sé contiene una dimensione orrorifica: quante generazioni di giovincelli hanno socchiuso gli occhi davanti alla iconica strega cattiva che con affabulatoria malignità impugna la mela? Eppure gli studios si sono spinti oltre sfornando solo nel corso del 2012 due trascurabili versioni in live action (ma se non ne avete abbastanza, sappiate che il 2014 servirà un tris).
cast:
Pere Ponce, Sofía Oria, Macarena García, Inma Cuesta, Angela Molina, Daniel Giménez Cacho, Maribel Verdú
regia:
Pablo Berger
titolo originale:
Blancanieves
distribuzione:
Movies Inspired
durata:
104'
produzione:
Motion Investment Group, Noodles Production, Arcadia Motion Pictures, Nix Films, uFilm, Sisifo Films
sceneggiatura:
Pablo Berger
fotografia:
Alain Bainee
scenografie:
Alain Bainee
montaggio:
Fernando Franco
costumi:
Paco Delgado
musiche:
Alfonso Vilallonga