Incontriamo Michelle Monaghan, nei panni di una investigatrice in "Sleepless" di Baran Bo Odar, ispirato al francese "Nuit Blanche", in arrivo nei nostri cinema
Tutto in una notte. Una partita di droga sparita, un tenente sotto copertura della polizia di Las Vegas (il Premio Oscar Jamie Foxx), un quattordicenne in pericolo e poi lei, Michelle Monaghan, nei panni di una investigatrice. Ed ecco "Sleepless" di Baran Bo Odar, ispirato al francese "Nuit Blanche", in arrivo nei nostri cinema.
Michelle, che cosa ti è piaciuto di più di questo personaggio questo film?
Quando ho letto la sceneggiatura, mi ha subito incuriosito, ho apprezzato il fatto che questa donna fosse quasi danneggiata e messa in difficoltà da questo bisogno di dover fare sempre la cosa giusta. Jen è inflessibile davanti agli errori. Non avevo mai interpretato nessuno come lei prima.
Nel film ci sono diverse scene di combattimento, è stato difficile interpretarle?
Sono state intense tutte quelle prove di forza con Vincent/Jamie Foxx, che si svolgono in una stanza d'albergo del casinò. Ci sono stati sicuramente diversi colpi e contusioni e forse anche qualche dente scheggiato. Jamie mi diceva: "Sono un uomo. Colpiscimi e basta". Così lo colpivo dritto sui denti. Questo è ciò che rende il combattimento così reale. Allenarmi con Jeff Imada, uno dei migliori stunt di tutto il mondo, e poi prendere a calci nel culo Jamie Foxx: beh, mi sembrava come una buona giornata in ufficio...
Il film si svolge in una sola notte. Che significa per un'attrice?
Penso che ci sia qualcosa di unico nei film che si svolgono in una sola notte. La cinepresa non si ferma mai, i personaggi non si fermano mai; si crea un'energia davvero incredibile, mentre si sta facendo un film come questo.
C'è stato feeling con il regista?
Fin dal primo istante. Il regista Odar ha fatto subito colpo su di me quando ci siamo incontrati per la prima volta su Skype. Mi ha detto che voleva che questo film fosse come i vecchi "Die Hard" o "Arma letale". Voleva fare questa storia grintosa e incentrata sui personaggi, e questo mi ha davvero affascinato.
Hai recitato anche in diverse serie televisive di successo. Cosa cambia per te tra la lunga serialità e un film per il cinema?
Interpretare il personaggio di una serie è un'opportunità molto interessante perché si ha il tempo di concentrarsi sulle sfumature, per un periodo prolungato di tempo. Si può davvero scavare in profondità. Hai la possibilità di lavorare a stretto contatto con gli scrittori, piuttosto che lavorare su qualcosa che è già stato detto e fatto. Naturalmente quando lavori con gli sceneggiatori e gli scrittori, che vedono come tu stai sviluppando il personaggio, si ha la possibilità di cambiare direzione o rendere quel personaggio più significativo, in linea con ciò che vuole il creatore, ovviamente.
Hai iniziato come modella, quando hai capito che volevi passare alla recitazione?
Stavo facendo la modella a New York e avevo già in ballo diversi spot pubblicitari. Ho fatto l'audizione per uno show televisivo. Non avevo idea di quello che stessi facendo, ma quell'esperienza mi ha colpito molto. Così ho trovato un agente un paio di settimane più tardi e non mi sono mai guardata indietro. Ringrazio la mia buona stella ogni giorno.
Hai interpretato tanti personaggi diversi nella tua carriera. Che tipo di ruoli ti interessa oggi?
Il genere non conta, ma il personaggio deve essere difficile, al punto da farti venire paura di interpretarlo. Sono attratta da personaggi che sono persone complicate, imperfette, forse. Sono sempre alla ricerca di una figura di donna che mi insegni qualcosa o che mi faccia cambiare la percezione sulle persone o su un'idea in particolare. Sono ruoli rari, dei diamanti grezzi.
Che cosa di "Sleepless" potrebbe piacere di più?
È un po' come una giostra velocissima, piena zeppa di sorprese.