Il film di Epstain e Friedman si può idealmente suddividere in quattro versanti, che si intrecciano fino alla fine: una intervista a Allen Ginsberg, che discorre su arte e vita vissuta, schegge di sue precedenti esperienze di vita (perlopiù amorose: dall'incontro con Jack Kerouak a quello con Peter Orlovsky, compagno di una vita), la ricostruzione rigorosa del processo (che però Ginsberg non presiedette) e la lettura integrale di "Howl" alla Six Gallery di San Francosco. Le parole del poema si materializzano puntualmente in una suggestiva animazione (firmata dall'illustratore Eric Drooker), mutante e decisamente free, intenta a rappresentare l'anima del poema, accompagnandolo più che sovrastandolo. La forma vaga tra il b/n e il colore (fotografia: Edward Lachman), tra messa in scena semi-documentaristica (l'intervista e la lettura di "Howl"), cinema classico processuale e animazione sui generis. Più, nel mettere in scena alcuni episodi della vita di Ginsberg, un omaggio a filmmaker indipendenti del New American Cinema (da Shirley Clarke a, ovviamente, i primi lavori di John Cassavetes, più "Mala Noche" dello stesso Gus Van Sant).
Interpretato da un ottimo James Franco, alla prova della definitiva maturità, era un film da non doppiare: soprattutto nei passaggi che recitano "Howl", la voce italiana vaga a tentoni alla ricerca di un ritmo e una musicabilità che non trova mai.
Ne esce fuori il ritratto ricco di sconnessioni, parziale o semplicemente sfuggente, di una figura cardine di un blocco di cultura americana del ‘900 e un urlo di libertà che si fa manifesto stesso di libertà, ieri come oggi. Basterebbe anche solo questo per rendere attuale la figura di Allen Ginsberg.
cast:
James Franco, Jon Prescott, Aaron Tvait, Andrew Rogers, Bob Balaban, Mary-Louise Parker, Jeff Daniels, Alessandro Nivola, Jon Hamm, David Strathairn, Todd Rotondi
regia:
Jeffrey Friedman, Rob Epstein
titolo originale:
Howl
distribuzione:
Fandango
durata:
90'
produzione:
Werc Werk Works, RabbitBandini Productions, Telling Pictures, Radiant Cool
sceneggiatura:
Rob Epstein, Jeffrey Friedman
fotografia:
Edward Lachman
scenografie:
Thérèse DePrez, Robert Covelman
montaggio:
Jake Pushinsky
costumi:
Kurt and Bart
musiche:
Carter Burwell