Primi del Novecento. La graziosa "signorina effe" sorride sul tetto della Fiat, davanti all'ultimo modello della neonata casa automobilistica torinese. Numerose vetture si rincorrono, nell'estasi generale, sulla pista in cima allo stabilimento. Incantevole, vaporoso bianco e nero fatto di sogni e speranze collettive nel trionfo del positivismo.
1980. Un'altra graziosa "signorina effe" (la bella Valeria Solarino) s'infila agilmente tra i lunghi corridoi dell'azienda piemontese, ignara del triste destino che l'attende assieme a qualche altro migliaio di lavoratori.
Uno degli episodi più cupi, complessi e delicati della nostra recente storia operaia - il gigantesco sciopero per salari e diritti che paralizzò la Fiat - è raccontato dalla Labate con modestissimo spessore. Un peccato, perché il soggetto avrebbe meritato una sceneggiatura e uno sguardo ben più profondi e meticolosi.
I due bravi protagonisti, tra cui spicca l'ombroso e magnetico Filippo Timi, ci credono davvero - nonostante l'improbabile love-story che li unisce - ma finiscono nelle fauci di una tremenda regia in stile 'tv-fiction' che aggancia il lato peggiore del cinema italiano contemporaneo.
Un film pretenzioso, superficiale, velleitariamente autoriale, inesorabilmente figlio del piccolo schermo. Dialoghi imbarazzanti e sequenze posticce lo abbandonano in un limbo senza luce, dove il disagio sfiorisce nella pura parodia. Irrisorio.
cast:
Valeria Solarino, Filippo Timi, Giorgio Colangeli, Sabrina Impacciatore, Fabrizio Gifuni, Fausto Paravidino
regia:
Wilma Labate
distribuzione:
01 Distribution
durata:
95'
produzione:
Bianca Film, Rai Cinema
sceneggiatura:
Wilma Labate, Domenico Starnone, Carla Vangelista
fotografia:
Fabio Zamarion