Non è la prima volta che il regista italo-americano si cimenta in documenti di carattere musicale: se il capolavoro "No Direction Home: Bob Dylan" (2003) fu frutto di ricerche fatte visualizzando materiali d'archivio, fatti risorgere e resi monumentale flusso dell'America di ieri e di oggi, già con "L'ultimo valzer" (1978) Martin aveva filmato un concerto rock: nel documentare l'ultima esibizione live della Band, accompagnata da una schiera di ospiti all-star, il tono si faceva inevitabilmente elegiaco, l'ultimo affettuoso saluto a una Band da sempre legata a una tradizione che scavava nelle radici più profonde della musica americana.
"Shine A Light" è il frutto delle riprese di due concerti tenutisi nell'autunno 2007 al Beacon Theatre di New York, anche se in sede di montaggio si optò quasi integralmente per lo show della prima delle due serate.
Il film si apre con azioni da simil-thriller, con il regista all'oscuro della scaletta del concerto, tanto importante per la progettazione della pellicola che sarà. Come agiranno le 17 macchine da presa introdotte all'interno del teatro? Mick è preoccupato: "Le telecamere non infastidiranno il pubblico e noi stessi?". Mancano poche ore all'inizio del concerto e Martin è agitato: non sa cosa avrà la possibilità di riprendere.
Quasi come un Frederick Wiseman (tra i documentaristi statunitensi, forse il più grande di sempre), che studiava l'ambiente e si gettava in pasto alla gente ignaro di ciò che realmente il suo cineocchio avrebbe assorbito.
Intervallati da brevi e rivelatori spezzoni di repertorio, folgoranti per umorismo e strafottenza, che con poche pennellate forniscono caratterizzazioni uniche che si mangiano in un sol boccone i movimenti di vita mondana delle pseudo-star contemporanee e tracciando il catalogo delle differenze tra essere personaggi e volerlo essere, le danze si aprono e avanzano come un continuum: lo show è il film. Scorsese c'è, ma il suo tocco non è mai invadente. E' semmai Mick Jagger che sfida la mdp stessa, frenando in più di un occasione ai limiti dell'obiettivo. Sornione, inestimabile corpo (ancora!) sexy, furia umana: come gli altri componenti della band, si mette ogni volta in gioco come se fosse la prima e l'ultima volta. La fotografia con scatti di colore prevalentemente oro fa fuoco e fiamme con il monolitico volto di Keith Richards, con la sua chitarra. Con la complicità di un Ronnie Wood in forma smagliante. Con la stoica impassibilità di Charlie Watts.. Con gli ospiti, i coristi, il pubblico che riempie il teatro.
Una tappa obbligatoria nella storia dei film-concerto.
E poco importa se la scaletta non pesca abbastanza dal glorioso repertorio della band: ancor prima che le singole canzoni, in "Shine A Light" conta lo show, la prorompente forza emanata da una squadra che finisce con il proiettare in orbita la lingua di tutti noi.
Martin Scorsese + Rolling Stones: non c'è partita.
Tracklist colonna sonora:
Cd1
Jumping Jack Flash
Shattered
She Was Hot
All Down The Line
Loving Cup (con Jack White)
As Tears Go By
Some Girls
Just My Imagination
Faraway Eyes
Champagne And Reefer (con Buddy Guy)
Tumbling Dice
You Got The Silver
Connection
Cd2
Sympathy For The Devil
Live With Me (con Christina Aguilera)
Start Me Up
Brown Sugar
(I Can't Get No) Satisfaction
Paint It Black
Little T&A
I'm Free
Shine A Light
cast:
Mick Jagger, Keith Richards, Ron Wood, Charlie Watts, Buddy Guy, Christina Aguilera, Martin Scorsese
regia:
Martin Scorsese
titolo originale:
Shine a Light
distribuzione:
Bim
durata:
122'
produzione:
Paramount Vantage
fotografia:
Robert Richardson