Ne "La rivincita di Natale" non è neppure presente quel sogno giovanile di vita, di felicità, di gioventù, costituito dai flashback della donna. La donna è solo una squallida prostituta assoldata ai fini di un gioco marcio e malato con cui ingannare sé stessi e gli altri.
Certo, l'invecchiamento dei protagonisti e lo spostamento temporale non favorisce rimpianti sul tempo che fu, ma si può dire che per i cinque giocatori della partita di "La rivincita di Natale" i sentimenti, le emozioni, l'amicizia, siano finite proprio quella notte di Natale del primo film.
La disillusione, l'avidità, l'inganno, la voglia di pareggiare i conti col destino, hanno sostituito ogni minimo ricorso al sentimento, all'amicizia. Sono tutti contro tutti, gli accordi non esistono più in virtù dell'amicizia, bensì solo in forza di un potenziale guadagno.
Il regista ricorre nuovamente alla metafora del poker per rappresentare i profondi cambiamenti della società italiana di questi ultimi quindici anni. Certo il quadro che ne scaturisce è decisamente tragico e privo di speranza.
In "Regalo di Natale" il messaggio pessimista di rimpianto, della nostalgia di valori perduti era bilanciato dal desiderio e dalla voglia di recuperare.
I tempi attuali, secondo Avati, sono invece caratterizzati da freddo cinismo, in cui non c'è posto per l'amicizia, per i sentimenti e neppure per il rimpianto.
Il discorso cinematografico è sviluppato in maniera coerente e riflette con piena maturità la società attuale. Più farraginoso invece appare in fase di sceneggiatura, dove la vicenda risulta spesso farraginosa, troppo sbilanciata sul colpo di scena finale e eccessivamente macchinosa nel suo dipanarsi. Certamente il film è ben girato, ben interpretato, l'ambientazione è sempre curata, però manca qualcosa, qualcosa che in "Regalo di Natale" invece c'era e la cui assenza si avverte facilmente ma è difficile comunicare con le parole.
La mancanza fortemente percepita è riferita all'emozione, certo non imputabile a carenze intrinseche del film, ma alla nostra società attuale, al nostro mondo cinico e impoverito che, nel rincorrere effimere ricchezze, ha perduto quel romanticismo che i flash-back ripetuti di "Regalo di Natale" sottolineano con piena consapevolezza.
NOTE
1 ALDO VIGANO' COMMEDIA ITALIANA in cento film, Genova, Le Mani, 1995
cast:
Gianni Cavina, George Eastman, Carlo Delle Piane, Alessandro Haber, Diego Abatantuono
regia:
Pupi Avati
titolo originale:
La rivincita di natale
distribuzione:
Medusa
durata:
99'
produzione:
Italia 2004
fotografia:
Pasquale Rachini