A Paul Rudd, a questo punto della sua carriera, serviva solamente un ruolo da protagonista. "Quell'idiota di nostro fratello" è praticamente un abito su misura, un cono di luce in mezzo al Frat Pack, la confraternita di attori e comici che ha animato la commedia americana degli Anni Zero e successivi, e insieme un invito di partecipazione anche alla quota rosa di questa ‘compagnia' (anche visto il successo de "Le amiche della sposa") ad attrici come le veterane Elizabeth Banks ("Zack & Miri - Amore a primo sesso") e Rashida Jones (la serie "Parks and Recreation"), oltre alla stella del momento, Zooey Deschanel, sulla cresta dell'onda grazie alla serie "New Girl". Qui la stella è proprio Rudd, faccia da nice guy spesso declinata in personaggi al grado zero dell'intelligenza. Probabilmente, questo Idiota ne sarà l'incarnazione definitiva, per quanto lo riguarda.
Arrestato da un poliziotto a cui aveva ingenuamente venuto della marijuana, Ned Rochlin (Paul Rudd) si trova all'improvviso abbandonato dalla compagna e allontanato dal proprio fedelissimo cane Obi-Wan Kenobi. Le tre sorelle di città decidono loro malgrado di occuparsi di lui, ma ben presto la sua ingenuità finirà per scombussolare il fragile equilibrio della madre di famiglia radicale Liz (Emily Mortimer), la carriera e gli affetti dell'apprendista giornalista d'assalto Miranda (Elizabeth Banks) e la relazione travagliata della comica da night Natalie (Zooey Deschanel).
Dietro alla diapositiva sulle leve della commedia statunitense, non aspettatevi trattamenti à la Dostoevskij, nonostante le inevitabili consonanze tematiche: "Quell'idiota di nostro fratello" è una pellicola divertente e positiva, costruita ad hoc per assecondare Rudd e le sue improvvisazioni - il vero quid dell'operazione - su un impianto però innocuo e poco ispirato. La storia dell'ingenuo buono di cuore che redime gli "adulti" tanto celebrali e affamati di problemi da dimenticare come si possa amare il prossimo incondizionatamente, la conosciamo tutti. Tuttavia si tratta di un buonismo sano, consapevole (il film è punteggiato di battute "non è un clichè?") e persino parodizzato (l'ossessione di Ned per il fedelissimo cane, in originale battezzato come il folk singer Willie Nelson), che non fa altro che sottolineare dove stia il cuore della pellicola - nelle rassicuranti e talvolta surreali risate regalate dal cast.
Una buona occasione per attori e regista (Jesse Peretz, in curriculum anche la bellissima clip di ‘Learning to Fly' dei Foo Fighters) di smarcarsi dalla fucina televisiva in cui sguazzano per buona parte dell'anno, certo, ma non si può fare spallucce davanti al gusto d'incompiuto che il film si lascia dietro.
cast:
Paul Rudd, Elizabeth Banks, Zooey Deschanel, Emily Mortimer, Adam Scott, Steve Coogan, Rashida Jones, Shirley Knight
regia:
Jesse Peretz
titolo originale:
Our Idiot Brother
distribuzione:
Videa - Cde
durata:
92'
produzione:
The Weinstein Company, Hyde Park Entertainment
sceneggiatura:
Evgenia Peretz, David Schisgall
fotografia:
Yaron Orbach
scenografie:
Inbal Weinberg
montaggio:
Jacob Craycroft, Andrew Mondshein
costumi:
Christopher Peterson
musiche:
Eric D. Johnson, Nathan Larson