In cerca di un posto, possibilmente al sole, nel cinema dei "grandi", l'ex divetto disneyano Zac Efron ha deciso di puntare tutto, con ironia, su uno sfrontato sex appeal e su un (nuovo) fisico statuario. Il gioco ha decisamente funzionato nel sottovalutato "The Paperboy", come nel più recente e corrosivo "Cattivi vicini", in coppia con Seth Rogen. Non si può dire altrettanto per "Quel momento imbarazzante", commedia romantica senza nerbo, perennemente in bilico tra farsa demenziale e sentimentalismo bieco.
Nella New York dei nostri giorni, il talentuoso grafico Jason passa le sue giornate tra videogiochi, locali alla moda e flirt occasionali, cercando di scongiurare "quel momento imbarazzante" in cui la compagna di turno cerca di imbrigliarlo in una relazione seria. Gli fanno da spalla il fido Daniel, dongiovanni impenitente, e il più posato Mikey, medico in crisi coniugale. Quando quest'ultimo viene lasciato dalla moglie, i tre ragazzi stringono un patto di solidarietà cameratesca, promettendo di evitare complicazioni sentimentali per dedicarsi esclusivamente agli amici e al divertimento. Ma che fare se si incontra il vero amore?
Patinato e giovanilistico, ben confezionato, scritto e diretto con ordinario mestiere dall'esordiente Tom Gormican, "Quel momento imbarazzante" è un film in crisi di identità. Venduto, a torto, come una commedia dissacrante sul sesso, con tanto di sbandierato nudo (non frontale) dell'ipertrofico Efron, si rivela in realtà un'operina ruffiana e insignificante, fin troppo incline a malinconie e melensaggini varie, anche se non rinuncia a qualche battuta sboccata per accattivarsi, si presume, il pubblico adolescente.
Così, tra una gag scatologica e un dildo elefantiaco, si sciorinano banalità da Bacio Perugina su amore, relazioni, amicizia, tradimento, matrimonio e persino figli. In questa confusa altalena di toni, situazioni e registri, a farne le spese sono soprattutto i giovani interpreti, alle prese con personaggi sbiaditi, bidimensionali e spesso bizzarramente illogici. Del terzetto protagonista, si salva solo Miles Teller, astro in ascesa del cinema indipendente americano: grazie al suo piglio scanzonato, sembra almeno non prendersi troppo sul serio. Meglio il reparto femminile, guidato dalla briosa Imogen Poots e impreziosito dalla luminosa presenza di Mackenzie Davis. Malgrado la profusione di sforzi, invece, il povero Zac Efron rimane prigioniero di un personaggio incoerente e fondamentalmente antipatico, limitandosi così a mostrare i pettorali e qualche sorriso ammiccante. Verrebbe da chiedersi come mai abbia voluto anche produrre la pellicola (che, per dovere di cronaca, al box office USA è andata bene).
Resta però un dubbio. Nonostante i protagonisti siano poco più che ventenni, hanno tutti carriere da sogno e vivono a New York in spaziosi appartamenti arredati con pezzi di design. Che si tratti, dunque, di un film di fantascienza?
cast:
Zac Efron, Miles Teller, Michael B. Jordan, Imogen Poots, Mackenzie Davis
regia:
Tom Gormican
titolo originale:
That Awkward Moment
distribuzione:
Notorious Pictures
durata:
94'
produzione:
Ninjas Runnin' Wild Pictures, Treehouse Pictures
sceneggiatura:
Tom Gormican
fotografia:
Brandon Trost
musiche:
David Torn
Nella New York dei nostri giorni, il talentuoso grafico Jason passa le sue giornate tra videogiochi, locali alla moda e flirt occasionali, cercando di evitare “quel momento imbarazzante” in cui la compagna di turno cerca di imbrigliarlo in una relazione seria. Gli fanno da spalla il fido Daniel, dongiovanni impenitente, e il più posato Mikey, medico in crisi coniugale. Quando quest’ultimo viene lasciato dalla moglie, i tre ragazzi stringono un patto di solidarietà cameratesca, promettendo di evitare complicazioni sentimentali per dedicarsi esclusivamente agli amici e al divertimento. Ma che fare se si incontra il vero amore?