Incentrato su un triangolo amoroso costruito sulle differenze, caratteriali e sociali, dei tre protagonisti, con la bella Viola (Aylin Prandi già vista ne "Il paese delle spose infelici", 2011) a rappresentare per Diego il contraltare affascinante ed esotico ad un'esistenza trascorsa dentro gli orizzonti del quartiere- il film è ambientato al Quadraro, emblema di una Roma popolare e periferica- e ad un legame sentimentalmente ancorato alle sicurezze di un amore iniziato in tenera età, "Qualche nuvola" si divide equamente tra i preparativi del matrimonio, complicati dalle manie di Cinzia, continuamente insoddisfatta delle proposte per migliorare l'allestimento del nido familiare, e le scappatelle di Diego, stregato dall'affinità anche intellettuale con una donna così lontana da quelle che aveva fin lì conosciuto. A fare da contorno i rispettivi familiari, con la presenza sanguigna di Giorgio Colangeli nel ruolo del padre della sposa, ed un nugolo di amici tra cui si distingue Michele Riondino nei panni di un prete interessato tanto alla salute spirituale quanto a quella fisica di Diego, suo compagno di squadra nel torneo di calcetto, e Primo Reggiani, pusher dal cuore d'oro, eternamente sopra le righe ma pronto a sostenere la coppia nel momento del bisogno.
Autore di un'opera priva di quella prosopopea che pretenderebbe di cambiare le sorti del cinema italiano, ma comunque impegnata ad intrattenere lo spettatore con intelligenza e rara sincerità, Saverio di Biaggio si dimostra abile nell'orchestrazione delle voci, amalgamando in maniera equilibrata i diversi gironi del suo simpatico presepe. A prevalere però è la simpatica umanità dei due protagonisti interpretati con felice immedesimazione da Michele Alhaique e Greta Scarano. Presentato nella sezione controcampo italiano dell'ultimo festival veneziano "Qualche nuvola" si colloca in quella terra di nessuno lasciata libera da una commedia italiana sempre più rivolta alla soddisfazione di appetiti di tipo catodico.
cast:
Massimo De Pascale, Greta Scarano, Aylin Prandi, Primo Reggiani, Giorgio Colangeli
regia:
Saverio Di Biagio
distribuzione:
Fandango
durata:
99'
produzione:
Minollo Film, Bartleby Film, Relief, DAP FILM
sceneggiatura:
Massimo De Pascale, Savrio Di Biagio, Beba Slijepcevic
fotografia:
Francesco Di Giacomo
scenografie:
Marco Spoletini
montaggio:
Marco Spoletini
costumi:
Ilaria Albanese
musiche:
Francesco Cerasi