O'Connor asseconda i drammi dei suoi sbirri con una regia mobile e nervosa, abbondando nell'uso della macchina a mano (alla lunga fastidioso, ma talvolta efficace, come nel lungo piano sequenza iniziale con il ritrovamento dei quattro cadaveri). La messa in scena della metropoli è fredda e sgradevole quanto quella di "Cruising" di Friedkin (qua vengono utilizzati quasi solo colori freddi), il cast ben lieto di struggersi tra lacrime e cazzotti (a parte il misurato Noah Emmerich), fa il suo dovere. Ecco, in "Pride and Glory" c'è tutto quello che gli amanti del noir vorrebbero vedere. Manca però la scintilla, il guizzo creativo, che avrebbe potuto fare della pellicola di O'Connor un Grande film, uno di quelli di cui ci si ricorderebbe anche tra vent'anni.
Qui siamo piuttosto dalle parti del classico prodotto medio americano, senza infamia né lode.
cast:
Edward Norton, Colin Farrell, Jon Voight, Noah Emmerich, Jennifer Ehle, John Ortiz
regia:
Gavin O'Connor
titolo originale:
Pride and Glory
distribuzione:
Eagle Pictures
durata:
130'
sceneggiatura:
Joe Carnhan, Gavin O'Connor
fotografia:
Declan Quinn
scenografie:
Dan Leigh
montaggio:
Lisa Zeno Churgin, John Gilroy
costumi:
Abigail Murray
musiche:
Mark Isham