Lontano dal cinema d'impegno civile così come da quello di puro intrattenimento "Isole" si colloca nella terra di mezzo dove trovano asilo le opere che non possono contare su un sostegno divistico e/o distributivo. Apprezzabile per la maniera con cui riesce a far fruttare le poche risorse disponibili, il film di Chiantini rimane però vittima di se stesso quando nel tentativo di presentare come nuove situazioni e personaggi ampiamente risaputi si produce in una rarefazione di parole e spiegazioni che le immagini da sole non riescono a compensare. Ne deriva un impoverimento di significati che lascia insoddisfatti e che delega al non detto, e di questa tendenza risulta esemplare l'ultima sequenza che alla maniera di "Lost in Traslation" (2003) si conclude con il mistero della frase pronunciata da Ivan all'orecchio di Martina, la parte più importante del film, quella che dovrebbe dare sostanza ad una storia che invece rimane sospesa in una neutralità senza sfogo.
Interpretato da un gruppo d'attori perfettamente calati nella parte "Isole" permette ad Asia Argento di recitare lontano dai suoi rumorosi clichè ed a favore di un personaggio(Martina)che rinunciando a parlare si esprime con il linguaggio del corpo e dello sguardo. Una prova un pò monocorde ma incoraggiante, soprattutto se inquadrata in prospettiva di un rinnovamento delle sue prerogative attoriali. Presentato all'ultimo TFF "Isole" è uscito nelle sale italiane con diffusione limitata, e sulla rete dove è possibile vederlo gratuitamente.
cast:
Asia Argento, Ivan Franek, Giorgio Colangeli
regia:
Stefano Chiantini
distribuzione:
Gianluca Arcopinto e Marco Ledda per ZAROFF
durata:
92'
produzione:
Selvaggia Sada e Gianluca Arcopinto per OBRAZ FILM
sceneggiatura:
Stefano Chiantini
fotografia:
Vladan Radovic
scenografie:
Ludovica Ferrario
montaggio:
Luca Benedetti
costumi:
Susanna Mastroianni, Francesca Tessari
musiche:
Piernicola Di Muro