L'archetipo dello psicopatico
on the road è stato messo in scena molte volte al cinema. E se "The Hitcher" ci aveva insegnato che non conviene dare passagi agli sconosciuti, con questo "Hush" possiamo anche aggiungere alle cautele di chi viaggia su strada, quella di non far mai arrabbiare il conducente di un autocarro, proprio come ai vecchi e gloriosi tempi di "Duel". Certo, sbirciare tra le porte di un grosso camion in cui una donna viaggia legata e ingabbiata come un pollo, non è un buon inizio. E se anche Zakes avesse deciso di farsi gli affari suoi, presto Beth si aggiunge alle poverette recluse dal camionista psicopatico, e questo mette fine a tutti gli indugi.
Ma sfortunatamente Zakes non è un tipo particolarmente sveglio, motivo per cui per vedergli imbroccare una decisione che abbia un senso dovremo aspettare il passaggio di tre quarti del film. È notte e spesso in Inghilterra, come in questo caso, piove a dirotto. La strada non pare un posto rassicurante, ma quando inseguendo il camion Zakes si troverà fuori dalla superstrada le cose potranno solo peggiorare. Ad un certo momento una delle vittime sfuggirà al camion, salendo di corsa sull'auto di Zakes. E quello che sembrava un risvolto positivo sarà l'inizio del caos.
Presentato per la prima volta in Italia al
Nightmare Film Festival di Ravenna, questo "Hush" è una bella sorpresa. Il protagonista Will Ash, presente in sala, ha dichiarato di essersi divertito a girare, e l'augurio che anche lo spettatore si godesse il viaggio è senz'altro andato a segno. La storia avvince anche per l'assoluta incapacità del protagonista di fare fronte al pericolo nel quale è incappato, con la sua ragazza, proprio nel bel mezzo di una crisi di coppia e di un tradimento. E sarà appunto la scoperta di questo a salvare la vita a Zakes e a metterlo in condizione di inseguire il tipo e tentare la liberazione di Beth. Insomma, come dichiarato da Ash, si tratta di una storia d'amore. Di quelle senza Baci Perugina, però.
Il ritmo serrato regala un certo grado di tensione e il montaggio accuratissimo ha il merito di indurre più di un sobbalzo nel cuore dello spettatore. Unica pecca, se così si può chiamare, l'assoluta inesperienza di regia, che si traduce in assenza totale di piani sequenza con conseguente continuo sballottamento della camera. E questo, specialmente nelle multisale con mega schermo, si traduce presto in uno sballottamento dello stomaco dello spettatore.
Mentre Will Ash, al suo debutto al cinema, mette a frutto la sua vasta esperienza televisiva, regalando una buona prova di recitazione, e riuscendo non solo ad avvincere lo spettatore con le sue peripezie, ma persino a stimolarne la simpatia, all'ennesimo colpo di sfortuna.
In definitiva si tratta di un'opera ben congegnata la quale, seppure con qualche iperbole di trama, tiene facilmente in tensione lo spettatore fino alla fine. E seppure non sapremo mai con quale fine il camionista ingabbiasse ragazze, non è certo un problema.
31/10/2008