Ondacinema

recensione di Simone Pecetta
3.0/10

E, allora, ecco nelle sale cinematografiche anche la versione fantasy/horror della fiaba sui fratellini Hansel e Gretel. Sulla scia di una diffusa ripresa di storie fiabesche ma declinate in tonalità dark, come "Cappuccetto rosso sangue" (2011) e "Biancaneve e il cacciatore" (2012) recentemente hanno testimoniato, anche questo lavoro di Tommy Wirkola si instrada per i sentieri boschivi d'un intrattenimento dal basso impegno neurale. Se l'immaginazione è la linfa vitale dell'arte questo "Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe" ci si presenta come grado zero dello svago a bassa qualità.

Trama decifrabile già dalla locandina; scrittura sciatta, scarna e continuamente incline ad abusare di luoghi comuni e frasi fatte tanto da far venir voglia di urlare insieme al Moretti di "Palombella rossa"(1989): "Ma come parla? Le parole sono importanti". E invece no, tutto sembra naturale anche se decontestualizzato. Hansel può esprimersi come un G.I. Joe sperduto in un medioevo fantastico e nessuno (il pubblico in primis) non se ne lamenta. Ecco, allora, il vero dramma che rivela questo "Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe" ovvero non la bassa qualità della pellicola (perché di certo non ci aspettavamo un Fellini entrando in sala), ma la bassissima qualità del pubblico cinematografico odierno. La scarsa qualità degli spettatori che possono gioire di una pellicola dozzinale, rinsecchita, superflua; la scarsa qualità degli spettatori che non esigono -anche e soprattutto- da un film che debba solo intrattenerli per i canonici 90 minuti un intrattenimento che non sfoci in una pagliaccesca carnevalata.

Pellicola naïf e sbrigativa, "Hansel & Gretel" è la grossolana opera prima in terra americana del norvegese Wirkola che sbarcando nel nuovo mondo abbandona i suo zombie nazisti (Dead Snow, 2009) e si impegna in ogni modo a rovinare la fiaba dei fratelli Grimm con questa pellicola che non riesce a convincere sotto nessun aspetto: Renner e la Arterton si muovo fiacchi in un universo fantasy dai contorni standardizzati, il plot evolve pigro verso un finale ovvio dividendosi nei canonici tre atti che offrono tutto il necessario al momento giusto. Nemmeno un imprevisto sopraggiunge a smuovere le acque chete di questa stagnate brodaglia filmica. Nemmeno gli effetti grafici stupiscono più del dovuto, nemmeno le tonalità splatter (che rappresentano il colpo di colore più caratterizzante dello stile di Wirkola) sono proposte con decisione.

La piaga dell'exploitation che recentemente sta affliggendo le sale cinematografiche con tutte queste pellicole fantasy/horror assunte dall'immaginario fiabesco continua, dunque, con un ennesimo capitolo che nuovamente persiste a far girare instancabile la ruota panoramica nell'incessante fiera del brutto. Difficile trovare qualche valida ragione per consigliare a chicchessia questo "Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe" se non la mera burla, o l'odio personale. Difficile perché la mediocrità di questo sgraziato prodotto, costato alla produzione oltre 60 milioni di dollari, si muove come un goffo pachiderma nella cristalleria del buon gusto. Disponibile anche in 3D!


07/05/2013

Cast e credits

cast:
Jeremy Renner, Gemma Arterton, Famke Janssen, Ingrid Bolsø Berdal


regia:
Tommy Wirkola


titolo originale:
Hansel & Gretel: Witch Hunters


durata:
88'


sceneggiatura:
Tommy Wirkola


fotografia:
Michael Bonvillain


montaggio:
Jim Page


musiche:
Atli Örvarsson


Trama
I piccoli Hansel e Gretel sono e cresciuti e sempre a caccia di nuove streghe da uccidere...