Lo stile visivo, poi, trasuda presunzione e il regista, nel tentativo di conferire alle sequenze un taglio autoriale, eccede un po' in tutto. Usa la macchina a mano e fa il verso a Godard o al nuovo cinema sociale asiatico, ma non possiede né la padronanza tecnica del maestro francese né quell'indispensabile vigore eversivo e ribelle. Quando poi a questo si aggiungono un uso ingiustificato e ripetuto del dettaglio e un'assurda irregolarità nella messa a fuoco, il risultato, al posto di essere personale, scade semplicemente in una sciatta goffaggine.
Altra scelta da ascrivere sicuramente alle smisurate ambizioni artistiche della pellicola è l'uso dei brani dei Joy Division. Il commento musicale, oltre ad essere sempre intradiegetico (ovvero inserito dall'interno della scena), è sporadico, brevissimo e non garantisce nessuna aderenza alle atmosfere e alle prerogative degli spazi inscenati. Resta un elemento a sé stante, come tutte le altre scelte stilistiche del regista.
Unica nota positiva è un lungo e virtuosistico piano sequenza che risolve il rapporto tra madre e figlia in modo visivamente convincente, ma che rimane, come sopra s'è detto, drammaticamente scadente.
Insomma, "Hai paura del buio" è un'opera prima acerba, altezzosa, anche irritante perchè, mossa dal desiderio di sfuggire alla retorica, non trova nessun punto di riferimento stabile e si accartoccia inevitabilmente nella sua finta ricercatezza.
cast:
Alexandra Pirici, Erica Fontana, Antonella Attili, Alfio Sorbello, Manrico Gammarota, Lia Bugnar, Andra Bolea, Marcello Mazzarella
regia:
Massimo Coppola
titolo originale:
Hai paura del buio
distribuzione:
Bim
durata:
95'
produzione:
Nicola Giuliano; Francesca Cima
sceneggiatura:
Massimo Coppola
fotografia:
Daria D'Antonio
scenografie:
Paolo Bonfini
montaggio:
Cristiano Travaglioli
costumi:
Roberta Nicodemo
musiche:
Joy Division