Più che l'esordio nella commedia sembra il film di un esordiente.
Accolto quasi con indifferenza sia dalla critica che dal pubblico, sarebbe troppo facile attribuirne la ragione alla stanchezza di fine festival o a questo improvviso ritorno di canicola.
Il titolo del romanzo di Claudio Bigagli "Il cielo con un dito", da cui la Comencini ha tratto la sceneggiatura, suggerisce un utile accostamento. "Un giorno speciale" è un film dei tanti, un "Tre metri sopra il cielo" impegnato, che non vuol dire migliore.
Nel suo dichiarato intento di rivolgersi ai giovani, la regista affida la riuscita del film alle prove dei due protagonisti, entrambi ventenni: Filippo Scicchitano (l'anno scorso a Venezia con "Scialla!") nei panni del (potenziale) principe azzurro al volante dell'auto blu e l'esordiente Giulia Valentiini, l'aspirante attrice spinta dal sogno della madre-matrigna nei favori dell'onorevole Balestra.
Documentarista di lungo corso, da sempre attenta (con esiti talvolta discutibili) ai cambiamenti sociali nel nostro paese, in particolar modo rispetto ai diritti dei lavoratori e delle donne, la Comencini stavolta riunisce in un colpo solo potere politico e prim'ancora maschile, e abuso di entrambi a danno dei giovani e soprattutto delle giovani italiane. Ma l'argomento è trattato con leggerezza e per quasi tutta la sua durata si rivela un susseguirsi di banalità, che annientano anche il contrasto con l'epilogo. Eppure alcune idee sono buone: il sogno che la madre - a risarcimento delle sue personali frustrazioni - trasferisce sulla figlia; la responsabilità attiva di madre e figlia nel gioco di potere di cui si sentono vittime. Ma entrambe le idee sono appena abbozzate, si preferisce insistere con la storia d'amore, annessi e connessi, con tanto di scarpetta finale. Se questo è considerato un film per i giovani - e non è neanche tra i peggiori in giro - allora credo ci sia una diffusa e generale sottovalutazione dei giovani.
"Un giorno speciale" in fondo è un film ben girato (girato come si deve), apprezzabile il montaggio, la musica di Handel che accompagna il ritorno a casa dei due ragazzi. Suggestive certe immagini sullo sfondo, a cominciare dalla scena di apertura, di una Roma che lentamente si stringe, dalle anonime periferie allo sfarzo dei palazzi del potere.
Ma nella sostanza resta un film povero, che non rischia nulla, misurato sull'abitudine ormai consolidata a queste fiction travestite. E resta l'impressione che questo non sia affatto un film per i giovani, ma un film sui giovani: concepito e realizzato da chi è corresponsabile dei loro modelli culturali e della loro vulnerabilità, non soltanto ai tranelli della vita, ma anche a quelli del cinema.
cast:
Filippo Scicchitano, Giulia Valentini, Roberto Infascelli, Antonio Giancarlo Zavatteri, Daniela Del Priore, Rocco Miglionico
regia:
Francesca Comencini
distribuzione:
Lucky Red
durata:
89'
produzione:
Palomar, Rai Cinema
sceneggiatura:
Francesca Comencini, Giulia Calenda
fotografia:
Luca Bigazzi
scenografie:
Paola Comencini
montaggio:
Massimo Fiocchi, Chiara Vullo
costumi:
Ursula Patzak