Ci stanno alle costole. Potrebbe essere lo slogan di lancio dell'ennesimo film sui vampiri, invece si tratta di un semplice dato di fatto. Dal 2009 sino a questo inizio di 2010 cinematografico, la moda insaziabile del "succhia sangue" ha regalato molte (forse troppe?) pellicole rivolte al grande pubblico: "
New Moon", "
Jennifer's Body", passando per l'ultima opera di Park Chan-Wook, "
Thrist", o ancora il (già
cult) giapponese "Blood", solo per citarne alcuni tra i già usciti.
E se solo Murnau potesse sapere (e vedere) le acrobatiche evoluzioni apportate al "suo" Nosferatu nel corso dei decenni, chissà se non ne rimarrebbe effettivamente un po' deluso...
In "Daybreakers", presentato in anteprima al Toronto International Film Festival nel settembre 2009, i fratelli Spierig dirottano la figura del vampiro in un futuro imperniato da atmosfere metropolitane già viste (sulla stessa linea d'onda di "Underworld" e "Blade") rimanendo ben saldi al genere horror fantascientifico, dopo il timido esordio
low-cost di "Undead" (2003).
E se diventassimo tutti dei vampiri? Non senza un clima carnevalesco e ilare (la mdp che indugia sulle pubblicità di un dentifricio con tanto di
testimonial dai canini lucidissimi e bianchissimi, poi su telegiornali condotti da mostri con tanto di rimostranza verso gli umani...) il film parte dalla risposta a questa curiosa domanda impugnando sin dalle prime battute un ritmo più che sostenuto, con scene al limite del truculento (anche eccessivamente splatter), fino a spingersi inevitabilmente in una conflagrazione apocalittica sostenuta a colpi di balestre e canini ben appuntiti. L'epilogo (con tanto di colpo di scena) suggella la vittoria degli umani sui "cattivi", in un prevedibile quanto sdolcinato
happy-ending.
Al termine della visione aleggia un triste dubbio, quello di non essere stati spettatori di un adrenalinico film di impronta
sci-fi , ma piuttosto di aver rivolto lo sguardo su di un insulso, stereotipato videogioco di stampo
gore.
Strana coppia quella composta da Hawke-Dafoe, con il primo sugli scudi in veste di eroe salvatore della dinastia umana. Il perfido Sam Neill ricopre invece il ruolo di un dirigente senza scrupoli a capo della stirpe vampiresca.
Prodotto dalla Lionsgate, non nuovo a reclutare sceneggiature dalle caratteristiche
slapstick (anzi a questo punto converrebbe chiamarle
splatterstick) e curato ottimamente al
make-up e agli effetti speciali dalla WETA Workshop, "Daybreakers - L'Ultimo Vampiro" sembra accecare di luce propria solo i fan più sfegatati del genere.
Ha dalla sua una piccola, interessante variante sul tema: se torni ad osservare la luce del sole puoi ritornare un comune vivente.
28/03/2010